dimissioni? dimettiamoci anche noi dal sistema-potere-romano.




 
Ci si chiede in verità che cosa abbia a che fare questa chiesa di Roma e molti dei suoi componenti romani, con il VANGELO.
E i cosiddetti fedeli che venerano idolatricamente chi si pone proprio per questo tipo di messaggio, CHI SONO????
La PAROLA (non il potere-struttura piramidale, che va ben oltre le  chiese confessionali!) che aiuta ad uscire dal buio, la propria ombra, per "rivedere le stelle" è stata, come sempre, estromessa, mortificata , strumentalizzata per soli ed unici fini di POTERE, anche da quelli che consapevolmente o meno, ruotano intorno al sistema con associazioni di vario genere(a chi ha orecchi da intendere, intenda!), dove cioè girano una barcata di quattrini!!!
Non negando a questi soggetti di vivere le scelte che credono, si chiede unicamente di non presentarsi ipocritamente per ciò che non sono( e molto ingenua questa richiesta, lo so). Che abbiamo il coraggio di dirsi apertamente, perchè non è corretto ottundere, con l'aiuto anche dei programmi televisivi, (sante messe, isole dei famosi, giochi a premi, il gande fratello, Lecciso & Co  : ma come si può convivere con questa situazione squallida se non condividendola???) chi ha meno strumenti di analisi e di critica, cioè la maggioranza delle persone.
Se proprio questi, compresi noi,  non sono aiutati a crescere psicologicamente e spiritualmente con mezzi al SERVIZIO della piena LIBERTA' di espressione di ogni essere umano e della propria e altrui UMANITA', vorrà dire che il potere e chi lo alimenta ha vinto ancora e di notti buie della ragione e della coscienza ce ne saranno a miliardi avallati dalla nostra ipocrita e/o ottusa, inconsapevole connivenza!!
Non da ultimo gli effetti di questa mancanza di libertà, umanità, calpestamento dei diritti umani ricade su tutti noi in quanto cittadini di uno Stato che si genuflette sempre di più fino a non aver più la forza di rimettersi in piedi!
Pertanto nessuno è escluso dal dover parlare con la propria coscienza e prendere responsabilmente una decisione per il bene comune e non solamente proprio! 
ASSOCIAZIONE PARTENIA 
 
 
Alcune dichiarazioni sull’ipotesi di dimissioni del Papa

Le dichiarazioni di Hans Kung e di Giovanni Felice Mapelli

 

PAPA: TEOLOGO HANS KUENG ESORTA IL PONTEFICE A DIMETTERSI
(AGI/REUTERS) - Berlino, 10 feb. - Hans Kueng, il primo teologo cattolico a rifiutare la dottrina dell’infallibilita’ del Papa, ha aggiunto la sua voce a quella di quanti in questi giorni hanno esortato Giovanni Paolo II, in considerazione del deterioramento del suo stato di salute, a dimettersi per il bene della Chiesa.
   Il teologo settantaseienne, che dopo essere stato consigliere nel Concilio Vaticano Secondo si vide tolto nel 1979 il diritto a insegnare la dottrina della Chiesa, in un’intervista alla televisione tedesca Ard ha dichiarato: "Un Papa puo’ dimettersi per le esigenze e le necessita’ della Chiesa. Credo che questo caso si sia ora presentato: deve dimettersi per le esigenze e le necessita’ della Chiesa. Non si puo’ andare avanti in questo modo".
   Kueng non ha nascosto che le dimissioni del Pontefice comporterebbero rischi. Per esempio -ha spiegato- fintantoche’ Giovanni Paolo II restera’ in vita, alcune persone potrebbero tentare di approfittarne agendo in suo nome. Kung non vede pero’ il pericolo di una spaccatura all’interno della Chiesa.
   "Tutt’al piu’", ha aggiunto, "avremmo il problema di trovare un successore che ci guidi fuori da questa miserabile crisi in cui ci ha trascinato questo Papa, nascondendola dietro una facciata splendente".



IL MATTINO
10/02/2005

«Il clamore non giova alla Chiesa»

«Non giova alla Chiesa tutto questo esagerato clamore intorno al Papa e questo caricare di personalismo la figura di Karol Wojtyla che non versa certo in buone condizioni». Lo sostiene il presidente del Centro Studi Teologici di Milano Giovanni Felice Mapelli che avverte anche: «la Chiesa non gode di buona salute» e che va incontro «ad una crisi spaventosa». «Siamo sprofondati tutti, in questi ultimi giorni -aggiunge- in pieno ”papalesimo”». Ma il culto personale non va bene: «Anche a Gesù non piacevano le folle oceaniche. Bisogna capire - continua Mapelli - che le dimissioni di un Papa sono normali, invece se ne fa una questione di
mera idolatria».




Venerdì, 11 febbraio 2005
 
 
"Wojtyla, un disastro"

15/10/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) «Per la Chiesa cattolica, questo pontificato, nonostante i suoi aspetti positivi, si è dimostrato un disastro. Un Papa cadente, che non cede il suo potere, sebbene possa farlo, è per molti il simbolo di una Chiesa che dietro una facciata rilucente è ossificata e ammalata di vecchiaia. L?eredità di questo Papa saranno in primo luogo i tanti vescovi ultra-conservatori, incapaci e non amati, che lui e il suo apparato hanno nominato. Quanto alla nazionalità del prossimo papa, sarà indifferente. Solo una cosa: il prossimo pontefice non dovrebbe essere troppo vicino all?Opus Dei e dovrebbe invece respirare lo spirito del Concilio Vaticano II. Senza una svolta, la Chiesa andrà ulteriormente a tutto gas nel vicolo cieco della romanizzazione». È solo una delle dichiarazioni rilasciate dal teologo svizzero Hans Kung in un’intervista al "Corriere della Sera".



Giovedì, 16 ottobre 2003