Torino: fascisti al Balon? La troveranno lunga!



Torino: fascisti al Balon? La troveranno lunga!

Sabato 2 aprile. Nella piazzetta del Balon una mezza dozzina di condomini
del palazzo all’angolo tra via Borgodora e via Andreis stanno sul
marciapiede con tavolini e tazze da caffé. Che abbiano deciso di
partecipare anche loro alla vita della piazza? A giudicare dallo
schieramento di polizia piazzato davanti ai loro tavolini pare una
formazione di guerra.

Guarda qualche della giornata:
http://www.flickr.com/photos/58952321@N07/sets/72157626296934241/show/

Il sabato precedente gli stessi condomini avevano cercato di buttare in
terra i banchetti dei ragazzi di Torino Squatter, che stavano facendo
un’iniziativa irridente contro i festeggiamenti dei 150 anni dello stato
italiano, “Frittalia unita”. Gli ingredienti? Tiro a segno
antipatriottico, arancini fritti e musica. Alcuni abitanti della casa,
spalleggiati da una mezza dozzina di nerboruti tizi mai visti in zona,
avevano attaccato gli anarchici con secchiate d’acqua, insulti, spintoni,
provocazioni. Solo il sangue freddo dei compagni aveva impedito che la
situazione degenerasse. La manifestazione si è poi conclusa come previsto
a metà pomeriggio.
Il giorno successivo sia Stampa che Repubblica davano gran rilievo alla
notizia. Anzi. Si può dire che l’abbiano creata, sostenendo che la gente
avrebbe cacciato gli squatter. Tutte falsità, ma che importa? Quel che
conta è creare il clima. Chi conosce bene il Balon sa che, al di là del
solito paio di ben noti fascisti rancorosi, la regia è certamente altrove.
Tra chi prima avverte i giornalisti e poi si muove. Roba da campagna
elettorale.
Quello che era solo un sospetto ha trovato conferma la settimana successiva.

Il 2 aprile avevamo fissato da tempo un presidio contro la guerra. Il
giorno precedente la Questura aveva cercato di convincerci a spostarci
altrove, minacciando divieti e guai. Poi non ne avevano fatto nulla. Ma
era chiaro che il clima era arroventato.
Quando arriviamo in piazza c’è il comitato di ricevimento delle grandi
occasioni: digos e uomini del commissariato di zona in borghese, e poi una
parata di divise che non si vedono neanche il due giugno per il presidente
della Repubblica: poliziotti in celeste, carabinieri in blu e banda rossa,
alpini pennuti in mimetica, vigili urbani incravattati.
Probabilmente il luogo più adatto a manifestare contro la guerra. Quella
per la Libia e quella che si combatte nelle nostre strade contro i poveri
e - troppo spesso – tra i poveri. Una guerra che si alimenta delle mille
paure suscitate ed alimentate da media e politici, che sulla paura
costruiscono le loro fortune.
Una follia. Una follia che ha il sapore di nulla tra i banchi dei vestiti
usati e quelli delle cianfrusaglie, tra scarpe vecchie e stampe di film,
tra suppellettili di ieri e computer scassati. Una follia che ha il sapore
di nulla a guardare le madame che se ne stanno sedute con il loro
banchetto sul marciapiede, chiacchierando e mangiando pizze. Se non si
sapesse cosa sta capitando si penserebbe che il gusto per il cibo
condiviso in strada sia diventato contagioso. Peccato che il sapore acido
della paura, quello malato del rancore, avveleni anche la gioia dei primi
tepori di primavera.
Era da almeno un mese che qualcuno lavorava a costruire il “caso”. Prima
alcuni striscioni ai balconi del condominio all’angolo tra via Borgodora e
via Andreis. Tutti uguali, tutti vergati dalla stessa mano: “basta
degrado”.
Questo sabato i burattinai che stanno cercando di far scoppiare la guerra
al Balon si sono presentati a riscuotere. Un manipolo di fascisti de “la
Destra” capitanati dal segretario regionale e capogruppo in comune
Giuseppe Lonero, sono arrivati nella piazzetta del Balon unendosi al
comitato dei condomini. Con passo marziale sono entrati nel palazzo e poi
si sono intrattenuti ai tavolini con le madame. Baci e abbracci con alcuni
dei partecipanti hanno sciolto ogni dubbio sulla contiguità tra il
comitato – o almeno una sua parte – e i fascisti. D’altra parte uno dei
condomini, un anziano e ben noto fascista, non ha esitato ad esibirsi in
camicia nera. Più tardi, cagnolino al guinzaglio e nipotino al seguito, si
è messo a seguire alcuni di noi al termine della manifestazione contro la
guerra. Dietro di lui tre tizi armati di telecamera, probabilmente
giornalisti a caccia di qualche scatto gustoso, che se ne sono andati
delusi.
Nessun problema: quando la realtà non si adegua ai desideri, c’è sempre
qualche penna creativa pronta a lavorare di fantasia. Così l’articolo
fantapolitico uscito oggi su “La Stampa” parla di tensioni, anarchici che
insultano e madame che dicono di essere state minacciate. A far da
contorno i soliti cani senza guinzaglio che piacciono tanto a Numa.
Stavolta però l’eroe della settimana per la letteratura fantasy è tale
Andrea Ciattaglia.
Noi abbiamo passato la mattina a volantinare contro la guerra, parlando
con la gente del Balon, che per fortuna è quella di sempre. Quella che si
ferma e chiede informazioni, scambia due parole, bestemmia la guerra e chi
la fa, quella che fa fatica ad arrivare a fine mese ma sa che i nemici
stanno in parlamento e nei consigli di amministrazione delle aziende. Sa
che i nemici vanno in giro a bombardare e mitragliare. Razzi, mine, uranio
impoverito, respingimenti in mare, tende-lager, deportazioni. Altro che
pentole e fornelli!

Per info e contatti:
Federazione Anarchica Torinese
Corso Palermo 46
Riunioni, aperte a tutti gli interessati, ogni giovedì dopo le 21
fai_to at inrete.it - 338 6594361