Alitalia non dev'essere venduta. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sul governo contro le privatizzazioni dei grandi servizi nazionali; per il quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:

Presidente Romano Prodi,  urpdie at governo.it
Ministro Giulio Santagata, programma at governo.it 

Ministro Tommaso Padoa Schioppa, ufficio.stampa at tesoro.it

Presidente Fausto Bertinotti,  bertinotti_f at camera.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Presidente Romano Prodi, a Giulio Santagata

al Ministro Tommaso Padoa Schioppa

al Presidente Fausto Bertinotti

 

Alitalia non dev’essere venduta

 

La vendita di Alitalia era provvidenzialmente fallita, ma il Governo insiste e crea condizioni più facili per vendere o svendere.

 

Ora questa vendita non è condivisa dalla gente, la quale  non vuole che la nazione perda un servizio così importante, e che è stato costruito col denaro di tutti. Certo vuole che funzioni, che non capitino disservizi estremi come quello recente dei bagagli, o i ritardi di ore su tratte internazionali.

Non vuole che l’Italia, unico tra i maggiori stati europei, si trovi senza un servizio aereo nazionale.

Anche la liquidazione altissima ottenuta da Cimoli dopo aver dissestato l’azienda (cinque milioni per due anni e mezzo di pessimo lavoro) ha suscitato grande scalpore e avversione.

A tutte queste cose il Governo dev’essere attento perché significano perdita di consenso popolare, e non senza motivo.

 

Il Governo deve conservare e risanare Altalia, come hanno fatto altri paesi, tra cui la Svizzera  con Swissair, che addirittura era fallita. Ha trovato più comodo vendere, ma le soluzioni di comodo difficilmente sono le migliori.

Del resto certe privatizzazioni precedenti di grandi servizi dovevano pur insegnare qualcosa.

Così le Autostrade acquisite da Benetton, che ha incassato i proventi senza fare i lavori, e poi ha cercato di vendere agli spagnoli. Così Telecom, acquisita col denaro delle banche, impoverita, e poi in procinto di passare ad altri.

 

Il Governo deve riflettere su due punti:

1. I grandi servizi nazionali appartengono alla nazione, alla gente, che li ha costruiti e mantenuti coi suoi sacrifici. Non devono essere privatizzati e diventare fonte di profitto a danno di tutti. Il principio del libero mercato dev’essere gestito con saggezza per il bene di tutti; sennò finiamo come negli USA, dove 50 milioni di persone sono prive di assistenza sanitaria.

2. La privatizzazione comporta anche il pericolo di un impoverimento tecnologico; specie se va ad imprese straniere, o ad imprese miste, o che preferiscono servizi stranieri. Un’Italia impoverita dei suoi grandi servizi essenziali conta sempre meno in Europa e nel mondo.

Lecce, agosto 2007

                                                                             per il Movimento, il responsabile

                                                                                     Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://xoomer.alice.it/arrigocolombo_utopia