Per Maria Montessori. Educare e' sempre educare alla pace e alla solidarieta'



PER MARIA MONTESSORI NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Il 6 maggio 1952 moriva Maria Montessori, l'illustre pedagogista che un cospicuo contributo ha dato all'educazione nonviolenta e alla cultura della pace.
Tre ci sembrano essere le cose piu' rilevanti della sua azione:
- il rispetto sollecito e accudente dell'altra persona considerata sempre come persona dotata di dignita' e diritti;
- la persuasione che educare e' sempre educare alla pace e alla solidarieta';
- la coscienza che tutte le persone sono responsabili del mondo.
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Una minima notizia su Maria Montessori
Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 - Noordwijk, 6 maggio 1952), medica, illustre pedagogista, amica della nonviolenza, in opposizione al fascismo abbandono' l'Italia nel 1936; e' ancor oggi una delle figure piu' vive dell'impegno per i diritti dei bambini, per l'educazione alla pace, per la scelta teorica e pratica della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe. Tra le opere di Maria Montessori segnaliamo almeno Il metodo della pedagogia scientifica (poi col titolo: La scoperta del bambino), 1909; L'autoeducazione nelle scuole elementari, 1916; il Manuale di pedagogia scientifica, 1930; Il segreto dell'infanzia, 1950; La mente del bambino, 1952; un'utile antologia (autorizzata dalla Montessori, e curata da M. L. Leccese) e' Educazione alla liberta', Laterza, Bari 1950; cfr. anche Educazione e pace, Garzanti, Milano 1970. Opere su Maria Montessori: segnaliamo almeno F. De Bartolomeis, Maria Montessori e la pedagogia scientifica, La Nuova Italia, Firenze 1953; A. Leonarduzzi, Maria Montessori. Il pensiero e l'opera, Paideia, Brescia 1967; A. Scocchera, Maria Montessori. Quasi un ritratto inedito, La Nuova Italia, Firenze 1990; Grazia Honegger Fresco, Maria Montessori, una storia attuale, L'Ancora del Mediterraneo, 2007. Siti: www.montessori.eduwww.montessori.it Un'ampia bibliografia di e su Maria Montessori e' nel n. 899 de "La nonviolenza e' in cammino".
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E' ovvio che vi siano aspetti della sua vicenda pubblica, del suo pensiero e della sua opera, che possono essere discussi: e' cosi' per ogni persona senza eccezioni; ma quel che conta e' il senso profondo e costante del suo riflettere e del suo agire, ed esso sempre e' informato al dovere di promuovere il bene comune, la liberazione di tutte e tutti, la solidarieta' che nessuno esclude, la responsabilita' e la condivisione del bene e dei beni, l'amore universale cosciente e accudente.
Ed e' per noi di scarso interesse attardarsi a misurare quanto nel suo metodo vi sia di originale e quanto di acquisito da altri: nell'impresa della conoscenza, nell'opera dell'umanizzazione, tutte e tutti siamo sempre nani sulle spalle di giganti - per usare di quest'antica metafora che evidenzia come la civilta' umana sia un cammino unitario in cui tutte e tutti riceviamo doni immensi da tutte le persone e le culture che ci hanno preceduto, e tutte e tutti abbiamo il dovere di recare il nostro contributo a beneficio delle altre persone presenti e avvenire.

Testo di Peppe Sini