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rassegna stampa - Cina: colla nel latte in polvere, 3 bimbi morti, seimila intossicati
- Subject: rassegna stampa - Cina: colla nel latte in polvere, 3 bimbi morti, seimila intossicati
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Wed, 24 Sep 2008 09:22:38 +0200
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------------ tratto da "La Repubblica" - 17/09/08 Si aggiorna il bilancio dei neonati vittime del latte contaminato La melamina rintracciata in 69 marchi prodotti da 22 società Cina: colla nel latte in polvere, 3 bimbi morti, 6mila intossicati PECHINO - Tre bimbi morti, 158 ricoverati in ospedale con un blocco renale acuto, 6.244 intossicati: è il bilancio aggiornato dello scandalo del latte in polvere contaminato fornito per la prima volta dal governo cinese. Il ministro della Salute, Chen Zhu, ha spiegato che molti dei bimbi intossicati si sono ripresi, ma 1.327 sono ancora ricoverati in ospedale, per lo più con problemi renali. Il capo dell'agenzia cinese per i controlli sulla qualità, Li Changjiang, ha riferito che la melamina, responsabile dei malori e dei decessi dei neonati, è stata trovata nel latte in polvere di 69 marche. La melamina, un composto chimico usato per produrre plastica, colle e resine sintetiche, era stata aggiunta per far sembrare che il latte contenesse più proteine. Il caso è scoppiato la settimana scorsa con le prime intossicazioni e i controlli sulla Sanlu, compagnia controllata dal colosso alimentare neozelandese Fonterra. Dopo il ritiro dei prodotti della Sanlu, i test condotti dalle autorità hanno individuato altre 22 aziende, su un totale di 109, che avrebbero utilizzato melamina per "arricchire" il latte in polvere in 69 marche, prontamente messe al bando, e che le autorità disporranno al più presto per il ritiro. Ieri la direttrice generale della Sanlu è stata licenziata e, dopo i quattro arresti dei giorni scorsi, altre 22 persone sono state interrogate dalla polizia. "Con lo scopo di salvaguardare la sicurezza del latte per bambini", ha annunciato la Cctv, la televisione di Stato cinese, "gli addetti del governo hanno provveduto a far ritirare i prodotti contaminati da tutti gli scaffali, procedendo al loro smaltimento". La tv statale ha anche assicurato che l'esecutivo sta lavorando per "scoprire i colpevoli, rintracciarli e punirli severamente come previsto dalla legge". Le indagini vanno avanti a tappeto in varie aree del Paese, ma frattanto resta alto il rischio che lo scandalo possa allargarsi ulteriormente, e che altri bambini possano ammalarsi. Secondo le autorità le aziende incriminate, come la Sanlu, conoscevano da tempo la pericolosità della melamina, ma avrebbero continuato a utilizzarla per aumentare il contenuto proteico dei loro prodotti. I due casi di decesso risalirebbero, infatti, a maggio e a luglio scorsi: i bambini si sarebbero sentiti male a causa dei calcoli renali insorti per aver bevuto il latte in polvere della Sanlu mischiato al pericoloso composto chimico industriale, usato solitamente nella lavorazione della colla e della plastica. Quello cinese è il secondo mercato al mondo del latte in polvere per bambini, ma non è la prima volta in cui scoppia uno scandalo del genere: già nel 2004 almeno tredici bambini persero la vita nella provincia orientale dello Anhui, dopo aver bevuto latte adulterato. La melamina inoltre era stata collegata lo scorso anno alla morte di molti cani e gatti negli Stati Uniti: era stata aggiunta a cibo per animali importato proprio dalla stessa Cina. ---------------------------------------------------------------------------- ------------------ Decine di migliaia di bambini sottoposti a cure per aver consumato prodotti con la melamina. E molti paesi asiatici bloccano le importazioni Scandalo del latte contaminato in Cina i casi salgono a 53 mila PECHINO - Sono oltre 53.000 i bambini in Cina che, finora, sono stati sottoposti a cure per aver consumato latte in polvere contaminato. E che ha già provocato la morte di quattro neonati. Mentre in molti paesi asiatici si prendono provvedimenti per fermare l'importazione di prodotti considerati a rischio. A Hong Kong, le principali catene di supermercati oggi hanno annunciato di aver ritirato dagli scaffali altri prodotti della Nestlè dopo che alcuni test hanno rilevato la presenza di melamina, sostanza chimica utilizzata per produrre plastica, colle e fertilizzanti. "Stiamo prendendo le precauzioni necessarie in seguito ai risultati dei test condotti dalle autorità locali e straniere, e sulla base dei ritiri decisi dagli stessi fornitori". ha detto il portavoce della catena di supermercati Welcome. La Nestlè ha sostenuto ieri che il suo latte in polvere elaborato in Cina può essere consumato in tutta sicurezza, dopo che un giornale di Hong Kong aveva segnalato una possibile contaminazione con melamina. In un comunicato, il svizzero dell'alimentazione ha fatto sapere che "nessuno dei suoi prodotti in Cina è fatto con latte contaminato". E oggi anche le autorità di Taiwan hanno vietato le importazioni di prodotti dell'industria del latte cinesi. Il responsabile del dipartimento della Sanità, Wang Chih-chao, ha annunciato che il divieto ha effetto "immediato", e che riguarda i prodotti lattiero-caseari cinesi, "qualunque sia la loro marca". Ma i prodotti che hanno superato i test di controllo e sono già in commercio non saranno ritirati. Recentemente sono state sequestrate circa 10 tonnellate di latte in polvere prodotto dalla compagnia cinese Sanlu, una delle società incriminate nello scandalo del latte alla melamina. In Giappone, nel fine settimana, un grande produttore alimentare ha iniziato a ritirare, in via cautelativa, alcuni prodotti confezionati con latte importato da una delle aziende cinesi coinvolte. Marudai Foods, azienda con base a Osaka, ha avviato il ritiro di cinque prodotti potenzialmente a rischio, tra cui una merendina - "Cream Panda" - particolarmente popolare tra i più piccoli. Al momento si stimano in circa 350.000 le confezioni potenzialmente a rischio immesse sul mercato da aprile. (22 settembre 2008) --------------------------------------------------------------------------- N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at altragricolturanordest.it
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