[cultura] Pax Christi e PeaceLink: occorre progettare percorsi formativi di Intelligenza Artificiale per la pace



L’Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta una delle rivoluzioni tecnologiche più significative dei nostri tempi, con un potenziale d’uso che spazia dagli ambiti più positivi a quelli più distruttivi. Mentre l’IA può essere impiegata per migliorare la qualità della vita, risolvere problemi complessi e promuovere il bene comune, è anche vero che può essere utilizzata per scopi estremamente negativi. Purtroppo, la cultura degli usi di pace dell’Intelligenza Artificiale è ancora carente, contrariamente agli usi militari che stanno rendendo questa tecnologia terribilmente pericolosa ed efficiente in contesti bellici. In questo scenario, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e un uso etico dell’IA.

In questo contesto si inserisce il corso di “Intelligenza Artificiale Generativa per la Pace e il Bene Comune”, che si è svolto online tra aprile e maggio. Articolato in quattro incontri – due teorici e due pratici – ha visto l’iscrizione di 54 corsisti provenienti da diverse aree dell’associazionismo italiano. Tutte le lezioni sono state registrate per consentire una fruizione successiva.

L’idea del corso è nata in seguito al messaggio di Papa Francesco per la 57esima Giornata Mondiale della Pace, che ha ispirato la necessità di esplorare come l’IA possa essere utilizzata a beneficio dell’umanità, promuovendo la pace e il bene comune. Il corso è stato progettato da Pax Christi e PeaceLink, consolidando una collaborazione di lunga data tra le due organizzazioni.

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