[Diritti] GLI STIPENDI DEI MANAGER SONO TROPPO ALTI?



GLI STIPENDI DEI MANAGER SONO TROPPO ALTI?


E' di questi giorni il provvedimento del governo di stabilire un tetto agli stipendi dei manager pubblici. Personalmente, lo considero un atto dovuto nei confronti dei cittadini specie in un periodo così difficile per il nostro paese. Ma sono d'accordo anche e soprattutto per un altro motivo, in quanto le aziende pubbliche non devono essere mosse dalla smania esclusiva di fare profitto, ma devono piuttosto agire nell'interesse di tutti gli utenti e quindi di coloro che pagano le tasse per mantenerle in vita.

Poi è ovvio che un manager, in funzione delle responsabilità che è chiamato ad assumere, deve percepire un reddito conseguente, ma senza giungere ad eccessi in quanto proprio questo tipo di mansione non deve essere occasione di arricchimento personale, ma deve essere piuttosto vissuta come un incarico al servizio della collettività tutta! 

L'uscita infelice del signor Moretti, a.d. di Trenitalia, è quindi da ritenersi davvero infelice quanto fuori luogo, perché quello che percepisce attualmente (ma anche quello che verrebbe a guadagnare una volta entrato in vigore il provvedimento del governo) è davvero un insulto alla povertà dilagante nel paese e la stragrande maggioranza della gente comune, certi importi se li può soltanto sognare.

Considero d'altro canto tali provvedimenti tesi più a dare popolarità e una nuova dimensione morale alla classe politica attuale, che a risultare effettivamente efficienti nel ridurre gli enormi ed ingiustificati costi della nostra "macchina pubblica". Ma questo è un altro argomento che non intendo trattare in questa sede.

Vorrei invece tornare sugli stipendi dei manager, stavolta spostandomi nel settore privato. Anche qui le cifre risultano troppo spesso esorbitanti. Da Profumo a De Benedetti, passando per Marchionne ed altri, ci sono personaggi che incassano perfino importi più alti dei fatturati di un'azienda di piccole o medie dimensioni.

La domanda da porsi quindi non è soltanto se tutto questo sia giusto, ma anche e soprattutto sostenibile specie nell'epoca in cui stiamo vivendo. Sempre più spesso ci sono aziende che evadono o si rendono protagoniste di manovre alquanto dubbie e al limite (tante volte oltre) della legalità e comunque fuori da ogni morale per pagare anche questi manager privi di scrupoli, che guarda caso poi risulta che sono proprio loro stessi gli autori di tali azioni.

Quindi, non sono d'accordo con l'affermazione di coloro che dicono che un manager debba essere sempre e comunque remunerato in modo sostanziale se fa bene il proprio operato. Il punto è un altro ed è che tale figura dovrebbe essere pagata in maniera equa tenendo conto delle effettive capacità finanziarie dell'azienda da una parte, e considerando che il proprio operato si inserisce in un lavoro svolto dall'altra e che questi va ricompensato entro certi limiti che rientrano nella decenza di non arricchirsi sempre e comunque sulle spalle di coloro che stanno alla base dell'azienda e che con le loro umili e spesso anonime azioni permettono all'impresa di crescere e svilupparsi nei fatti. 

Quando torneremo a capire ai nostri lidi che il denaro è e dev'essere essenzialmente un mezzo di scambi tra individui e che usciremo per sempre dalla logica del profitto ad oltranza e per pochi eletti, allora simili questioni saranno finalmente superate.

Il "Social Business" di Yunus è già una risposta attuale e futura per realizzare già da oggi tale sorpasso.

 

Yvan Rettore