Ucraina. PeaceLink fornisce le istruzioni per aggirare la censura Nato sulle fonti russe



La censura è vietata dall'articolo 21 della Costituzione. Ciò  nonostante viene applicata in Italia e in Europa su alcuni canali informativi russi accusati di essere strumenti della propaganda di guerra.
È nei fatti una censura richiesta dalla Nato ma applicata in spirito di totale obbedienza dall'Unione europea.

Volete un esempio?

Cliccate su https://www.rt.com 

Non riuscirete a vederlo. È censurato.

Ma attenzione: questo sito russo è censurato in Italia ma non in Svizzera. La Svizzera non è nella UE e ha ritenuto di non applicare la censura di guerra.

E quindi come possiamo fare per aggirare la censura e leggere il sito rt.com?

Per raggiungerlo dall'Italia forzando la censura occorre usare una rete VPN.

VPN è l'acronimo di Virtual Private Network, ossia “rete privata virtuale”, un servizio che protegge la connessione internet e la privacy online.

Per bucare la censura con i cellulari si può usare la app Orbot sia per Android e iOS.

L'applicazione è gratuita e consente di nascondere la nostra identità su Internet da Android o dall'Phone. Infatti protegge la connessione rendendola impossibile da rintracciare. 

Questa guida permette di utilizzare la VPN di Orbot

https://www.guideitech.com/come-utilizzare-la-vpn-di-orbot/


Gli USA stanno fornendo assistenza tecnica ai cittadini russi che vogliano utilizzare la VPN perché ovviamente anche la censura russa sulle fonti sgradite si è abbattuta sul web. Ma questa assistenza non la sta fornendo nessuno in Europa e neppure in Italia. 


Fai circolare questo messaggio di PeaceLink. Le istruzioni tecniche su come aggirare tutte le censure devono far parte del bagaglio tecnico del mediattivismo. Per ristabilire l'articolo 21 della Costituzione italiana.


Censura russa: gli Usa finanziano vpn gratuiti per aiutare i dissidenti

Le reti private virtuali sono elaborate da aziende informatiche statunitensi: "l nostro strumento è utilizzato principalmente da persone che cercano di accedere ai media indipendenti"

Fonte: Rainews