Angola: attivista per i diritti umani inglese arrestata e accusata di spionaggio



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070220it.html

Angola: attivista per i diritti umani inglese arrestata e accusata di spionaggio Appello al Consiglio dei ministri degli esteri dell'UE perché chieda la liberazione dell'attivista arrestata

Bolzano, Göttingen, 20 febbraio 2007

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è rivolta al Consiglio dei ministri degli esteri europei affinché chieda l'immediata liberazione della dottoressa Sarah Wykes, attivista per i diritti umani inglese dell'organizzazione "Global Witness", che domenica 18 febbraio è stata arrestata con l'accusa di spionaggio nell'enclave petrolifera angolana di Cabinda. La dott.ssa Wykes stava conducendo nella regione un'inchiesta sulla situazione dei diritti umani e la distruzione ambientale causata dall'estrazione petrolifera ed è stata arrestata poco prima di incontrarsi con i rappresentanti di una ONG locale che avrebbero dovuto fornire alla Wykes informazioni sulla situazione attuale.

Più della metà dei 1,4 milioni di barili di petrolio estratti quotidianamente in Angola provengono dalla regione di Cabinda. L'esportazione del petrolio è un ramo importante dell'economia angolana che da solo fornisce il 90% di tutti gli introiti derivanti da esportazioni.

Nella ex-colonia portoghese di Cabinda vivono ca. 250.000 persone, in maggioranza cristiani cattolici. La popolazione non ha mai accettato la sovranità angolana e a partire dall'indipendenza dell'Angola nel 1975 chiede l'istituzione di uno stato proprio e indipendente. Da oltre trent'anni gruppi armati si oppongono alle forze di sicurezza angolane che rispondono con arresti arbitrari, tortura, stupri e terrore contro la popolazione civile. L'organizzazione "Global Witness" indaga da anni sulle condizioni dell'estrazione petrolifera in Angola e continua a chiedere al governo maggiore trasparenza nel settore dell'economia petrolifera.

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040601it.html

* www: www.globalwitness.org