I: PREPARIAMOCI AL PEGGIO



Title: PREPARIAMOCI AL PEGGIO
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Sent: Thursday, April 27, 2006 1:10 AM
Subject: PREPARIAMOCI AL PEGGIO


PREPARIAMOCI AL PEGGIO
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PREPARIAMOCI AL PEGGIO

L’Unione di centro-sinistra, seppure per un pelo, ha vinto il referendum contro Berlusconi. Ma la certezza è avvenuta solo allorquando l’Imperatore Bush, telefonando finalmente a Prodi, l’ha investito dell’incarico di Proconsole della provincia italiana. Morta, con la scomparsa degli ultimi brandelli di sovranita’ nazionale, la POLITICA, ai vincitori non resta che accapigliarsi su ciò che rimane ancora loro potesta’: la spartizione delle poltrone e l’uso delle risorse tributarie pubbliche. Siccome il programma elettorale, come ebbe a dire il D’Alema, è una paccottiglia di vacue promesse, non si sottovaluti la prima attribuzione dei posti. Padoa Schioppa all’Economia e Bertinotti Presidente della Camera dei deputati. Segnali lanciati in opposte direzioni ma quanto mai convergenti. Il primo indirizzato ai vampiri della finanza mondiale: «State tranquilli che qui non cambia un cazzo». Il secondo alla sinistra-con-la-puzza-sotto-il-naso-tappato: «vi mettiamo l’inFausto al posto di Casini mo’ vedete di non rompere troppo i coglioni». Finita la lunga e pallosa ricreazione elettorale ora la consegna è: TUTTI A CASA! Anzi! tutti al lavoro per aiutare il capitalismo italiano a tenere le sue posizioni imperialistiche ed evitare di finire dentro  il tritacarne della globalizzazione. Cosa questo significhi lo sanno tutti, dato che per capirlo basta il cervello —il quale, come si sa, puo’ funzionare anche a naso chiuso. Politiche di austerita’ per drenare risorse a favore di chi possiede capitale, sul piano internazionale allineamento al blocco euro-atlantico (vedi l’accordo bipartizan sulle sanzioni alla Bielorussia, il punitivo e ritorsivo taglio dei viveri al popolo palestinese dopo che hanno votato Hamas). Chi non si prepara al peggio e’ perduto. I tanti che hanno votato per l’Unione «solo» per cacciare Berlusconi, si renderanno presto conto che l’assegno in bianco che hanno intestato a Prodi, verra’ presto portato all’incasso con una cifra salata. Cio’ che il cavaliere non poteva fare lo faranno i suoi avversari. Il risultato di questo Prodi bis, sul piano psicolgico e politico, è prevedibile: a sinistra crescera’ il disincanto, lo sconcerto. Mentre la destra, uscita indenne dalle elezioni, guadagnera’ nuovi consensi popolari. Cosi fra cinque anni la farsa si ripetera’, e un Prodi qualunque chiedera’ il voto, non per cio’ che ha fatto, ma brandendo lo spauracchio del ritorno delle destre al governo. Questa pagliacciata perfettamente circolare è il risultato velenoso del bipolarismo all’italiana, per cui si ritiene che uno schieramento sia alternativo all’altro non per gli interessi che difende e i valori che avanza, solo in virtu’ della loro geometrica contrapposizione. Occorreva dare un senso a questa gazzarra tra cosche capitaliste. C’ha pensato l’arguto Bertinotti, che in quanto a trovate ad effetto batte tutti di gran lunga: l’alternanza sarebbe l’anticamera dell’alternativa. Come nella famosa vignetta di Altan: prima il bastone, poi la carota sul di dietro. C’e’ chi crede, tra coloro che si sono gia’ pentiti di aver votato Prodi e C., che ci sara’ un grande ciclo di lotte sociali e rimettere tutto in discussione. Anche noi, ovviamente, ci speriamo, ma sarebbe vano affidarsi a fattori imponderabili. Invece di ancorarsi a questa speranza sara’ meglio attrezzarsi a tempi difficili in cui gli spazi e le opportunita’ per l’opposizione anticapitalista e antimperialista, saranno presumibilmente minori. Se, come noi pensiamo, avremo un riflusso e non una ripresa dei conflitti; se il centro-sinistra lavorera’ sodo per paralizzare e neutralizzare il conflitto sociale; se la forza e il seguito degli anticapitalisti subiranno una seria crisi, occorrera’ attrezzarsi per una difficile Resistenza. Lo slittamento governista della cosiddetta sinistra radicale trascinera’ pure pezzi importanti della sinistra antagonista, che dopo tanti strilli contro Berlusconi hanno gia’ abbassato la cresta. La sola conseguenza positiva di questa sciagura e’ che essa potrebbe mettere in moto un rimescolamento nella sinistra. Occorre fare si che esso sia il piu’ profondo possibile. Chi non  spezzera’ il cordone ombelicale con l’Unione, chi non si sottrarra’ dalla gabbia bipolare non andra’ lontano. Non a grandi sussulti occorre quindi fare affidamento nel breve periodo, ma sulle proprie forze, sulla propria tenacia oppositiva. Chi ha piu’ filo da tessere  tessera’.