Nuova o vecchia legge sulla pensione x i l avoratori in mobilità?



Ciao,

la scrivente organizzazione sindacale ha richiesto un urgente intervento al
Presidente-Amministratore Delegato dell'Alitalia, G. Cimoli,
affinchè l'Alitalia solleciti le istituzioni a risolvere la delicata
questione riguardante centinaia di dipendenti della Compagnia che stanno
per essere collocati in Cigs e mobilità in attesa di maturare i requisiti
pensionistici.



Infatti molti di coloro i quali con la vecchia normativa dovrebbero
maturare il diritto alla pensione al termine del trattamento di cassa
integrazione-mobilità, si ritroverebbero, dopo il periodo di fruizione
degli ammortizzatori sociali, disoccupati e senza alcun trattamento
pensionistico se il Governo non provvederà ad esentarli dall'applicazione
della nuova riforma pensionistica.



Su tale questione la Cub Trasporti sta intervenendo da tempo.



Dopo aver tentato di sollecitare il Governo a provvedere quanto prima
all'individuazione della soluzione idonea a tale questione, ieri la
scrivente O.S. ha inviato l'allegata lettera a G. Cimoli affinchè anche
l'Amministratore Delegato di Alitalia si impegni in tal senso.





A presto



Buona lettura






COPERTINA FAX
A:		DA:
Presidente e Amministratore Delegato		CUB TRASPORTI
SOCIETÀ:		DATA:
Alitalia
FAX:		PAGINE INCLUSA LA COPERTINA:
		5
TELEFONO:		RIF MITTENTE:

OGG.:		RIF. DESTINATARIO:
Sollecito soluzione problematiche relative lavoratori in Cigs
œ URGENTE	® DA APPROVARE	® VS. COMMENTI	œ RSVP	® DA INOLTRARE
CUB TRASPORTI SETTORE AEREO
VIA DELL'AEREOPORTO 129 - 00175 ROMA
TEL 06 76968412 - FAX 06 76983007

Al Presidente e Amministratore Delegato dell'Alitalia Giancarlo Cimoli.

La scrivente organizzazione sindacale richiede un Suo urgente intervento
che miri a sollecitare le istituzioni affinché risolvano la delicata
questione riguardante centinaia di dipendenti Alitalia che stanno per
essere collocati in Cigs e mobilità in attesa di maturare i requisiti
pensionistici.

In attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo

Distinti Saluti


Comunicazione via fax

A:	Amministratore Delegato  Alitalia
Ing  G.Cimoli


Roma, 13 gennaio 2005


OGGETTO: Sollecito soluzione problematiche relative lavoratori in Cigs.

Con il protocollo di intesa del 6 ottobre 2004 non sottoscritto dalla
scrivente O.S, e con il decreto legge 291 del 3 dicembre 2004  si è
proceduto all'introduzione in Alitalia degli ammortizzatori sociali  ed in
particolare delle misure di mobilità e cassa integrazione che saranno
applicate a migliaia di dipendenti.

Tra le molteplici e gravi problematiche legate alle  misure adottate,
intendiamo  evidenziarLe una questione delicata da verificare e affrontare
con urgenza  al fine di evitare trattamenti  iniqui, illegittimi e
penalizzanti  nei confronti di centinaia di lavoratori e lavoratrici alla
soglia della pensione di anzianità.

Come a Lei noto, oltre coloro che raggiungeranno i requisiti pensionistici
entro il 31 dicembre del 2007 e che saranno collocati direttamente in
mobilità, moltissimi sono i dipendenti  più anziani che, in base agli
accordi vigenti, fruiranno dapprima del trattamento di 2 anni di cassa
integrazione e successivamente del trattamento di mobilità per una durata
massima di 60 mesi.

Nel corso di tale periodo tali lavoratori avrebbero potuto maturare i
requisiti per il pensionamento laddove ad essi fossero applicate le regole
previste dalla legge Dini del 1995.

L'entrata in vigore del nuovo sistema pensionistico a far data dal 2008,
invece, nega il raggiungimento dei requisiti pensionistici a tale secondo
gruppo di lavoratori.

Rientrano in questa fascia coloro che avrebbero avuto diritto alla pensione
allo scadere dei 57 anni di età e dei 35 anni di contribuzione, se nel
2008, in base alla riforma delle pensioni non fosse stato posticipato il
requisito anagrafico utile per il pensionamento di anzianità per gli uomini
e le donne a 60 anni.

La nuova legge, inoltre, prevede per le donne la possibilità di usufruire
del pensionamento con i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla
legge Dini (35 anni di contribuzione e 57 di età) applicando però il
sistema di calcolo non retributivo ma contributivo: un sistema che falcidia
la pensione di oltre il 30%.

A fronte di tale contesto la scrivente O. S. ritiene inaccettabile:

… l'applicazione degli ammortizzatori sociali a quei lavoratori anziani che
al termine del trattamento combinato di cassa integrazione e mobilità non
matureranno i requisiti pensionistici;
… l'avvio al pensionamento delle lavoratrici con il taglio delle pensioni
dovuto al sistema contributivo.

La scrivente O.S., dopo aver sollecitato un intervento delle istituzioni,
ha più volte evidenziato la questione durante gli incontri con i
responsabili di  Relazioni Sindacali, come risulta dai verbali di riunione.

Infatti la CUB Trasporti ha richiesto un intervento da parte di Alitalia
presso le istituzioni competenti per sollecitare un decreto specifico che
estenda la deroga alla legge 243/2003 a tutto il personale collocato in
mobilità da Alitalia.

A tale proposito le alleghiamo una nota inviata all'On. Viespoli,
Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nonchè
relatore per il Governo del decreto legge 249 convertito nella legge 3 dic
2004 n. 291, e ad alcuni Parlamentari componenti delle Commissioni
Trasporti di Camera e Senato già resisi  disponibili a trovare soluzione
alla materia.

Riteniamo pertanto doveroso e improcrastinabile che le strutture aziendali
competenti ed in particolare l'Amministratore Delegato e Presidente di
Alitalia sostengano con determinazione una adeguata soluzione alla grave
questione sollevata.

 Disponibili per ulteriori chiarimenti e approfondimenti, in attesa di un
sollecito riscontro, porgiamo


Distinti Saluti









C.U.B. TRASPORTI settore aereo
Confederazione Unitaria di Base
Roma: Via dell'Aeroporto 129- tel. 0676968412 fax 0676983007 / 0665029161
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Roma, 06 dicembre 2004
Comunicazione via fax


          Att. On. P.
Viespoli                                                                 
		Att. Avv. G. Principe

Oggetto:  richiesta di risoluzione, in sede di discussione della legge
finanziaria, di problematiche relative alla CIGS in favore dei dipendenti
Alitalia di cui al decreto-legge 5 ott.2004 n.249, convertito in legge in
data 01dic 2004

Nell'ambito  dell'applicazione della cigs prevista per il personale
Alitalia a seguito dell'accordo sindacale stipulato in data 6 ottobre tra
governo, azienda e sindacati di categoria (tranne la scrivente) e del
decreto legge in oggetto, intendiamo sottoporre alla Vs attenzione una
questione particolarmente delicata che riguarda centinaia di dipendenti
interessati dal provvedimento.
Il protocollo di Intesa, che alleghiamo, prevede in sostanza la
collocazione in Cassa integrazione e/o in mobilità di personale considerato
in esubero a partire dal gennaio 2005.
La previsione della durata dei trattamenti individuali  di integrazione
salariale straordinaria e di  mobilità è  di 60 mesi decorrenti dalla data
di accesso alle prestazioni.
In alternativa ai criteri legali previsti dall'art. 5 della legge 223,
recita il protocollo, si ritiene opportuno quale criterio unico per la
individuazione del personale da collocare in mobilità, l'avvenuta
maturazione, ovvero la maturazione nel corso del periodo di fruizione del
trattamento di mobilità, dei requisiti di età e/o di contribuzione utili
per l'accesso ai trattamenti pensionistici di anzianitàŠ.
Si prevede inoltre cigs e/o mobilità per i lavoratori che, nell'arco di
utilizzo degli ammortizzatori sociali, matureranno i requisiti per il
pensionamento di anzianitàŠ
Abbiamo ritenuto opportuno estrapolare i succitati  punti dal testo del
protocollo per introdurre l'argomento oggetto della presente.
Infatti un cospicuo numero di lavoratori potrebbe usufruire del trattamento
combinato di cigs e mobilità per una durata massima di 60 mesi e maturare i
requisiti per la pensione di anzianità nell'arco di utilizzo di detti
ammortizzatori sociali, come convenuto nell'accordo, laddove ad essi
fossero applicate le regole pensionistiche previste dalla legge Dini del
1995.
In realtà nell'arco dei cinque anni e precisamente a far data dal 2008,
come è noto, è prevista l'entrata in vigore della riforma pensionistica che
penalizzerebbe tutti quei dipendenti che, secondo le attuali regole,
avrebbero maturato i requisiti  per la pensione di anzianità dal 2008 in
poi, escludendoli pertanto da tale opportunità.
A tale proposito e in considerazione della estrema pericolosità di tale
situazione per il forte impatto sociale che ne deriverebbe, un gruppo di
senatori, in sede di conversione in legge, nella prima seduta,  ha
presentato un emendamento al decreto-legge 5 ottobre 2004, n. 249, di cui
l'On. Viespoli è stato relatore per conto del Governo, proprio per tutelare
quelle centinaia di lavoratori per i quali il provvedimento previsto dal
protocollo diverrebbe inapplicabile.
I Senatori richiedono quindi che le attuali disposizioni per le pensioni di
anzianità continuino ad applicarsi ai lavoratori dell'Alitalia collocati
nella cigs  apportando le necessarie modifiche all'art.1 comma 18  e comma
18 lettera a della legge  23 agosto 2004,n.243.
Ricordiamo  di seguito e alleghiamo  la proposta emendativa, trasformata in
odg  così come riportata nel resoconto della seduta al senato. 
 L'emendamento  proposto dai Senatori Battafarano, Di Siena, Gruosso,
Piloni, Viviani, Malabarba, n.2.0.4. ritirato e trasformato nell'odg
n.G2.100,  non è stato posto in votazione (*).
Il Senato, in sede di esame del disegno di legge n.3135, invita il Governo
a risolvere, nel corso dell'esame del disegno di legge finanziaria, le
problematiche di cui all'emendamento 2.0.4.
(*) Accolto dal Governo come raccomandazione.
Questo il testo dell'emendamento:
Dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:
"Art.2 bis
1. All'articolo 1 della legge 23 agosto 2004,n.243, sono apportate le
seguenti modificazioni:
a) al comma 18, sopprimere le seguenti parole: "nei limiti del numero di
10000 lavoratori beneficiari";
b) al comma 18, lettera a), sostituire le parole:"anteriormente al 1° marzo
2004" con le seguenti:"anteriormente alla data di entrata in vigore della
presente legge";
c)  al comma 19, sopprimere il secondo periodo.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo si provvede
mediante utilizzo di quota parte delle maggiori entrate derivanti dal
riordino della disciplina tributaria dei redditi di capitale, di seguito
indicato:
sono stabilite nella misura del 22 per cento le aliquote, che risultino
inferiori a tale misura, relative ai redditi di capitali di cui alle
seguenti disposizioni:
a) articoli 26, 26-ter e 27 del decreto del presidente della Repubblica 29
settembre 1973, n.600;
b) articolo 1 del decreto-legge 2 ottobre 1981, n.54, convertito, con
modificazioni, dalla legge 1° dicembre 1981, n.692;
c) articolo 9 della legge23 marzo1983,n.77;
d) articoli 5 e 11-bis del decreto-legge 30 settembre 1983,n.512,
convertito, con modificazioni, dalla legge 25 novembre1983,n.649;
e) articolo 14 del decreto legislativo 25 gennaio 1992,n.84
f) articolo 2 del decreto legislativo 1à APRILE 1996, N.239;
g)  articoli 5 e 7 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n.461"


L'emendamento quindi trasformato in ordine del giorno, non è stato votato e
non inserito nella legge  ma impegna il Governo affinché intervenga in
materia in sede di discussione di finanziaria. 
Ci rivolgiamo a Lei pertanto perché la questione possa trovare una
soluzione in finanziaria e ridurre così la gravi conseguenze derivanti
dall'applicazione della nuova legge a lavoratori anziani e alla soglia
della pensione di anzianità che potrebbero ritrovarsi nelle liste di
mobilità e non poter usufruire della deroga prevista all'art.18 della legge
delega 243/2004  destinata proprio ai lavoratori collocati in mobilità.


	Distinti saluti
Per eventuali comunicazioni :
Pina Santorelli 
Antonio Amoroso 

Si allegano:
1) protocollo d'intesa 6 ott 2004
2) Stralcio resoconto Seduta Senato riportante odg n.G2.100



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