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Diritti Umani: Manifestazioni per il Professor Jaime Prieto
Diritti Umani:
Manifestazione per il Professor Jaime Prieto
http://www.antiimperialista.com
Perugia/09-08-00
Domani giovedì 10 agosto 2000 si svolgerà a Perugia,
alle ore 10:00, in Piazza dei Partigiani, davanti al
Carcere, la manifestazione per la richiesta della
scarcerazione del compagno "Jota" (Jaime Yovanovic
Prieto).
Jaime è stato arrestato domenica 6 agosto ad Assisi,
dopo la conclusione del Campo Antimperialista al quale
aveva partecipato in veste di relatore per il
Coordinamento Latinoamericano dei Giuristi per una
Alternativa Democratica e Popolare (CLAJADEP).
L'arresto è avvenuto in base ad un mandato di cattura
dell'Interpol per un presunto reato commesso nel 1983,
nel quale perse la vita il generale Carol Urzua,
specialista militare dei servizi segreti cileni e
braccio destro di Pinochet..
Non possiamo permettere che un combattente
antifascista, torturato dalla dittatura militare
pinochetista, venga consegnato nelle mani
dei suoi aguzzini.
Invitiamo tutti i democratici, tutti i progressisti,
tutti i rivoluzionari ad aderire e partecipare a
questa grande manifestazione in favore della
liberazione immediata di Jaime Yovanovic Prieto e
della concessione da parte del governo italiano
dell'asilo politico.
Qualora non fosse concessa la libertà a Jaime
Yovanovic Prieto, valuteremo la possibilità di
cominciare uno sciopero della fame ed organizzare un
presidio permanente di fronte al luogo di
detenzione.
Le adesioni italiane ad oggi pervenute:
Don Vitaliano Della Sala, parroco di Sant'Angelo a
Scala (Avellino)
Don Giuseppe Stoppiglia di Bassano del Grappa (Treviso)
On. Giuliano Pisapia, avvocato e dirigente del PRC
(Roma)
On. Luigi Manconi, senatore dei Verdi (Roma)
Stefano Palmisano, avvocato penalista (Brindisi)
Paolo Ferrero, della segreteria nazionale del PRC
(Roma)
John Gilbert, coordinatore nazionale Lettori
Universitari di Madrelingua SNUR-CGIL (Firenze)
Moreno Verdi, coordinatore RSU Universita' di Firenze
e Segretario SNUR-CGIL (Firenze)
Francesco Mazzone, responsabile progetti di sviluppo
per l'America Latina per la ONG ALISEI (Roma)
Giorgio Nebbia, ex-deputato, ex senatore della
Sinistra Indipendente e professore universitario
(Bari)
Gianni Tognoni, Fondazione Internazionale Lelio Basso
per i Diritti e la Liberazione dei Popoli (Roma)
Fulvio Vassallo Paleologo, Associazione Studi
Giuridici sull'Immigrazione (Palermo)
Dino Frisullo, Azad Kurdistan (Roma)
Roberto Marchetta, direttore Agenzia di Stampa Camera
& Senato (Roma)
COBAS Scuola (Perugia)
ARCI Ora d'Aria (Perugia)
Centro Sociale La Scoletta Occupata (Perugia)
Rivista "Il Chicco di Senape" (Pisa)
Paola Riccobelli operatrice sociale (Teramo)
Associazione Culturale Punto Rosso (Massa Carrara)
Comitato di Solidarieta' con i Popoli dell'America
latin "Carlos Fonseca" (Roma)
COBAS, Confederazione Comitati di Base (Roma)
Associazione "Macondo", Bassano del Grappa (Treviso)
Collettivo Spartakus - Ass.Cult. Punto Rosso (Vicenza)
Circolo ARCI Agora' (Pisa)
Lista Civica Reno (Bologna)
Circolo Culturale ARCI "Iqbal Masih" (Bologna)
Sardigna Natzione
Comitato 7 Dicembre per l'abolizione delle Leggi
speciali, SILVIO SPINA (Bologna)
Comitato Antimperialista Romano (Roma)
Coordinamento Veneto per l'umanita contro il
neoliberalismo (Padova)
Centro Sociale Autogestito Asilo Politico (Salerno)
Coordinamento Territoriale M.A.G.M.A. Ex Conceria
Autogestita (Roma)
Fronte di Liberazione del Popolo dello Sri Lanka, sez.
italiana (Roma)
Luca Filisetti (Crema)
Andrea Domenici (Pisa)
Marco Saba, Osservatorio Etico Ambientale (Roma)
Amedeo Tosi (Verona)
Simone Caligiana (Perugia)
Secchi Fabio (Milano)
Giovanni Oliva (Alghero)
Promuovono:
Comitato Politico del Campo Antimperialista
Coordinamento Internazionale per i Prigionieri Politici
Elias Letelier, presidente della Rete dei Familiari ed
Amici dei Prigionieri Politici del Cile
Info: 0742-788828
0349-3650834
liberta@antiimperialista.com
www.antiimperialista.com
Campo Antimperialista
www.antiimperialista.com
campo@antiimperialista.com
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----- Original Message -----
Sent: Wednesday, August 09, 2000 4:18 PM
Subject: LIBERTA' PER JAIME-Manifestazione a
Roma
>
> Per richiedere la libertà immediata di Jaime e
protestare contro il suo arresto ad Assisi, Diverse
realtà romane si sono date appuntamento
>
> Manifestazione davanti al Ministero di Grazia e
Giustizia in via Arenula 70 a Roma, Giovedi' 10 agosto
alle ore 17,00.
>
> Vi inviamo di seguito il testo del Volantino che
sarà distribuito domani in strada.
> L'elenco delle adesioni è ancora provvisorio
> -----------------------------------------------------
----------
> ARRESTATO IN ITALIA JAIME YOVANOVIC PRIETO -
ANTIFASCISTA CILENO
NO ALLA SUA ESTRADIZIONE - LIBERTA' IMMEDIATA
>
> Il 6 Agosto 2000 ad ASSISI (Perugia) la DIGOS ha
arrestato su mandato dell'INTERPOL il cittadino CILENO
JAIME YOVANOVIC PRIETO accusato di aver partecipato
all'azione militare che portò alla morte del GENERALE
la morte Carol Urzua, esperto di controspionaggio
militare DURANTE LA DITTATURA DI AUGUSTO PINOCHET, il
29 agosto del 1983.
>
> JAIME YOVANOVIC PRIETO ex militante del M.I.R.
cileno (MOVIMENTO SINISTRA RIVOLUZIONARIA) nel luglio
scorso, era venuto in Italia dal Brasile con un visto
Schengen della durata di tre mesi, per partecipare ad
un incontro al quale erano stati invitate molte
delegazioni della sinistra rivoluzionaria
internazionale. Il delitto di cui sarebbe accusato
risale al 29 agosto 1983, 17 anni fa, commesso in
PIENA DITTATURA MILITARE, UNA DELLE PIU' FEROCI DEL
CONTINENTE LATINO AMERICANO. Migliaia di morti tra
gli oppositori politici, incarcerazioni, torture,
sparizioni, eliminazione delle libertà fondamentali,
violazione dei diritti umani, attuati con una
pianificazione spietata che attraversò tutti i paesi
latino americani e prese il nome di "OPERAZIONE
CONDOR", operazione portata avanti con la supervisione
e il beneplacido della C.I.A.
>
> SONO QUESTI I CRIMINI DI CUI SI MACCHIO' LA
DITTATURA CILENA DI AUGUSTO PINOCHET e di cui il Gen.
Carol Urzua ne era uno degli ingranaggi. Ricordiamo
che PINOCHET salì al potere nel 1973 con un COLPO di
STATO che cacciò il Governo popolare di SALVADOR
ALLENDE grazie all'appoggio degli STATI UNITI e della
C.I.A. nonchè del riconoscimento di tutti i Governi
Occidentali e del VATICANO. Fu un bell'esempio di come
le multinazionali riuscirono ad applicare la loro
politica e i loro interessi servendosi di una GIUNTA
MILITARE ASSASSINA.
>
> Il destino del popolo cileno fu simile a quello di
altri popoli latino americani - in ARGENTINA i
desaparecidos arrivano a 30.000 e quando ci fu il
passaggio alla "Democrazia Formale" in Cile come in
Argentina - i Generali dettarono e imposero Leggi
che garantivano la loro IMPUNITA' e cancellava i reati
contro l'umanità da loro commessi come per esempio la
LEGGE DEL PUNTO FINALE o la LEGGE DELL'OBLIO (In
Argentina). Ancora oggi in CILE ci sono centinaia di
prigionieri/e politici/e che scontano pene per reati
commessi contro la dittatura...mentre i Generali
passeggiano alla luce del sole certi della loro
IMPUNITA'.
>
> IL POPOLO CILENO HA DOVUTO ATTENDERE BEN 11 ANNI PER
VEDERE IL BOIA AUGUSTO PINOCHET PRIVATO DELLA PROPRIA
IMPUNITA' PARLAMENTARE E QUINDI PROCESSABILE PER I
SUOI REATI CONTRO L'UMANITA', ED E' STATA NECESSARIA
UNA FORTISSIMA MOBILITAZIONE, ANCHE A LIVELLO
INTERNAZIONALE, PERCHE' SI RAGGIUNGESSE QUESTO
RISULTATO
>
> Così come I GENERALI DELLA DITTATURA ARGENTINA oggi,
proprio grazie a quelle leggi sull'impunità che sono
riusciti ad imporre, VENGONO OGGI PROCESSATI solo per
REATI MINORI.
>
> Non ci interessa quindi entrare nel merito delle
vicende giudiziarie del cittadino cileno, anche se
queste saranno determinanti per evitare la sua
estradizione, ci interessa ricordare che il presunto
reato di cui viene accusato è riconducibile ad UNA
LOTTA CONTRO UNA DITTATURA BARBARA ED ASSASSINA CONTRO
LA QUALE QUALSIASI MEZZO ERA ED E' ANCORA OGGI
LEGITTIMO !!!
>
> PER QUESTO IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA DEVE
INTERVENIRE SUBITO E REVOCARE L'ARRESTO DEL CITTADINO
CILENO JAIME YOVANOVIC PRIETO, IMPEDIRE QUALSIASI
PROCEDURA PER
L'ESTRADIZIONE IN CILE, CONSIDERARLO ESULE POLITICO.
>
> L'ESPERIENZA DI OCALAN presidente del Partito dei
Lavoratori Kurdi e i modi con cui è stato consegnato
alle autorità del GOVERNO TURCO ci insegna che non
bisogna fidarsi delle parole dei Governi e delle
Istituzioni soprattutto quando sono in gioco interessi
politici, economici che sacrificano i diritti e le
rivendicazioni di interi popoli.
>
> INVIAMO FAX DI PROTESTA AL
> MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA AL N° 06-68897386
> MINISTERO PER GLI AFFARI ESTERI AL N° 06- 3236210
>
> SOLIDARIETA' E LIBERTA' IMMEDIATA PER JAIME
YOVANOVIC PRIETO
> SOLIDARIETA' CON I PRIGIONIERI E PRIGIONIERE
POLITICHE CILENE
> PINOCHET BOIA !
>
> Roma 09/08/2000
>
> COBAS Confederazione dei Comitati di Base
> Comitato di solidarietà con i popoli del Latino
America "CARLOS FONSECA" Coordinamento Territoriale
M.A.G.M.A. Manziana Roma Associazione SENZA CONFINE
AZAD KURDISTAN Comitato Antagonista Primavalle
C.LA.R.O. Coord. Lavoratrici e Lavoratori Roma Ovest
Centro Sociale Occupato "Ricomincio dal Faro"
>
> ---------------------------------------------------
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ANCORA COMPLICITA' TRA IL REGIME CILENO E LO STATO
ITALIANO
Domenica 6 agosto la Polizia italiana per ordine
dell'Interpol ha fermato e arrestato l'ex militante
del MIR, organizzazione della sinistra rivoluzionaria
in Cile negli anni della dittatura di Pinochet, Jamie
Yovanovic Prieto. Le connivenze tra stato italiano e
oligarchia militare cilena restano forti oggi come
allora. Ma di cosa è accusato Jamie Yovanovic? Il Cile
non è oggi una "democrazia"? Evidentemente no ! Visto
che continua a perseguitare in ogni parte del mondo i
militanti antifascisti che combatterono e difesero il
popolo cileno dalla furia assassina della dittatura
militare, le cui connivenze con l'attuale regime
restano fortissime, basta pensare alla questione
sull'estradizione di Pinochet richiesta dalla
magistratura spagnola. Moltissimi cittadini cileni
fuggirono dal Cile in quegli anni e cercarono rifugio
in molti paesi per cercare di continuare dall'esilio
la lotta contro la dittatura militare. Molti paesi tra
i quali anche il nostro chiusero gli occhi di fronte
agli eccidi compiuti negli stadi cileni. Anche nella
"democratica" Italia, molti fedeli servitori del patto
atlantico, siano stati essi gladiatori e/o golpisti,
da Cossiga a Sogno, collaborarono alla ricerca e alla
persecuzione degli esuli cileni oltre che al
"contenimento" delle imponenti manifestazioni di
quegli anni, contro la feroce dittatura cilena. Molte
di quelle mobilitazioni internazionaliste furono
represse e caricate, dalle sempre fedeli, oggi come
allora, "forze dell'ordine". In Cile all'indomani
dell'assalto alla "Casa Rosada" con l'assassinio di
Salvador Allende, le sparizioni di massa e gli omicidi
di dirigenti, comunisti e operai, oltre che di
semplici "testimoni" furono centinaia di migliaia,
eppure ancora oggi si perseguono non i mandanti di
quelle stragi, ma chi si oppose a quel regime, pagando
un prezzo altissimo per quella scelta. Perfino Fidel
Castro fu accusato di essere uno dei "responsabili"
della morte di Urzùa, al fine di impedire la visita in
Cile del leader cubano. Ma chi era Carol Urzùa, l'uomo
del cui omicidio è accusato J.Yovanovic Prieto? Era
uno dei più feroci assassini uno di quei fedeli
servitori dell'assassino Augusto Pinochet, che
svolgeva un ruolo di primo piano nell'intelligence
militare cilena, strettamente legata alla Cia
americana, responsabile di migliaia di omicidi.
Insomma la sua morte altro non fu, che un atto di
giustizia popolare. Eppure in Cile oggi dovrebbe
esserci la democrazia, allora come mai chi ha
combattuto e difeso il popolo cileno, dagli assassini
prezzolati dagli americani, è ancora ricercato? E come
mai la cattura di questi uomini avviene anche
all'estero su mandati internazionali, quando ai veri
assassini sono riservati onori militari e cariche
parlamentari che gli garantiscono l' immunità? Questo
è il volto "sincero" e "democratico"
dell'imperialismo, mentre "pensiona" il vecchio
crudele servitore, continua a perseguitare chi lotta
per vivere in una società giusta. Così come il Cile di
Allende ci mostrò la fine "dell'illusione", e che
l'unica via, per la presa e il mantenimento del
potere, era e rimane quella rivoluzionaria, l'episodio
dell'arresto di Jamie Yovanovic Prieto ci mostra come
al di là delle pie illusioni di spazi democratici e di
"società civili" a cui appellarsi in questo sistema in
Cile come in Italia, non ve ne sono. Mobilitiamoci
immediatamente per richiedere l'immediata liberazione
di Jamie Yovanovic Prieto contro la sua estradizione e
per la cessazione della persecuzione politica di tutti
gli esuli.
No all'estradizione !
Libertà per Jamie Yovanovic Prieto !
Viva l'internazionalismo proletario!
Comitato Antimperialista Romano
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