rassegna stampa: PESTICIDI E MALATTIE O BIOLOGICO E VITA SANA?



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da Green Planet - 24/03/2008
PESTICIDI E MALATTIE O BIOLOGICO E VITA SANA?
Una scelta obbligata avvalorata anche da nuove ricerche. La correlazione tra
esposizione a pesticidi e danni genetici, e l'incredibile - 97% di pesticidi
liberati nell'aria che deriverebbe da una conversione totale
dell'agricoltura americana. Due studi a confronto per continuare a
riflettere sui rischi per la salute e su quanto sia facile porvi rimedio.

Il primo studio è stato condotto da un'università del Punjab, che ha
analizzato lo sviluppo di uno stato di disordine genetico provocato da
un'eccessiva esposizione a pesticidi.  La ricerca ha preso in esame un
gruppo di agricoltori, e ne ha analizzato il dna in momenti diversi, cioè in
periodi dell'anno corrispondenti ad un differente intensità nell'attività
lavorativa. I dati non lasciano dubbi riguardo i rischi cui sono esposti
questi agricoltori. Il Punjab ha sempre rappresentato il "granaio" per il
sistema socio economico dell'area indiana, e il sangue dei contadini di
questa zona lo conferma dal momento che presenta da sempre percentuali
elevatissime di sostanze tossiche.
Secondo uno studio condotto nel 2005 dal Centre for Science and Environment,
la concentrazione di pesticidi nel sangue di un contadino del Punjab è da 16
a 605 superiore di quella di un collega americano. Ad incidere maggiormente,
puntualizza la ricerca più recente, è anche la mancanza di consapevolezza
riguardo i rischi e l' assoluta inesistenza di precauzioni da parte degli
operatori. Inoltre, rileva scandalizzata sempre la stessa ricerca, spesso i
contenitori usati dei pesticidi vengono poi utilizzati come stoviglie in
cucina. Il quadro è abbastanza chiaro: vi è un contesto sociale
culturalmente arretrato dove molte persone mettono a repentaglio la propria
vita applicando tecniche pericolose per perseguire attività agricole su
ampia scala. Queste persone, non usando alcuna forma di precauzione,
evidentemente non sono mai state rese edotte dei rischi a cui vanno
incontro. Il fatto che i pesticidi provochino problemi genetici e incidano
sull'insorgenza di patologie quali i tumori è invece molto evidente in
occidente.

L'argomento è sempre molto efficace quando si vuole proporre i benefici di
un'alimentazione priva di residui di sintesi e pesticidi, ma ora, grazie
alla ricerca condotta dal dott. Charles Benbrook, responsabile scientifico
per l'Organic Center, per la prima volta si arriva addirittura a
quantificare il beneficio derivante dall'adozione dei metodi biologici nella
coltivazione biologica. Negli Usa solo il 3% degli appezzamenti agricoli
sono dedicati alla coltivazione di frutta e vegetali. Ma questa piccola
porzione in realtà incide con maggior preponderanza sui rischi che i
pesticidi comportano. Secondo l'Organic center la conversione al biologico
dei 3 milioni e duecento mila ettari che negli Usa sono coltivati e
l'importazione di ortofrutta esclusivamente certificata biologica,
ridurrebbero del 97% dei rischi di assunzione di pesticidi.
"Recenti ricerche hanno confermato  - ha spiegato il dott. Benbrook - quanto
sia forte il collegamento tra l'esposizione a pesticidi in fase di sviluppo
pre natale e durante l'infanzia, e l'insorgenza di rischi patologici nel
breve termine. Feti non sviluppati, sviluppo anormali del sistema nervoso e
cerebrale, così come diabete e cancro."

I rischi non si limitano all'assunzione di frutta e verdura perché i
depositi di sostanze tossiche finiscono lungo le falde acquifere e ritornano
in circolo lungo il ciclo idrico. "Ma tutti gli americani, con sorprendente
frequenza, inclusi bambini e sono esposti ai rischi dei pesticidi, per via
dlela dieta e dell'acqua che assumono," ha continuato Benbrook.
Un'indagine recente del dipartimento alimentare Usa dimostra che ogni giorno
la maggior parte della popolazione ingerisce almeno dai 3 ai 4 diversi
residui chimici attraverso la frutta e la verdura che mangiano. Sommando i
residui chimici presenti nel latte, nell'acqua e negli altri cibi, si arriva
tranquillamente ad assumere dai 10 ai 13 elementi tossici quotidianamente.

La soluzione? Ovviamente il risultato più efficace si può ottenere solo
limitando la quantità di pesticidi nell'aria, e il modo migliore è quello di
aumentare le coltivazioni biologiche. "Mentre ci vorranno anni per la
conversione della maggior parte delle coltivazioni americane di frutta e
verdura -ha spiegato Benbrook - il processo sta già sviluppandosi con
velocità soprattutto nella parte occidentale degli Usa". La produzione
biologica oggi rappresenta circa il 10% del mercato di frutta e verdura.
Alcuni grosse aziende dell'ortofrutta hanno già annunciato aggressivi piani
di conversione della propria produzione per incontrare le esigenze di un
mercato sempre più crescente. Questo risultato, conferma la ricerca
dell'Organic Center, inciderebbe in maniera sostanziale sull'esposizione da
pesticidi, riducendo i fattori di rischio per molte malattie.

La lista della frutta e verdura con il più alto fattore di rischio per
concentrazione di pesticidi si può scaricare nel sito dell'
organic-center.org. (Federico Bertazzo).
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 N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at altragricolturanordest.it
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