[Diritti] 4 novembre. Presidio dei disertori



Mercoledì 4 novembre ore 17
Presidio dei disertori in via Garibaldi angolo via XX settembre

Il 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno
della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per
spostare un confine. Il 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e
la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.

Oggi l’Italia è in guerra ma la chiama pace.
È una guerra su più fronti, che si coniuga nella neolingua del
peacekeeping, dell’intervento umanitario, ma parla il lessico feroce
dell’emergenza, dell’ordine pubblico, della repressione.
Gli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli stessi
delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CIE, nelle strade delle
nostre città, sono in Val Susa.
Guerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia. Le
sostiene la stessa propaganda: le questioni sociali, coniugate in termini
di ordine pubblico, sono il perno su cui fa leva la narrazione
militarista.
Hanno applicato nel nostro paese teorie e tattiche sperimentate dalla
Somalia all’Afganistan.
Se la guerra è filantropia planetaria, se condizione per il soccorso sono
le bombe, l’occupazione militare, i rastrellamenti, se il militare si fa
poliziotto ed entrambi sono anche operatori umanitari il gioco è fatto.

L’opposizione alle missioni militari, che in altri anni ha riempito le
piazze di folle oceaniche, si è lentamente esaurita.
La rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi
resistenza concreta.
Negli ultimi anni il rifiuto della guerra è riuscito a saldarsi con
l’opposizione al militarismo: il movimento No F35 a Novara, i no Muos che
si battono contro le antenne assassine a Niscemi, gli antimilitaristi
sardi che si lottano contro poligoni ed esercitazioni. Anche nelle strade
delle nostre città, dove controllo militare e repressione delle insorgenze
sociali sono ricette universali, c’é chi non accetta di vivere da schiavo.

Dal 17 al 19 novembre si terrà a Torino “Aerospace & defence meeting”,
mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale bellica.
Il focus sarà sulle cinque aziende piemontesi, leader nel settore: Alenia
Aermacchi, Thales Alenia Space, Avio Aero, Selex Es, Microtecnica.
La mostra-mercato è riservata agli addetti ai lavori: industrie del
settore, governi e organizzazioni internazionali, protagonisti
dell’industria di guerra, un business lucroso, che non va mai in crisi.
Le immagini dei profughi che premono alle frontiere chiuse dell’Europa, il
dibattito sull’accoglienza umanitaria, la retorica su chi muore in mare o
in fondo a un tir nascondono una verità cruda ma banale. Le guerre sono
combattute con armi costruite a due passi dalle nostre case.
A Torino e Caselle c’è l’Alenia, la sua “missione” è fare aerei militari.
Nello stabilimento di Caselle Torinese hanno costruito gli Eurofighter
Thypoon, i cacciabombardieri made in Europe, e gli AMX. Le ali degli F35,
della statunitense Loockeed Martin, sono costruite ed assemblati
dall’Alenia.
Un business milionario. Un business di morte.
In questi giorni la NATO sta effettuando la più grande esercitazione
bellica dalla fine della guerra fredda. Tra lo Stretto di Gibilterra e il
Mediterraneo centrale e i grandi poligoni di Spagna, Portogallo e Italia
38.000 militari, 200 velivoli e 50 unità navali di 33 nazioni. Ospiti
d’eccezione, i manager delle industrie militari di 15 Paesi.

Le prove generali dei conflitti dei prossimi anni vengono fatte nelle basi
sparse per l’Italia. Le stesse basi da cui sono partite le missioni
dirette in Libia, Iraq, Afganistan, Serbia, Somalia, Libano…

Per fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi,
partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono
caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che
pattugliano le strade.

Sabato 14 novembre ore 15
Presidio e corteo da piazza Boschiassi a Caselle torinese

Mercoledì 18 novembre
Presidio e corteo al Lingotto
Dalle 17 in via Nizza angolo via Biglieri

Assemblea antimilitarista

antimilitarista at inventati.org