"Il binario vuole il cemento". Un nuovo core business per le Fs - anticipazione dal numero di gennaio 2010 di Ae]



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Da: redazione at altreconomia.it


"Il binario vuole il cemento". Un nuovo core business per le Fs
(l'inchiesta sul numero di gennaio 2010 di Altreconomia)
Milano, 23 dicembre 2009 - Le Ferrovie dello Stato sono nel caos, la
rete rischia il collasso. Neve e ghiaccio hanno trasformato l'epopea
dell'Alta velocità  in un clamoroso flop. E mentre l'amministratore
delegato Mauro Moretti respinge le critiche, Altreconomia ricostruisce
le strategie dell'azienda, che invece di investire su treni locali e
servizio pubblico, si dà  alla vendita degli scali ferroviari. Al
posto dei binari presto sorgeranno palazzi e parcheggi.

Dal numero di gennaio 110 di Altreconomia, www.altreconomia.it

Chi aspira a un posto di lavoro nelle Ferrovie dello Stato può
specializzarsi nel real estate financing o studiare da addetto
commerciale per l"immobiliare.

Il servizio ai viaggiatori, specie a quelli pendolari, che è il core
business dell"azienda dal 1905, quand"è nato l"Ente Ferrovie
dello Stato, sta perdendo posizioni, soppiantato da altre attività 
più redditizie.

Niente macchinisti, né capitreno, quindi, ma persone in grado di
gestire e "mettere a reddito" -ovvero vendere- l"immenso
patrimonio immobiliare che l"ente pubblico ha lasciato in eredità 
alla società  per azioni, la nuova forma societaria che le Fs hanno
assunto dall"inizio degli anni Novanta.

Sistemi urbani in trasformazione. Mentre assistiamo alla
trasformazione in centri commerciali delle 116 stazioni più
importanti del Paese, le Fs hanno anche messo sul mercato milioni di
metri quadri di terreni in almeno 117 città  tra aree metropolitane,
capoluoghi e piccoli centri. Residenze a Cremona e Verona, uffici a
Bergamo, centri commerciali in Calabria e stabilimenti balneari in
Sardegna, parcheggi un po" ovunque: E' la scure del "progetto
Rightsizing".

Potete contattare Luca Martinelli, autore dell'inchiesta, al
349-86.86.815, o Laura Anicio, ufficio stampa di Altreconomia, al
340-84.31.832