rassegna stampa: Il Comune difenda l'acqua come bene pubblico



a cura di AltrAgeicoltura Nord Est
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tratto da "Il Gazzettino di Padova" - martedi 16/02/2010
Il Comitato contro la privatizzazione del servizio idrico scrive al
Consiglio Comunale di Padova "Modifichi lo statuto per garantirla".
Il Comune difenda l'acqua come bene pubblico
Una via d'uscita c'è per "Il Comitato per l'acqua pubblica di Padova" che
si batte contro gli effetti del "decreto Ronchi" approvato nel novembre
scorso al Parlamento e che stabilisce la liberalizzazione dei servizi
pubblici locali, prevedendo tra le altre cose che la quota di capitale in
mano pubblica scenda sotto il 30%, lasciando spazio ai privati. Il Comitato
ha presentato ieri una lettera aperta al Comune nella quale, tenendo
presente che sono già state presentate diverse mozioni e ordini del giorno
(Idv, Rifondazione, Pd) che richiamano la centralità dell'acqua come bene
pubblico chiede che lo Statuto comunale venga modificato in modo che
l'acqua sia definita bene comune e diritto universale e non una merce. E
che quindi il servizio idrico integrato sia definito "servizio locale di
interesse generale, privo di rilevanza economica".
      Il perché lo ha spiegato Giuliana Beltrame ieri al Pedrocchi con
Gianni Ballestrin, Federico Sbrissa, Luciano Mioni, in rappresentanza del
Comitato, cui aderiscono decine di associazioni da Mani Tese a Banca Etica,
dal Wwf ai Des, fino agli Agronomi forestali senza frontiere e l'Acs.
«Visto che la cosiddetta privatizzazione riguarda beni di rilevanza
economica, questo permette di svicolare l'acqua dalla legge che mette a
gara la gestione. A Torino il consiglio comunale l'ha già fatto».
      La seconda richiesta è che i Comuni costituiscano l'Ato e la
Provincia avvii immediatamente le procedure per consorziarsi e per affidare
la gestione del servizio idrico non a società di diritto privato come spa o
srl ma ad un'azienda speciale consorziale di diritto pubblico. Il terzo
punto è «che il Comune si impegni a non vendere azioni dell'Acegas-Aps dal
momento che meno ne ha, meno ha potere per mantenere pubblico il servizio.
Nei prossimi giorni il Comitato che aderisce al Forum per l'Acqua bene
comune terrà due iniziative. Il 2 marzo nella sala pubblica S. Maria
Assunta nel complesso del Fronte del Porto alle 21 un dibattito coi
cittadini invitati a presentarsi con le bollette. E il 15 marzo alla
fornace Carotta una serata con i Distretti per l'economia solidale.
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tratto da "Il Mattino di Padova" - 16/02/2010
ACQUA PUBBLICA. Comitato per l'acqua pubblica e Des (distretto di economia
solidale) sollecitano il Comune a riconoscere l'acqua come bene comune e di
diritto universale. In una lettera inviata al sindaco Flavio Zanonato e ai
consiglieri comunali, che sarà anche oggetto di una raccolta firme, si
chiede che lo Statuto comunale venga modificato definendo l'acqua bene
privo di rilevanza economica, che va gestito in base a principi di
efficienza e solidarietà.

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