Fw: Istituto Cultulturale Iran sul Giorno di Qods (Gerusalemme)



 
Sent: Monday, October 31, 2005 12:06 AM
Subject: Ist. Cult. Iran su Giorno di Qods

Dichiarazione dell'Istituto Culturale dell'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran a Roma in occasione della giornata mondiale di Qods
 
 
Col Nome di Dio Clemente e Misericordioso
 
Qods è la prima Qiblah dei musulmani del mondo: terra di origine e patria di milioni di rifugiati musulmani di Palestina, il cui territorio, nel 1948, l'arroganza mondiale per mano del sionismo criminale ha strappato ai suoi abitanti ed occupato poi dalle forze invasori di Qods, che lo hanno posto sotto il proprio dominio. Questo complotto sin dai primi anni ha incontrato la resistenza del popolo musulmano di Palestina e la protesta dei musulmani e degli uomini liberi del mondo e si è manifestata sotto forma di costanti lotte politiche e militari.
 
L'Imam Khomeyni (ra) fondatore della Repubblica Islamica dell'Iran, sin da prima della vittoria della Rivoluzione Islamica aveva più volte messo in guardia dal pericolo costituito da Israele. Il rovesciamento dello Shah ed il governo dello Stato Islamico in Iran sotto la guida dell'Imam Khomeyni fu il primo colpo fatale che mise seriamente in pericolo gli intenti espansionistici dei sionisti. Alla prima occasione, dopo la vittoria della Rivoluzione Islamica, l'Imam Khomeyni indicò in un suo messaggio l'ultimo venerdì del santo mese di Ramadan di ogni anno come la giornata celebrativa di Qods, per ricordare l'auspicata liberazione di Qods dal giogo dei criminali sionisti.
 
Egli, nel suo messaggio, disse: "Io per lunghi anni ho ammonito i musulmani sul pericolo costituito da ISraele. Ciò che chiedo alla Comunità dei musulmani del mondo ed ai giovani islamici è che si uniscano per fermare la mano di questo tiranno e dei suoi sostenitori." Egli volle che tutti nel giorno dell'ultimo venerdì del mese sacro di Ramadan, nella giornata di Qods, dichiarassero con una cerimonia di solidarietà internazionale dei musulmani il loro appoggio ai diritti legali del popolo palestinese.
 
In occasione della giornata mondiale di Qods (ultimo venerdì del mese sacro di Ramadan, corrispondente al 28 ottobre) vorremmo attirare la vostra attenzione su alcuni punti:
 
1- Il sionismo è un fenomeno politico con ideali ambiziosi, razzisti e colonialistici che, sotto la copertura del credo religioso ebraico, assume una connotazione religiosa e tenta di proseguire i propri intenti giustificandoli con il concetto della redenzione del popolo ebraico. Tuttavia non si può ignorare che il pretesto dell'unificazione razziale degli ebrei del mondo è un'invenzione dei sionisti, che attraverso questo falso pretesto vogliono giustificare l'usurpazione della terra di Palestina e i loro crimini nei territori occupati.
 
2- Il problema della crisi mediorientale non è la mancanza di diversi progetti di pace, perchè Israele, per natura della sua identità, non vi ha mai seriamente aderito. L'ingannevole atteggiamento del regime sionista, che da una parte sposa i piani scanditi degli slogan pacifisti e dall'altra continua le sue politiche di aggressione, non ha portato ad altri risultati se non alla radicalizzazione della crisi. La realizzazione di una pace duratura e giusta in Palestina è perseguibile solo attraverso il ripristino completo dei diritti persi dal popolo palestinese, tra cui la cessazione dell'occupazione ed il ritorno dei rifugiati palestinesi nei propri territori.
 
3- La costituzione di un governo indipendente e legittimo trova strada solo attraverso il ritorno al voto popolare ed ai criteri democratici e non prescinde dalla partecipazione degli abitanti originari di questo territorio: musulmani, cristiani ed ebrei. Perciò, poichè sulla base delle risoluzioni ONU la forza non può esser presa in considerazione come fonte di legittimazione, è compito dei paesi che aspirano alla giustizia ed alla pace mondiale aiutare il popolo oppresso di Palestina, affermare i suoi diritti e costituire un governo sovrano palestinese.
 
4- Oggi più che in ogni altro momento, il volto del regime occupante Qods è evidente nella sua inosservanza dei valori umani e le sue minacce, detenendo uno tra i più grandi arsenali nucleari, hanno trasformato l'ispirazione della nazione palestinese in una questione internazionale a cui gli amanti della libertà si appellano in difesa dei diritti del popolo di Palestina. Da tutti gli organismi internazionali e dai paesi del mondo ci si aspetta una chiara e veloce presa di posizione nei confronti di questo espansionismo e azioni aggressive, che impediscano il continuare di questi comportamenti inumani e in contrasto con i fondamentali diritti dell'uomo. Indubbiamente, l'immobilità e il silenzio dinnanzi a queste aggresioni rafforzeranno sempre più l'aggressore. Con questo intento, noi consideriamo la giornata mondiale di Qods, istituita dal fondatore della Repubblica Islamica dell'Iran, un fattore di consolidamento dei legami mondiale, soprattutto tra i paesi islamici ed arabi, in difesa della legittimità e a sostegno dei diritti sovrani del popolo. A tutti gli uomini liberi del mondo chiediamo aiuto e sostegno per il popolo oppresso di Palestina.