EMERGENZA DEMOCRATICA? LEGGETE E DIFFONDETE






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Subject: EMERGENZA DEMOCRATICA? LEGGETE E DIFFONDETE
Date: Thu, 16 Oct 2008 21:26:41 +0200







VEDO CHE NELLE LISTE NAZIONALI SI PARLA DI "REPRESSIONE ED EMERGENZA DEMOCRATICA".

PERMETTETEMI QUINDI DI COINVOLGERVI SU QUANTO E' ATTUALMENTE IN ATTO A PALERMO. (VEDI SOTTO)

QUESTO GRAVISSIMO ATTO NATURALMENTE NON COINVOLGE SOLO L'AMICO PIETRO,  MA E' PIUTTOSTO UN CHIARO MESSAGGIO RIVOLTO A TUTTI GLI ATTIVISTI ED A TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO DECISO DI "DIRE NO! IO NON CI STO'".

SO CHE TANTI DI VOI HANNO PRESO QUESTA DECISIONE.

COME DEL RESTO PENSO  ANCHE CHE TANTI DI NOI, CHI PIU' CHI MENO, E CON DIVERSE ED A VOLTE SUBDULE METODOLOGIE HANNO SUBITO E SUBISCONO "DEI RICHIAMI A STARE FERMINI"

E’ PER QUESTO CHE ORA PIU' CHE MAI VI CHIEDO VIVAMENTE DI CREARE UN FRONTE NAZIONALE E COMUNE DI “LOTTA ALLA LIBERTA’ DI ESISTERE “

 

VI GIRO IL PRIMO COMUNICATO STAMPA DI PIETRO MILAZZO ED IL SITO DA DOVE LEGGERE TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E POTERE INVIARE TUTTE LE VOSTRE EVENTUALI NOTE DI SOLIDARIETA'.   

 sito  http://www.kom-pa.net   e.mail per solidarietà redazione at kom-pa.net

 

NOI NON CI FAREMO INTIMIDIRE E CERTAMENTE NON MOLLEREMO!

SIAMO TUTTI PIETRO MILAZZO”

Per i cittadini Invisibili? No Grazie!

barbara grimaudo – Ninni Vinci.

 

 

 
 

 CRIMINALIZZAZIONE DEL DISSENSO

“MISURE REPRESSIVE (avviso orale pervenuto a Pietro Milazzo, ordinanza antibivacco del sindaco, denunce e condanne ad attivisti del movimento per la casa), POLITICHE DELL’ORDINE PUBBLICO, EMERGENZE SOCIALI e sviluppo delle vertenze ed interessi in campo ed in gioco”.

26.09.2008
 

Comunicato di Pietro Milazzo

Oggi, venerdì 26 settembre 2008, mi è stato notificato un avviso orale del Questore di Palermo ai sensi dell'articolo 1 della legge 1423 del 27/12/56. Si tratta della legge che regolamenta le misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e sulla base della quale si riscontra una condotta socialmente pericolosa.

Nel provvedimento si fa riferimento ai miei precedenti penali risalenti all'attività politica e sociale svolta negli anni '70 e per la quale ho subito due sole condanne passate in giudicato circa 30 anni fa. A quei fatti vengono associati anche i più recenti eventi e si cita, tra l'altro, il reato di violazione delle disposizioni su riunioni in luogo pubblico, relativo alla protesta durante il Festino a Luglio e per il quale sono ancora in corso le fasi preliminari del procedimento giudiziario.

L'avviso orale precede l'emissione di un provvedimento di prevenzione ai sensi dell'art.3 della predetta legge, che è la sorveglianza speciale della pubblica sicurezza…insomma, il provvedimento che si applica ai mafiosi!||!

Agli ufficiali di ps  che mi hanno notificato l'atto ho fatto presente di rivendicare in pieno e di essere orgoglioso  di quanto ho fatto in questi anni, e di essere intenzionato a proseguire sulla mia strada anche facendo  opposizione a quest'atto repressivo ed intimidatorio (non tanto e non solo nei miei confronti).

Nessuna misura repressiva può fermare la mia scelta di vita, razionale e viscerale.

Non sono e non voglio essere nè un eroe, nè un martire, sono solo un attivista sociale che, come tanti altri qui ed altrove, crede nelle battaglie che conduce e se ne assume tutte le responsabilità e conseguenze.

Credo che denunciare queste porcherie sia parte di una battaglia collettiva, non tanto per difendere me e la mia libertà, ma i diritti, la dignità, la libertà di tutte/i.



http://www.kom-pa.net


Mail di Pietro di aggiornamento sulla vicenda:

Per una errata interpretazione giornalistica, dopo l’incontro della delegazione regionale della CGIL con il questore Marangoni si è diffusa la FALSA IMPRESSIONE che la vicenda iniziata con la notifica  a me dell’avviso orale,ai sensi della legge del 1956 che regola le misure di prevenzione, si fosse risolta o sgonfiata.
Purtroppo NON E’ COSI’ !
Il Questore, pur avendo cercato di minimizzare la portata dell’atto, NON HA ACCETTATO la proposta di REVOCARE il provvedimento.
CIO’ significa che, trascorsi sessanta giorni dalla notifica dell’avviso orale, per tre anni di seguito il Questore potrà, a sua discrezione, decidere di deferirmi al tribunale che si occupa delle misure di prevenzione.
Insomma penderà sul mio capo una spada di Damocle ingiusta ed intimidatoria che non intendo subire, anche per non creare un precedente pericolosissimo !!!
Intendo avvalermi del diritto che la legge mi accorda di chiedere la revoca al Questore, costringendolo così a dire SI o NO a questa istanza..
Ciò fra l’altro eviterà che la vicenda si spenga come impatto  pubblico, allentando la vigilanza e
La mobilitazione che si è prodotta.
Pensiamo che se questo fatto passasse impunemente si determinerebbe un gravissimo precedente che contrarrebbe e condizionerebbe, pesantemente, non solo la mia agibilità ed i miei spazi, ma potenzialmente quelli di tutte/i..
Nel ringraziare per l’eccezionale prova di solidarietà e di affetto che mi è stata rivolta (oltre 500 email solidali, più centinaia di telefonate ed sms), CHIEDO  di proseguire e non MOLLARE su questo fronte.
SPERO di USARE la mia VICENDA PERSONALE come clava per inceppare il meccanismo repressivo e creare un precedente alla rovescia!!!
MA per FARLO HO BISOGNO DEL SOSTEGNO DI TUTTI VOI!!!!

PIETRO MILAZZO
Palermo 9 ott. 2008



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