R: Consumo critico di bufale.




Egregio Sig. Danilo D'Antonio, 

chi Le risponde si è guadagnato un 
posto a vita dopo una laurea, un'abilitazione alla professione, un 
concorso pubblico con una quarantina di partecipanti, e adesso guadagna 
la bellezza di 1.200,00= euro al mese.

Non entro nel merito della 
qualità scientifica del Suo ragionamento e di colui al quale si 
rivolge. Anche io soffro dell'oltranzismo alternativo, dell'avanguardia 
alternativa che non fa sconti comitiva.

Ma ... 

Ma penso che viviamo 
un momento di passaggio, e non è proprio un passaggio che promette di 
andare verso il meglio.

Penso che ci stanno costruendo sotto il naso 
il ponte sullo stretto di Messina, e forse qualche centrale nucleare. 
Vodo l'attacco alla Magistratura e ai dipendenti pubblici, che - 
scusate - non sono stati assunti per favore. Anzi, chi ha una propria 
figura professionale e un proprio bagaglio, e magari non guarda molto 
se per fare il proprio dovere pesta i piedi all'amico del giaguaro, 
viene osteggiato e messo da parte. Finendo per essere definito 
fannullone.

La invito a riflettere, perchè comunque vedo la Sua 
passione a cercare il confronto.

Saluti cordiali. 





----Messaggio 
originale----
Da: eulab at hyperlinker.com
Data: 22-gen-2009 3.04 PM
A: 
<consumocritico at peacelink.it>
Ogg: Consumo critico di bufale.




>Giovedì 22 Gennaio 2009 - ore 17.00
>Sala polifunzionale della 
Provincia - Via Comi
>Teramo
>Incontro pubblico
>DENTRO LA CRISI DELL' 
ECONOMIA GLOBALE:
>CRESCITA, DECRESCITA, FELICITA' SOSTENIBILE 
>PER 
UNA NUOVA CITTADINANZA
>con
>SERGE LATOUCHE
>Antropologo ed economista, 
Università di Parigi
>LEONARDO BECCHETTI
>Economista, Università di 
Roma Tor Vergata presidente del Comitato Etico
>della Banca Popolare 
Etica


> Serge Latouche, professore emerito di scienze economiche all’
Università
>di Paris-Sud, è specialista dei rapporti economici e 
culturali Nord-Sud ed
>è uno dei principali teorici della decrescita.





E così, emerito professore, oggi te ne vieni a portare confusione 
pure nella mia terra, nella mia stessa città. Sì, perché se non la 
racconti tutta, ma solo in parte e solo quel che piace a te, anche una 
affermazione veritiera, come quella della necessità di un 
ridimensionamento economico, diviene perfino fuorviante e di ostacolo 
alla comprensione della situazione.


Di grazia, emerito professore, 
glie lo dirai, a quella gente che ti verrà ad ascoltare, che la 
crescita ad oltranza dell'economia globale deriva massimamente dalla 
crescita ad oltranza della popolazione globale? Glie lo dirai che anche 
in un Paese come l'Italia, la cui popolazione cresce oggi in modo più 
ridotto, l'economia continuerà comunque a crescere molto, spinta dalla 
crescita economica dei Paesi in via di sviluppo?

Glie lo dirai che 
Paesi come l'Italia sono COSTRETTI a CRESCERE, demograficamente ed 
economicamente, per non essere assorbiti/cancellati dalle ipercrescenti 
popolazioni ed economie estere? Glie lo dirai che, senza stipulare dei 
patti internazionali di autocontenimento, tesi a fissare quote 
demografiche ed economiche, saremo sempre costretti a crescere per 
tentare di non perdere il confronto con altri Paesi?


E glie lo dirai 
che quel fenomeno economico, erroneamente/fuorviantemente noto col nome 
di "capitalismo", in realtà altro non è che un aspetto dell'unitario 
fenomeno della crescita umana, nel quale così gran peso ha avuto ed ha 
l'esponenziale crescita della popolazione? Glie lo dirai che i grafici 
che rappresentano la crescita dell'economia e la crescita della 
popolazione seguono praticamente lo stesso andamento?

Glie lo dirai 
che, continuando il numero di lavoratori e consumatori ad aumentare su 
questa Terra, le economie non potranno che continuare a crescere e che, 
pur tingendo di verde e riducendo tutto ad un minimo di benessere, 
l'impatto sulla biosfera sarà comunque distruttivo?

Glie lo dirai, 
emerito professore di scienze economiche, che l'inflazione, che tanto 
ci affligge, deriva in gran parte dalla riduzione pro capite delle non 
illimitate risorse terrestri? Glie lo dirai che i prezzi aumentano, e 
le popolazioni soffrono, soprattutto a causa della maggiore richiesta 
derivante dalla popolazione crescente, che a sua volta fa crescere, 
inevitabilmente, l'economia?


Emerito professore, visto che non perdi 
occasione di trattare di redistribuzione, lo dirai, in quel covo di 
pubblici dipendenti assunti a vita, con metodico sistema di clientela 
politica, in cui pare non ti vergoni per nulla di recarti a parlare, lo 
dirai, emerito professore, che la Pubblica Amministrazione di quei 
Paesi che nel mondo si definiscono "repubbliche" sono in realtà ancora 
afflitte da un ordinamento risalente ad epoca pre-repubblicana? Lo 
dirai che una Res Publica per essere davvero tale, e non a metà, 
occorre redistribuisca periodicamente i ruoli, poteri e redditi della 
PA?

Lo dirai, emerito professore, che proprio questo connivente 
sistema oligarchico, di una finta Pubblica Amministrazione, ha permesso 
che molte attività economiche, di fondamentale importanza per la 
società, dapprima pubbliche, fuggissero poi verso il privato? Lo dirai, 
a quegli emeriti professori pubblici dipendenti assunti a vita di cui 
ti circonderai, che se ne devono andare!? Perché la truffa di una PA 
antidemocratica è stata finalmente scoperta? Glie lo dirai che tale 
scoperta, tale denuncia avrebbero dovuto farla loro, proprio perché per 
questo erano e sono strapagati? Glie lo dirai?

E, dì un po', emerito 
professore, non è che anche tu sei per caso un assunto a vita nella PA 
del tuo Paese? Perché, vedi, si nota facilmente che i vertici dei 
gruppi che propagandano l'infelice idea di una Decrescita a metà, solo 
economica e non pure demografica, sono soprattutto pubblici dipendenti 
a vita, ancora assunti od in pensione. Qui in Italia, in particolare, 
professori e professoresse assunti a vita, in un modo forse legale ma 
assolutamente NON ETICO, se ne vanno in giro a predicare l'esclusiva 
DECRESCITA ALTRUI! Mentre ad ogni rinnovo di contratto statale li vedi 
sfilare per le strade gridando: "Soldi! Soldi!! Soldi!!!".


Lo dirai, 
emerito professore, che la prima cosa da fare per democratizzare il 
mondo e trovare una nuova giusta strada economica e di vita è 
introdurre la rotazione nella Pubblica Amministrazione, a cominciare 
proprio da Università e RAI?

Lo dirai tutto questo, emerito 
professore?


Ed un'altra cosetta: perché, invece di andartene in giro 
per il mondo ad inquinare e far inquinare (oggi pure nella mia città, 
che ho dovuto abbandonare anni fa appunto per l'elevato traffico) 
facendo i soliti centralizzati convegnucci che non hanno mai risolto 
nulla, al contrario servendo solo ad affermare indebitamente professori 
e professoresse, perché, o emerito, non vieni qui, on line?

Perché non 
sei qui tra noi, persone comuni, gente semplice, cittadini qualsiasi 
che s'impegnano a migliorare le cose come meglio possono coi pochi 
mezzi di cui dispongono? Perché, invece di salire autoritariamente in 
cattedra presso gli Uffici della Provincia (proprio uno di quegli Enti 
lottizzati che in tanti vogliono chiudere!), invece di attorniarti di 
emeriti professori assunti a vita, non stai qui con noi?

Se fossi 
venuto qui, qualche anno fa, quando ti ho invitato più di una volta, 
oggi l'umana società avrebbe già compiuto un primo grosso passo avanti. 
Se tu fossi una persona davvero a modo, e non un finto progressista, 
staresti qui con noi a confrontarti. Tutti insieme, democraticamente, 
ad informarci e correggerci reciprocamente!

Invece tu che fai? Te ne 
stai ancora in cattedra, lì in un covo che va chiuso! A fare il 
Padre/Padrone, il Professore che sa tutto ed insegna a studenti che non 
sanno! Vieni qua, bello! Vieni qua. Perché in verità è qui che conta 
essere! E' qui che si trasforma il mondo! Sappilo!


Invece di aiutarci 
a costruire ed affermare nuovi luoghi dove gli indebiti corrotti poteri 
non hanno più forza, qui in Internet, invece di aiutarci a costruire 
assemblee telematiche, tu te ne vai ancora a frequentare e a dar potere 
ai vecchi corrotti luoghi e bacucchi della politica clientelare!


Ed 
infine: a buona parte del pubblico che sarà presente ad ascoltare 
l'autoritario verbo del ProfessoreInCattedra, sappiate che si vede bene 
che la vostra intenzione NON è quella di migliorare il mondo, bensì di 
sistemarvi così come si è sistemata a vita quella bella gente che siete 
andati ad onorare! Si vede bene. Non pensate che noi umani siamo tutti 
come voi. Qualcuno che ci vede bene si trova sempre, per umana fortuna.




> Leonardo Becchetti  è docente di Economia Politica  presso la 
Facoltà di
>Economia dell'Università di Roma Tor Vergata e Presidente 
del Comitato
>Etico della Banca Popolare Etica. La sua attività di 
ricerca cerca di
>spiegare in che modo le proposte di responsabilità 
sociale dei consumi e
>degli investimenti si rapportano con il sistema 
economico e in che modo
>possono modificarlo risolvendo alcuni dei suoi 
problemi principali.


Per quanto riguarda la banca etica, affronteremo 
un'altra volta anche questo argomento.

Professori e professoresse, 
venite qui, SIATE NOSTRI PARI e CONFRONTATEVI con noi DEMOCRATICAMENTE.

Basta coi convegni ed avanti tutta con le assemblee telematiche!


Danilo D'Antonio



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