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La Nato, la strategia della tensione e le stragi in Italia
- Subject: La Nato, la strategia della tensione e le stragi in Italia
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Tue, 19 Apr 2022 15:34:20 +0200
L’ultima inchiesta sulla strage fascista di Brescia del 28 maggio 1974 ha condotto gli inquirenti sulla soglia d’ingresso di Palazzo Carli a Verona, sede del comando Nato. Li ha portati lì un testimone all’epoca interno agli ambienti di Ordine Nuovo (On), il gruppo fondato da Pino Rauti responsabile dell’eccidio di Piazza Fontana come di quello a Piazza della Loggia.
Per raccontare la storia delle stragi in Italia si deve partire dal «principio di realtà», crudo ma efficace, espresso dal generale Mario Arpino in commissione parlamentare stragi: «C’era una parte politica che per noi – i militari – era quasi rappresentante del nemico. Allora era così». Quella era la cornice storico-politica: la Guerra Fredda tra blocchi militari contrapposti.
È una buona lettura per comprendere anche l'Ucraina e la saldatura fra strategie di ingerenza politica della Nato e gruppi di estrema destra.
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