[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
rassegna stampa: Frode con l'olio e il prosciutto crudo
- Subject: rassegna stampa: Frode con l'olio e il prosciutto crudo
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Tue, 12 Feb 2008 13:19:53 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------------------------------ tratto da "Il Mattino di Padova " - 10-02-08 Frode con l'olio e il prosciutto crudo . Migliaia di litri ricavati dai semi e finti «Parma» in ristoranti e pizzerie. PADOVA. Migliaia di litri di olio ricavato dai semi e colorato con la clorofilla, spacciato per olio d'oliva pugliese. E migliaia di prosciutti venduti come «Parma», in realtà di qualità inferiore. E' la frode alimentare, scoperta dai carabinieri del Nas, ai danni di grossisti, titolari di ristoranti e pizzerie (una cinquantina solo a Padova). I malfattori ne hanno ricavato profitti illeciti per centinaia di migliaia di euro. Nei guai tre pugliesi, che «taroccavano» l'olio, e sei veneto-emiliani, per la falsificazione dei prosciutti: due grossisti, due disossatori e due falsificatori dei sigilli per marchiare i prosciutti. Chi non ha mai ordinato al ristorante e mangiato un piatto di prosciutto crudo di Parma o San Daniele, magari guarnito con olio d'oliva pugliese, di quelli che quasi beccano la lingua, buonissimo? O ordinato in pizzeria una pizza con il crudo di Parma e un filo d'olio d'oliva extravergine? Bene, chi l'ha fatto nei mesi scorsi potrebbe non aver affatto mangiato «Parma», nome suggerito dalla pubblicità del consorzio, né tantomemo utilizzato olio d' oliva pugliese. I carabinieri del Nas di Padova, hanno infatti scoperto due maxi truffe ai danni di grossisti, titolari di ristoranti e pizzerie (una cinquantina solo a Padova e altrettanti a Vicenza, Venezia, Rovigo e Treviso) che hanno fruttato ai malfattori un profitto illecito per centinaia di migliaia di euro. Nei guai sono finiti due gruppi distinti di persone. Da una parte tre pugliesi (che "taroccavano l'olio") denunciati per fronde in commercio, false fatturazioni (l'associazione a delinquere è al vaglio del pm di Rovigo Sabrina Duò), dall'altra sei persone (falsificavano i marchi dei prosciutti) tutte denunciate dalla procura di Vicenza. Quattro per frode in commercio (con l'aggravante del prodotto Dop): padre e figlio della provincia di Vicenza (L.B. di 40 anni e F.B di 61 anni, commercianti di prosciutti all' ingrosso); due fratelli della provincia di Rovigo (R.G. 34 anni e L.G. 43 anni, titolari di una grossa ditta specializzata nella disossazione dei prosciutti). Gli ultimi due sono stati invece denunciati per contraffazione: si tratta di padre e figlio di Ferrara (G.B. di 37 anni e G.B. di 59 anni che materialmente hanno costruito i marchi in bronzo per «griffare» i prosciutti). I marchi dai fratelli di Rovigo sono stati ritrovati dai militari agli ordini del luogotenente Umberto Santone sotto il letto del padre infermo. Secondo l'accusa il gruppo era in grado di contraffare mille prosciutti la settimana. Merce che veniva mischiata con quella originale e venduta ad alcuni grossisti (3 con sede a Padova, 2 a Vicenza, uno a Rovigo e uno a Verona) con un prezzo parificato a quello dei Consorzio che produce e vende i prosciutti di Parma. Per non farsi «pizzicare» padri e figli mischiavano la merce. Ad esempio, su un ordine di 10 prosciutti di Parma loro ne consegnavano 4 veri e 6 fasulli. Difficile, dunque scovarli. Anche perché, essendo del settore, i malfattori marchiavano solamente i prosciutti falsi migliori. I vari grossisti (del tutto ignari), poi, rivendevano a loro volta i pezzi a ristoratori, proprietari di pizzerie, piccoli commercianti di alimentari sparsi per tutto il Veneto. Dalle fatture risulta che almeno una cinquantina di ristoratori per provincia siano stati frodati. La frode del prosciutto è stata una specie di sorpresa per i militari del Nas. Dato che l'inchiesta era partita con l'olio. Come? Nell'estate scorsa, durante i controlli di routine in alcuni ristoranti di Padova i carabinieri del Nas avevano scoperto che alcuni proprietari servivano a tavola olio d'oliva che non era altro che olio di semi colorato naturalmente con la clorofilla. Seguendo le fatture a ritroso, i militari hanno scoperto i tre pugliesi, tra l'altro già denunciati almeno quattro volte per frodi analoghe, che accompagnavano gli autoarticolati in Veneto carichi di migliaia di litri d' olio. Questi, fra l'altro, per non farsi scoprire (con il tempo hanno affinato la tecnica di contraffazione), utilizzavano sempre lattine da 5 litri con marchi diversi: L'Uliveto, Gocce D'Oro, Spremuta D'Oro. Il costo al litro era talmente conveniente (ma non fuori mercato) che sia i grossisti che i ristoratori trovavano conveniente acquistarlo. Fra l'altro nessuno si era mai lamentato. Il Nas (l'indagine non si è ancora conclusa) ha finora sequestrato 150 mila litri di olio di semi spacciato per oliva. «Basta multe, serve la galera» «Ma se succedono queste truffe a tavola, di chi ci si può fidare?». Angelo Luni, segretario provinciale dell'Appe di Padova, è rimasto letteralmente senza parole alla notizia della mega operazione sui raggiri dell'olio di semi «truccato» con la clorofilla e spacciato sul mercato della ristorazione padovana e veneta per olio extravergine Doc. Per Luni il fatto assume proporzioni devastanti: enormi per l'immagine di Padova: «Non avrei mai immaginato che esistessero operatori del commercio talmente senza scrupoli da portare sulle tavole dei propri ristoranti olio d'oliva falsificato e prosciutto di Parma taroccato. Sono sbalordito, perché questi furfanti provocano un danno d'immagine immenso al nostro territorio, alla ristorazione di qualità e al turismo locale». Ma il commento di Luni si spinge più in là: «E' da anni che come organizzazione di categoria, assieme alla Camera di Commercio e alle altre associazioni ed enti pubblici e privati, lavoriamo su più fronti per promuovere il valore e la qualità delle tipicità agroalimentari del territorio. Fatica smontata in un secondo, con questi operatori senza scrupoli che traggono profitto facendoci mangiare prodotti di serie B. Questa gente deve andare in galera, bisogna cambiare la legge che tutela i furbi». Il segretario dell'Appe parla espressamente di "tradimento" da parte di certi operatori del settore. «Certo che ci sentiamo traditi - dice Luni - ma ancor più inviperite credo siano le forze dell' ordine e la Finanza, che di tanto in tanto si ritrovano a fare i conti sempre con gli stessi frodatori. Non si può andare avanti così, perché questa è la strada migliore per far crollare il sistema della sicurezza alimentare e della fiducia da parte dei cittadini-consumatori. Noi nei progetti per la valorizzazione dei prodotti tipici ci crediamo sino in fondo, ma se poi ti trovi di fronte a queste situazioni ti senti doppiamente tradito». Infine, Luni pone anche un interrogativo: «Se da un lato può essere vero che mischiare l'olio di semi con la clorofilla non provoca danni all'intestino, chi mi garantisce che un cliente di un ristorante non è allergico alla clorofilla? Insomma, la salute umana è comunque a rischio in questi casi perché io non so più cosa sto mangiando». Ad invocare una nuova legge che vieti la semplice multa ai frodatori del mercato agroalimentare, è il leader dell'Adiconsum di Padova, Roberto Nardo: «Basta, è ora di finirla con tutte queste truffe. Queste persone devono finire in galera e non devono mai più essere messe nelle condizioni di rientrare nel giro dei raggiri. Non è assolutamente accettabile, né tollerabile, che lo Stato italiano non tuteli la salute pubblica, perdipiù quando ciò avviene in un locale pubblico». (di Massimo Nardin) ________________ N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at altragricolturanordest.it No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.5.516 / Virus Database: 269.20.2/1270 - Release Date: 10/02/2008 12.21
- Follow-Ups:
- Re: rassegna Frode con l'olio e il prosciutto crudo
- From: "eulab at hyperlinker.com" <eulab at hyperlinker.com>
- Re: rassegna Frode con l'olio e il prosciutto crudo
- Prev by Date: Osservatorio Finanza - Newsletter n.9 - 12/02/08
- Next by Date: rassegna stampa: CARENZE DI CIBO E IMPENNATE DEI PREZZI: UNA MINACCIA PER L'UMANITA'
- Previous by thread: Osservatorio Finanza - Newsletter n.9 - 12/02/08
- Next by thread: Re: rassegna Frode con l'olio e il prosciutto crudo
- Indice: