[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Sfruttamento minorile: al via "Difendiamo i loro diritti"
- Subject: Sfruttamento minorile: al via "Difendiamo i loro diritti"
- From: Agenzia Metamorfosi <agenzia at metamorfosi.info>
- Date: Wed, 11 May 2005 13:42:06 +0200
Comunicato stampa Assobotteghe 180 milioni i bambini che lavorano in condizioni estremamente pericolose Sfruttamento minorile: al via "Difendiamo i loro diritti" Parte, in occasione della Giornata mondiale del commercio equo del 14 maggio, una campagna per sensibilizzare sugli acquisti di prodotti che scoraggiano il lavoro dei bambini. Sono 250 milioni, secondo i dati dell'ILO (Organizzazione Mondiale del Lavoro), i bambini che lavorano in tutto il mondo. 180 milioni di questi lo fanno in condizioni estremamente pericolose e insalubri, che ne mettono a rischio la salute, l’educazione, lo sviluppo personale e sociale, spesso la vita stessa. 8,4 milioni di bambini sono inoltre vittime della schiavitù, del traffico, del vincolo a un debito, della prostituzione, della pornografia e di altre attività illecite. E' da questo scenario che prende spunto "Difendiamo i loro diritti", una campagna contro lo sfruttamento del lavoro minorile che NEWS (Rete Europea delle Botteghe del Mondo che coordina la campagna), in Italia insieme all'Associazione Botteghe del Mondo e a CTM Altromercato lancia in occasione della Giornata mondiale del commercio equo e solidale del 14 maggio. Obiettivo: sensibilizzare i cittadini sui temi del lavoro minorile attraverso la conoscenza dei prodotti del commercio equo e solidale. L' articolo 32 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino, riconosce il “diritto del bambino a essere protetto dallo sfruttamento economico e dallo svolgimento di qualsiasi lavoro rischioso, che interferisca con la sua educazione, che sia dannoso per la sua salute e per il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale”. La reale applicazione di questo articolo costituisce secondo NEWS, la base dalla quale partire per contrastare il fenomeno. La causa principale del lavoro minorile è la povertà e proprio il commercio equo aiuta a sconfiggerla perché migliora il tenore di vita e garantisce i diritti dei produttori e dei lavoratori svantaggiati del Sud del Mondo: • offrendo condizioni di scambio migliori; • migliorando l’accesso al mercato; • rafforzando le organizzazioni di produttori; • pagando un prezzo equo; • garantendo continuità nel rapporto commerciale. Per la Giornata mondiale del commercio equo e solidale 2005, NEWS lancia inoltre una mobilitazione per stimolare i Consigli delle città europee a verificare se i prodotti acquistati dalle loro amministrazioni sono esenti da sfruttamento di bambini e ad acquistare i prodotti del Commercio Equo e Solidale. Alla campagna, con la quale collabora AGICES, hanno già aderito RETE DI LILLIPUT, ITALIA NATS, MANI TESE e TRANSFAIR, oltre che circa 100 Botteghe del Mondo sparse in tutta Italia che promuoveranno varie iniziative.Il "prodotto-simbolo" della campagna per quest'anno è l'ovetto di cioccolato "Ponchito", distribuito da Commercio Alternativo. La campagna sarà rilanciata anche a Tuttaunaltracosa, l'11ma edizione della Fiera nazionale del commercio equo e solidale organizzata da Assobotteghe, che torna a Parma, dal 3 al 5 giugno. Oltre 100 organizzazioni presenteranno progetti "made in dignity" che contribuiscono a combattere il fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile. Maggiori informazioni e indicazioni sulle iniziative nelle Botteghe delle varie città su www.assobdm.it. Informazioni sulla campagna: Marco Bindi 320/4398967 Ufficio Stampa: Rete Lilliput - Cristiano Lucchi 339/6675294
- Prev by Date: Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969
- Next by Date: Arrivi a Lampedusa: Amnesty Italia scrive al ministro Pisanu
- Previous by thread: Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969
- Next by thread: Arrivi a Lampedusa: Amnesty Italia scrive al ministro Pisanu
- Indice: