Torino: serata No Tav mercoledì 21



Mercoledì 21 febbraio alle 21 in corso Ferrucci 65a

Tutto quello che avreste voluto sapere e nessuno vi ha mai detto del TAV

Interventi di:
Claudio Cancelli - Politecnico di Torino
Alberto Perino - movimento No Tav della Val Susa

Migliaia e migliaia di uomini e donne hanno detto NO al Tav, il treno superveloce tra Torino e Lione: giornali, politici e ferrovie hanno detto che questi uomini e queste donne sono nemici del progresso, attaccati al loro cortile, nemici dell'interesse generale, gente ignorante, sfaccendati… 
Sino a ieri questa storia sembrava riguardare solo i paesi della Gronda Ovest e quelli delle Valli Susa e Cenischia. Da ottobre quando il governo ha avanzato l'ipotesi - anche se non ci sono progetti - di passare da Orbassano e Val Sangone prima di entrare in Val Susa, questa storia riguarda anche la città di Torino. Torino verrebbe attraversata da nord a sud: si parla di un tracciato che da Chivasso passerebbe per Settimo, Venaria, per poi scendere parallelo alla tangenziale sino a corso Marche e di lì, attraverso zone densamente abitate, a Orbassano.

Il sindaco della nostra città si dichiara "ultras del Tav" e, come la presidente della Regione Bresso, parla di progresso, di collegamento con l'Europa, di futuro della città.
Belle parole che suonano bene e promettono un avvenire radioso.
Perché allora opporsi al treno superveloce?

Le ragioni sono semplici, le stesse che usano tutte le popolazioni inquinate, derubate, private della libertà di decidere sul loro futuro in ogni angolo di questa penisola dove governi di destra e di sinistra vogliono imporre scelte non condivise.
Quest'opera è inutile, dannosa, costosissima, imposta dall'alto.

INUTILE PERCHÉ? La Torino Lione c'è già. È una linea moderna, dove ogni giorno transitano treni merci, il TGV e treni passeggeri. Una linea che, a detta delle stesse ferrovie, è ben lungi dall'essere utilizzata al pieno delle sue possibilità.

DANNOSA PERCHÈ? Il tracciato, in tutte le ipotesi sinora avanzate, prevedete gallerie in zone piene d'amianto e uranio, taglio delle falde acquifere, inquinamento acustico intollerabile, scempio paesaggistico. La salute e l'ambiente di tutti sono a serio rischio. Lo dicono in un loro documento tutti i medici della Val Susa

COSTOSISSIMA PERCHÈ? Questa linea - così come le altre tratte - tutte incompiute - ad alta velocità della penisola costerebbe alla collettività cifre altissime. I costi sono tutti a carico della collettività. Nella sola finanziaria 2007 sono stati messi a bilancio 13 miliardi di euro per tappare i mille buchi del TAV in Italia. 

IMPOSTA DALL'ALTO. PERCHÈ? Le decisioni sono state prese nonostante l'opposizione delle popolazioni locali, accusare di tradire l'interesse generale e di difendere il proprio piccolo giardino.
Dicono che chi si oppone è un egoista. Se l'interesse generale è spendere denaro pubblico per un'opera inutile e dannosa, se l'interesse generale è ingrassare poche ditte - sempre le stesse in tutt'Italia - amiche di chi sta al governo e di chi sta all'opposizione, allora chi difende la propria vita, il proprio futuro, la propria libertà difende anche tutti noi.

COSA VOGLIONO I NO TAV?
I No Tav, a Torino, in Val Susa, in Val Sangone, nella Gronda ovest non sono nemici dei treni. Anzi. Il treno lo usano ogni giorno per spostarsi e vorrebbero treni sicuri, puliti, efficienti. Vorrebbero servizi che pensino alle persone e non alle merci, perché le persone non sono merci. Perché le cose che servono per la vita troppo spesso viaggiano senza necessità che non sia quella del profitto, senza alcun vantaggio per noi tutti.

Torino si sta trasformando. La sua vetrina diviene sempre più lustra, arrivano persino i turisti. Ma a Torino si vive male. Tutti i soldi pubblici spesi per fare lustra la facciata non bastano a coprire le miserie che vi stanno dietro. Una città dove in troppi faticano ad arrivare alla fine del mese, dove i servizi per le persone sono sempre più un lusso per chi può pagare, mentre gli altri restano al palo. 
I nostri amministratori stanno costruendo una città di cartapesta, un luna park al posto delle grandi aree industriali dismesse, un contenitore per mostre, gare, esposizioni, un non luogo per non persone. Il trionfo della merce.
La critica No Tav investe il cuore delle relazioni sociali, rifiutando un modello di sviluppo basato sulla produzione e circolazione di cose la cui unica utilità sta nel guadagno di chi produce e mette in movimento. Ogni volta che una merce si sposta la collettività, ciascuno di noi paga in salute, soldi, giustizia sociale, mentre i soliti pochi si riempiono il portafoglio.
Le nocività sul territorio si moltiplicano rendendo l'ambiente sempre più inquinato. Oltre al Tav si parla di tangenziale est (per rovinare quel che resta della collina) e di inceneritore (per provare anche noi "l'effetto diossina").
Ma all'amministrazione ubriaca di grandi opere - e grandi guadagni per i soliti noti - questo non interessa. È sempre più chiaro che l'interesse generale deve tornare nelle mani dei cittadini, che in prima persona decidano del loro futuro e del loro presente.

TORINO NO TAV

No Tav Autogestione Comitato contro tutte le nocività di Torino e Caselle
notav_autogestione at yahoo.it; 338 6594361

Osservatorio Ecologico Volante - ecosservatorio at inventati.it

Comitato No Tav Torino - posta at notavtorino.org

CUB - Confederazione Unitaria di Base; Partito Umanista; Federazione Anarchica Torinese - FAI; Comitato pianezzese autogestito Laboratorio Zero; Barocchio Squat, Fenix, Asilo Squat, Mezcal