e dopo il consumo critico, un'altra via



15 anni fa Francesco Gesualdi porto' in Italia l'idea del consumo critico, stampando da allora periodicamente una guida che ci dovesse aprire gli occhi sulle credenziali delle aziende da cui compriamo. In molte conferenze a giro per il Paese pero' mise in guardia che il consumo critico e' solo il primo passo, che deve essere accompagnato da un nuovo modo di guardare alla vita, composto dalle famose R: riparare, riciclare, riutilizzare. Fu poi fondatore insieme ad altri della Rete di Lilliput, consapevole che solo un intrecciato movimento del basso poteva dare vita e sostegno ad idee e soluzioni. Da quando lo conosco e' sempre stato avanti con i tempi, cercando di pensare al dopo. Infatti, nel mondo come lo conosciamo, incentrato sulla crescita, il consumo critico ha un potere provocante di riflessione, ma se tutti lo mettessero in pratica dall'oggi al domani, presenta diverse complicazioni, prima fra tutte come garantire alla popolazione servizi quando il gettito fiscale dovuto alla tassazione delle merci crolla. Personalmente, ho letto tanti rapporti e tante analisi, prodotti da centri di ricerca, organismi internazionali, ecc, ma ovunque si scarseggia di proposizione. Che tipo di piattaforma politica economica abbiamo bisogno di reinventare per far si' che sobrieta' e decrescita siano compatibili con il bisogno di piena occupazione e servizi?

Ora Gesualdi ha finalmente formalizzato la sua proposta prima nel libro Sobrieta' e ora nel libretto stampato da Altraeconomia: Un'altra via. Partendo dalle radici del consumo critico, fatto di sobrieta', scelta oculata, biologico, fair trade, si spinge molto piu' in la', delineando quali potrebbero essere le caratteristiche di un nuovo impianto economico-politico, dal livello locale al livello nazionale. E' un vero e proprio manifesto, piuttosto completo che pero- necessita di due gambe:
- la diffusione
- la discussione

Ho letto il libretto in poche ore in un giorno, e' molto leggero e digestibile, schietto come il suo solito stile. A volte mi pare inverosimile perche' come dice Gesualdi, siamo imprigionati dalla logica mercantilistica. Pero' credo che sia la sola soluzione politica articolata che coraggiosamente prova a ridisegnare il nostro futuro dalla A alla Z.

PEr quel che mi riguarda, credo che costruire un modo diverso preveda un azione individuale e un azione politica. Se condividete quest'approccio, vi invito ad ordinare il libretto (soli 3EU), leggerlo, pensare, e da li' partire.

Non abbiamo molto tempo dinnanzi, purtroppo credo fermamente che i prossimi 30 anni saranno un ciclo di crisi una dietro l'altra. Cosi; non mi resta che sperare che buona parte della popolazione che ha i mezzi materiali per poter pensare, sia in realta' gia' pronta. In tal caso, con il giusto soffio, il vento comincera' a crescere.

Un'altra via
acquistabile su www.altreconomia.it
o presso le Botteghe del mondo
o richiedibile al Centro Nuovo modello di sviluppo ccord at cnms.it

un saluto affettuoso
nicoletta

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