rassegna stampa - Cina: colla nel latte in polvere, 3 bimbi morti, seimila intossicati



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "La Repubblica" - 17/09/08

Si aggiorna il bilancio dei neonati vittime del latte contaminato
La melamina rintracciata in 69 marchi prodotti da 22 società
Cina: colla nel latte in polvere, 3 bimbi morti, 6mila intossicati

 PECHINO - Tre bimbi morti, 158 ricoverati in ospedale con un blocco renale
acuto, 6.244 intossicati: è il bilancio aggiornato dello scandalo del latte
in polvere contaminato fornito per la prima volta dal governo cinese. Il
ministro della Salute, Chen Zhu, ha spiegato che molti dei bimbi intossicati
si sono ripresi, ma 1.327 sono ancora ricoverati in ospedale, per lo più con
problemi renali.

Il capo dell'agenzia cinese per i controlli sulla qualità, Li Changjiang, ha
riferito che la melamina, responsabile dei malori e dei decessi dei neonati,
è stata trovata nel latte in polvere di 69 marche. La melamina, un composto
chimico usato per produrre plastica, colle e resine sintetiche, era stata
aggiunta per far sembrare che il latte contenesse più proteine.

Il caso è scoppiato la settimana scorsa con le prime intossicazioni e i
controlli sulla Sanlu, compagnia controllata dal colosso alimentare
neozelandese Fonterra. Dopo il ritiro dei prodotti della Sanlu, i test
condotti dalle autorità hanno individuato altre 22 aziende, su un totale di
109, che avrebbero utilizzato melamina per "arricchire" il latte in polvere
in 69 marche, prontamente messe al bando, e che le autorità disporranno al
più presto per il ritiro.

Ieri la direttrice generale della Sanlu è stata licenziata e, dopo i quattro
arresti dei giorni scorsi, altre 22 persone sono state interrogate dalla
polizia. "Con lo scopo di salvaguardare la sicurezza del latte per bambini",
ha annunciato la Cctv, la televisione di Stato cinese, "gli addetti del
governo hanno provveduto a far ritirare i prodotti contaminati da tutti gli
scaffali, procedendo al loro smaltimento". La tv statale ha anche assicurato
che l'esecutivo sta lavorando per "scoprire i colpevoli, rintracciarli e
punirli severamente come previsto dalla legge".

Le indagini vanno avanti a tappeto in varie aree del Paese, ma frattanto
resta alto il rischio che lo scandalo possa allargarsi ulteriormente, e che
altri bambini possano ammalarsi. Secondo le autorità le aziende incriminate,
come la Sanlu, conoscevano da tempo la pericolosità della melamina, ma
avrebbero continuato a utilizzarla per aumentare il contenuto proteico dei
loro prodotti. I due casi di decesso risalirebbero, infatti, a maggio e a
luglio scorsi: i bambini si sarebbero sentiti male a causa dei calcoli
renali insorti per aver bevuto il latte in polvere della Sanlu mischiato al
pericoloso composto chimico industriale, usato solitamente nella lavorazione
della colla e della plastica.

Quello cinese è il secondo mercato al mondo del latte in polvere per
bambini, ma non è la prima volta in cui scoppia uno scandalo del genere: già
nel 2004 almeno tredici bambini persero la vita nella provincia orientale
dello Anhui, dopo aver bevuto latte adulterato. La melamina inoltre era
stata collegata lo scorso anno alla morte di molti cani e gatti negli Stati
Uniti: era stata aggiunta a cibo per animali importato proprio dalla stessa
Cina.
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Decine di migliaia di bambini sottoposti a cure per aver consumato
prodotti con la melamina. E molti paesi asiatici bloccano le importazioni
Scandalo del latte contaminato
in Cina i casi salgono a 53 mila

 PECHINO - Sono oltre 53.000 i bambini in Cina che, finora, sono stati
sottoposti a cure per aver consumato latte in polvere contaminato. E che ha
già provocato la morte di quattro neonati. Mentre in molti paesi asiatici si
prendono provvedimenti per fermare l'importazione di prodotti considerati a
rischio.

A Hong Kong, le principali catene di supermercati oggi hanno annunciato di
aver ritirato dagli scaffali altri prodotti della Nestlè dopo che alcuni
test hanno rilevato la presenza di melamina, sostanza chimica utilizzata per
produrre plastica, colle e fertilizzanti. "Stiamo prendendo le precauzioni
necessarie in seguito ai risultati dei test condotti dalle autorità locali e
straniere, e sulla base dei ritiri decisi dagli stessi fornitori". ha detto
il portavoce della catena di supermercati Welcome.

La Nestlè ha sostenuto ieri che il suo latte in polvere elaborato in Cina
può essere consumato in tutta sicurezza, dopo che un giornale di Hong Kong
aveva segnalato una possibile contaminazione con melamina. In un comunicato,
il svizzero dell'alimentazione ha fatto sapere che "nessuno dei suoi
prodotti in Cina è fatto con latte contaminato".

E oggi anche le autorità di Taiwan hanno vietato le importazioni di prodotti
dell'industria del latte cinesi. Il responsabile del dipartimento della
Sanità, Wang Chih-chao, ha annunciato che il divieto ha effetto "immediato",
e che riguarda i prodotti lattiero-caseari cinesi, "qualunque sia la loro
marca". Ma i prodotti che hanno superato i test di controllo e sono già in
commercio non saranno ritirati. Recentemente sono state sequestrate circa 10
tonnellate di latte in polvere prodotto dalla compagnia cinese Sanlu, una
delle società incriminate nello scandalo del latte alla melamina.

In Giappone, nel fine settimana, un grande produttore alimentare ha iniziato
a ritirare, in via cautelativa, alcuni prodotti confezionati con latte
importato da una delle aziende cinesi coinvolte. Marudai Foods, azienda con
base a Osaka, ha avviato il ritiro di cinque prodotti potenzialmente a
rischio, tra cui una merendina - "Cream Panda" - particolarmente popolare
tra i più piccoli. Al momento si stimano in circa 350.000 le confezioni
potenzialmente a rischio immesse sul mercato da aprile. (22 settembre 2008)
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