Referendum



Chiedo a tutti gli organi di informazione di pubblicare il seguente
comunicato stampa dell'Ass. "Biblioteca di Sarajevo" di Maglie.
Ringrazio per l'attenzione e porgo i miei più calorosi saluti.
Giancarlo COSTA CESARI



Associazione politico-culturale

Biblioteca di Sarajevo

Via Dante Alighieri 105 - 73024 Maglie (Lecce)

Tel.: 3478843894

<http://www.bibliotecadisarajevo.it>www.bibliotecadisarajevo.it - e-mail:
<mailto:info at bibliotecadisarajevo.it>info at bibliotecadisarajevo.it



COMUNICATO STAMPA





Nell'ambito degli incontri tematici, che l'Associazione "Biblioteca di
Sarajevo" ha promosso negli ultimi giorni, si E' discusso dell'importanza
dello strumento referendario previsto dalla nostra Costituzione e dei
quesiti sui quali gli elettori saranno chiamati ad esprimersi il 12 giugno.

Siamo convinti che l'astensione non porti da nessuna parte anzi, per questo
referendum, sia un comportamento eticamente discutibile perchE' si evita un
confronto sui contenuti della legge.

 Cosa ancor più importante, spingere all'astensionismo E' una mancanza di
rispetto nei confronti della libertà che il Referendum offre ad ogni
singolo cittadino di esprimere una propria opinione e decidere su questioni
che riguardano la singola individualità: i quattro punti su cui siamo
chiamati a votare riguardano  tutti noi, indistintamente, uomini o donne.

Sono questi argomenti su cui si sta discutendo molto in questi giorni, da
una parte a favore dall'altra contro, ma resta fondamentale un fatto:
nessuno può decidere per conto di qualcun altro. Il "no" deciderebbe per
conto dell'umanità tutta. Non si può impedire ad una donna di volere una
maternità, ricorrere alla fecondazione assistita per colmare un vuoto che
rischia di annullare per sempre il suo bisogno di essere madre e sentirsi
realizzata nel suo essere donna: chi voterà "sì" le permetterà, un domani,
di affidare alla propria coscienza una scelta difficile, votando "no" farà
in modo che questa scelta non possa avvenire mai.

Per questo l'associazione "Biblioteca di Sarajevo" decide di rispondere
quattro volte "sì" al Referendum del prossimo 12 giugno e lo fa nella
consapevolezza che questa scelta sia importante per il futuro di ognuno di
noi, al di là, comunque, delle idee politiche che possano condizionare una
decisione simile, decisione peraltro frutto di dibattiti, incontri (e
scontri) di opinioni, vista l'estrema delicatezza dell'argomento in
questione.

Al di là dell'appartenenza ad un partito anziché ad un altro, resta, a
nostro avviso, un problema di forte peso morale, di scelta di coscienza di
fronte a decisioni che riguardano la vita, il futuro di un bimbo piuttosto
che di una donna o il domani di persone affette da malattie che la ricerca
genetica potrebbe, invece, guarire. Dobbiamo avere un atteggiamento di
confronto con le sfide che la modernità ci pone, altro che parlare di
'fondamentalismo scientista'! Astenersi e foderarsi gli occhi di prosciutto
vuol dire oltretutto assumere un atteggiamento di connivenza e
legittimazione del mercato clandestino che si sta sviluppando in maniera
esponenziale dall'entrata in vigore della legge 40, relativamente alle
banche del seme su Internet, grazie al divieto assoluto di fecondazione
eterologa. Oppure ancora vuol dire legittimare il privilegio ad essere
genitori, dal momento che le coppie in grado di permetterselo si recano nei
Paesi stranieri in cui la normativa non prevede restrizioni in materia.

            Votare "sì" non abbatte  valori etici e morali, come molti
vorrebbero insinuare, anzi! Significa proprio aprire le strade verso
decisioni "sentite" davvero, non prese perché la legge ci obbliga a farlo,
né perché non si ha altra scelta: chi si interrogherà dando voce alla
propria coscienza, saprà, sicuramente, seguire la strada che ritiene più
giusta, senza tradire la propria eticità.



Maglie, 14-05-2005



L'Associazione "Biblioteca di Sarajevo"



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