[cultura] A 100 anni dalla nascita del maestro Manzi: "Non è mai troppo tardi"



100 anni di Alberto Manzi: l’eredità di un maestro 

Il 3 novembre 2024 ricorre il centenario della nascita di Alberto Manzi, il maestro televisivo e scrittore che cambiò per sempre il volto dell’educazione italiana, rendendola più inclusiva e accessibile. A 100 anni dalla sua nascita, riflettiamo sull’eredità culturale e sociale che ci ha lasciato. Il suo contributo ha avuto un impatto profondo, che continua a risuonare nelle scuole e nei percorsi di educazione civica e sociale.

“Non è mai troppo tardi”: l’alfabetizzazione a portata di tutti

Il nome di Alberto Manzi è legato indissolubilmente al programma “Non è mai troppo tardi”, trasmesso dalla Rai tra il 1960 e il 1968. In questo storico programma, Manzi insegnava a leggere e a scrivere a milioni di italiani che, per condizioni sociali ed economiche, non avevano mai potuto frequentare la scuola. Il suo metodo innovativo, basato sulla semplicità e sull’incoraggiamento, fece di Manzi una figura amata e rispettata, e il suo lavoro contribuì a ridurre drasticamente l’analfabetismo in Italia.

Oltre a diffondere l’istruzione di base, Manzi proponeva una visione dell’educazione come strumento di libertà e dignità. La sua capacità di comunicare con il pubblico, di fare dell’apprendimento un’esperienza personale e significativa, fece sì che molte persone si avvicinassero alla cultura per la prima volta. Grazie a lui, l’istruzione diventava una realtà accessibile a tutti, un diritto e non un privilegio.

Un maestro controcorrente

Manzi non fu solo un volto televisivo, ma un educatore che mise in pratica idee innovative anche nelle aule scolastiche. Nonostante le restrizioni del sistema, preferiva la libertà didattica alla rigidità dei programmi imposti. Spesso utilizzava metodi alternativi e sperimentava nuove strategie per coinvolgere gli studenti, rifiutando l’idea della scuola come luogo di mera trasmissione di nozioni.

Emblematica è la sua esperienza come maestro nella scuola, dove si oppose all’uso dei voti, sostenendo che la scuola doveva servire a formare il carattere e la coscienza critica dei ragazzi, non a giudicarli. I suoi metodi gli costarono spesso sanzioni e conflitti con le istituzioni scolastiche, ma rimase fermo nella sua convinzione che l’educazione dovesse essere centrata sull’individuo, sui suoi bisogni e sulle sue capacità.

L’impegno sociale e la difesa dei diritti umani

Oltre al lavoro in campo educativo, Manzi si è speso come attivista sociale e difensore dei diritti umani. Negli anni ’70, si trasferì in America Latina, dove lavorò a stretto contatto con le comunità indigene e contribuì a progetti di alfabetizzazione. Qui, il maestro italiano dimostrò ancora una volta la sua visione umanistica dell’educazione, fondata sul rispetto delle persone e delle culture, e sulla promozione della giustizia sociale.

L’eredità di Manzi è dunque fatta non solo di programmi educativi ma anche di valori e ideali. La sua esperienza ci insegna l’importanza dell’istruzione come strumento di emancipazione e promozione della dignità umana, in un’epoca in cui la povertà educativa e le disuguaglianze sociali sono sfide ancora attuali.

La lezione di Manzi oggi

In occasione del centenario della nascita, RaiPlay ha reso disponibili immagini e registrazioni del programma “Non è mai troppo tardi”, un prezioso documento storico che ci permette di rivivere i momenti più significativi del lavoro di Manzi. Grazie alla televisione, il suo volto e la sua voce hanno raggiunto generazioni di italiani, e attraverso il digitale, possiamo oggi riscoprire e apprezzare la sua figura e il suo messaggio.

L’eredità di Alberto Manzi è oggi più viva che mai, in un mondo in cui l’educazione è ancora una sfida globale. Il suo esempio di maestro impegnato, capace di abbattere le barriere e di farsi promotore di un’istruzione inclusiva e rispettosa, è un richiamo a non dimenticare l’importanza di un sistema educativo che sappia rispondere ai bisogni di tutti e promuovere i valori della democrazia, dell’uguaglianza e della solidarietà.


Su Rayplay https://www.raiplay.it/programmi/albertomanzilattualitadiunmaestro