Manifestazione a Milano per i dieci anni del sequestro del Panchen Lama



MILANO - 17 MAGGIO 2005

INVITO A PARTECIPARE AL PRESIDIO INDETTO A MILANO
DAVANTI AL CONSOLATO CINESE
VIA BENACO 4 - DALLE ORE 18 ALLE ORE 20

PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI
GEDHUN CHOEKYI NYIMA
SCOMPARSO DA DIECI ANNI

Il 17 maggio 1995, le autorità cinesi rapirono, assieme alla sua famiglia,
Gedhun Choekyi Nyima, XI° Panchen Lama del Tibet, un bambino che allora
aveva soltanto sei anni. Da allora nessuno lo ha più visto. Di fronte alle
numerose richieste e pressioni internazionali, le autorità della Repubblica
Popolare Cinese hanno solo ammesso che il ragazzo e i suoi genitori sono
"sotto la protezione" del Partito Comunista. Quest'affermazione fa capire
che cosa le autorità cinesi intendano veramente quando dichiarano che in
Tibet esiste la più completa libertà religiosa.

Per chiedere la liberazione del Panchen Lama, notizie circa il luogo della
sua detenzione e le sue condizioni di salute e per riaffermare il diritto
dei tibetani alla propria libertà religiosa, la Comunità Tibetana in Italia
invita tutti coloro che sono a fianco del popolo tibetano e ne condividono
le legittime richieste ad aderire alla manifestazione.

LEGGI IL COMUNICATO
Per leggere il testo collegarsi al sito di Italia Tibet
http://www.italiatibet.org/
oppure cliccare qui sotto
http://www.italiatibet.org/ait/eventi/17maggio2005.pdf

COME ARRIVARE
Per vedere una cartina clicca qui sotto:
http://pb.virgilio.it/pb/virgilio/mappa.23731670

METRO
Dalla CENTRALE (Partenza da  Duca D'aosta (piazza),1)
recarsi alla fermata  CENTRALE
Prendere la linea  M3 (S.DONATO)per 7 fermate (M3 ogni 3 min.)
Scendere alla fermata  PORTA ROMANA
A piedi per  100 metri fino all'arrivo  Lodi (corso),1
Prendere via Brembo (dove vedrete bandiere tibetane e striscioni).

   Tempo previsto  10 minuti
   Metri percorsi  4700 metri


da : Associazione Partenia http://utenti.lycos.it/partenia
"Alcuni cosiddetti praticanti e sacerdoti sono tenacemente attaccati ai
loro punti di vista; essendo persone che vedono soltanto un lato delle
cose, s'impelagano nelle discussioni e nelle dispute."
(Udana VI, 4)