On Sat, 18 Apr 2009 07:21:02 +0200, "Laboratorio Eudemonia"
<
eulab at hyperlinker.com> wrote:
> A beneficio vostro e dei vostri figli,
> concedete spazio nella vostra mente
> a queste importanti consapevolezze:
>
> ----------------------------------------
> Libertà risorga!
> (L'Aquila, tra statali ed ambientalisti)
> ----------------------------------------
>
>
>
> L'Aquila è una di quelle Province itagliane i cui STATALI, assunti ed
> eletti a vita, hanno privato l'essere umano di uno dei suoi diritti
> naturali più importanti. Se noi siamo oggi vivi e ben messi, in quanto
ad
> ogni genere di necessità, lo dobbiamo in particolare al fatto che gli
> umani che ci hanno preceduto, i nostri antenati, fino ai nostri
nonni e
> genitori, hanno avuto la possibilità di insediarsi in un territorio,
sulla
> loro terra, su di una loro proprietà, e lì fondarci la propria vita:
> costruirci la propria casa, avviarci una attività, non necessariamente
> agricola ma di qualsiasi tipo, e svolgervi ogni tipo di pratica creativa
e
> vitale.
>
> Ebbene, gli STATALI aquilani, insieme agli STATALI di altre Province e
> Regioni itagliane, hanno da qualche anno iniziato a proibire a noi esseri
> umani ciò che i nostri genitori hanno potuto fare in piena
tranquillità.
> Nel totale silenzio dei giornaletti alternativi e del cinquepermille, nel
> totale disinteresse dell'intero mondo finto-progressista, col totale
> appoggio degli ambientalisti, i quali avrebbero invece dovuto avvertire
per
> tempo la popolazione italiana del fatto che sul nostro territorio la
> densità demografica era
diventata troppo alta, si è perpetrato un
orrendo
> crimine liberticida.
>
> A noi esseri umani, uomini, donne, semplici persone, è stato fatto
divieto
> di costruire una casa sulla nostra terra e di viverci e lavorarvi felici.
> Al contrario le imprese, non solo agricole ma, com'è evidente sul
> territorio, d'ogni altro tipo, possono continuare tranquillamente a
> realizzare le proprie costruzioni e condurre le proprie attività, spesso
> oltremodo opprimenti e debilitanti l'ambiente e gli umani. La situazione
> reale, non ufficializzata sugli atti pubblici ma evidente dallo stato
reale
> delle cose, emerge chiara già dalle poche parole del seguente
trafiletto:
>
>
> ###
>
> "L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"
>
> Il San Salvatore, evacuato poche ore dopo il sisma, non ha mai avuto il
> certificato di
agibilità
> La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro e omicidio
> colposo plurimo
> "L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"
>
>
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-5/ospedale-aquila/ospedale-aquila.html>
> ###
>
>
> Così stan esattamente le cose: gli STATALI, assunti ed eletti a vita, a
> noi esseri umani, a noi singole persone, a noi semplici cittadini
ordinano,
> impongono e proibiscono, mentre loro fan il PROCIO (di Ulissea memoria)
> vergognoso comodo loro. Con la complicità degli ambientalisti, degni
> compari di questa brutta gente, essendo spesso loro stessi, anzi, degli
> STATALI, viene proibito alle persone, ai cittadini, agli esseri umani di
>
VIVERE SULLA PROPRIA TERRA per MANDARLE a MORIRE nei palazzi costruiti
> dalle imprese in quale modo l'abbiamo purtroppo tutti visto!
>
> (Non dimenticando che L'Aquila sarebbe dovuta essere annessa, per sua
> storia, tra i territori ad alto rischio sismico, mentre, per le pressioni
> della lobby dei costruttori, è stata classificata all'interno di una
più
> tranquilla "zona 2").
>
>
> Ebbene, STATALI ed ambientalisti, che forse, nella vostra oscena visione
> del mondo e della vita, si ha diritto di esistere soltanto se si è
> imprenditori? Quale dovrebbe essere secondo voi il destino di noi
semplici
> esseri umani? Essere docile preda dei tanti spegiudicati di cui oggi si
è
> popolata la società?!
>
>
> La verità è che STATALI ed ambientalisti, spesso tutt'uno, hanno di
fatto
> avviato un vergognoso processo d'incasellamento,
irregimentazione e
> schiavizzazione di noi esseri umani. Impedendoci di vivere e lavorare
> liberamente sulla nostra terra, vietandoci di svolgervi una libera
> attività creativa, relegandoci nei pollai urbani ed offrendoci a prezzi
> impossibili striminziti lotti edificabili, in cui non v'è spazio nemmeno
> per un orto, hanno estremamente ridotto la nostra libertà e rendendoci
> schiavi di fabbriche ed uffici, schiavi dei cosiddetti capitalisti,
schiavi
> di imprese ed industrie.
>
> Coi loro Piani Regolatori, fatti esattamente da questa gente con questa
> stessa esatta competenza e professionalità:
>
>
> ###
>
> "L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"
>
> Il San Salvatore, evacuato poche ore dopo il sisma, non ha mai avuto il
> certificato di agibilità
> La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro e
omicidio
> colposo plurimo
> "L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"
>
>
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-5/ospedale-aquila/ospedale-aquila.html>
> ###
>
>
> (un resoconto che evidenzia una situazione creata non da pochi colpevoli
ma
> da un intero marcio sistema statalista) non solo a L'Aquila ma
dappertutto
> in Itaglia allo stesso indegno modo, STATALI ed ambientalisti hanno
> innanzitutto creato i presupposti per ogni genere di speculazione,
edilizia
> e non, ed hanno poi privato noi umani di un fondamentale diritto naturale
> che fa esattamente la differenza tra UOMINI e DONNE LIBERI e POLLI
> d'ALLEVAMENTO. Permettendoci solo brevi visite nella natura a pagamento
>
presso agriturismi divenuti, per questo loro sfruttamento degli umani,
> ributtanti.
>
>
> Ebbene: è giunto il tempo per noi esseri umani di liberarci dalla
> sopraffazione di STATALI indebitamente sopravvissuti alla caduta dei
regimi
> dittatoriali. Se è più che giusto che norme ben fatte regolamentino la
> nostra vita per evitare che i più forti sopraffacciano i più deboli, se
> è più che giusto proteggere il territorio da chi lo massacra per
davvero:
> le imprese e le industrie, non se ne parla neanche di continuare a
> permettere che ai deboli venga ordinato, obbligato e proibito ciò che
non
> andrebbe affatto ordinato, obbligato e proibito.
>
> L'assegnazione a vita dei ruoli, poteri e redditi pubblici, dei ruoli,
> poteri e redditi della Res Publica, di ciò che appartiene a TUTTI noi
> cittadini, deve essere interrotta. Ruoli, poteri e
redditi pubblici
devono
> essere periodicamente redistribuiti tra la popolazione idonea e
desiderosa
> di averli. Al fine che di questo schifo:
>
>
> ###
>
> "L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"
>
> Il San Salvatore, evacuato poche ore dopo il sisma, non ha mai avuto il
> certificato di agibilità
> La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro e omicidio
> colposo plurimo
> "L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"
>
>
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-5/ospedale-aquila/ospedale-aquila.html>
> ###
>
>
> non rimanga altra traccia che sui vecchi libri di una storia da
tramandarsi
> solo come
monito.
>
>
> Liberando la Res Publica, il nostro Paese, l'Italia, dagli STATALI, tutto
> andrà al suo giusto posto ed ogni cosa inizierà a funzionare per bene.
> Perché la forma che la nostra società avrà finalmente così assunto
non
> sarà più quella di un retrogrado STATO ma di una evoluta COMUNITA'!
>
> Ed eliminando il presente sistema statale colluso con un sistema
economico
> privato ormai divenuto massimamente criminale, a beneficio di un retto
> sistema comunitario equamente bilanciato con un altrettanto retto sistema
> privato:
>
> PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE
> COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE
> PER UNA METÀ DELL'INTERO
>
> anche l'ambientalismo e l'intero sistema del volontariato smetteranno di
> essere stampella d'appoggio di un marcio sistema statale, e le loro
> funzioni potranno essere del tutto integrate, pure
adeguatamente
> retribuite, all'interno di pubbliche attività in cui a turno potremo
> alternarci tutti noi cittadini. In modo che anche il presente
volontariato,
> un vero obbrobrio umano, in quanto di fatto istituzionalizza la
sofferenza
> dimenticando che essa imprevista e rara eccezione deve rimanere, scompaia
> per sempre tra i flutti di un penoso ricordo.
>
>
>
> Danilo D'Antonio
>
>
>
>
http://Societa-Democratica.hyperlinker.org>
>
http://Volontariato-della-Nuova-Era.hyperlinker.org>
>
>
>
>
>
>
>
> Sintesi:
>
> SE GLI AMBIENTALISTI TENEVANO AL LORO TERRITORIO
> AVREBBERO DOVUTO DENUNCIARE IL SUO STATO
DI SOVRAPPOPOLAZIONE
>
> ORA, NON AVENDOLO ESSI FATTO, SI GIUNGA A DISTRUGGERE IL TERRITORIO
> MA NON SI IMPEDISCANO SACRI DIRITTI AGLI ESSERI UMANI
>
> UN GIORNO LA GENTE CONOSCERA' LE COLPE DELL'AMBIENTALISMO
> IGNORANTE DEI FONDAMENTI DELL'ECOLOGIA!
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> Mailing list Consumo Critico dell'associazione PeaceLink.
> Per CANCELLAZIONI:
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> Si
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