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LA LIGURIA PRIMA REGIONE EQUOSOLIDALE D'ITALIA
- Subject: LA LIGURIA PRIMA REGIONE EQUOSOLIDALE D'ITALIA
- From: "Ufficio stampa Fairtrade Italia" <stampa at fairtradeitalia.it>
- Date: Fri, 8 Feb 2008 19:33:12 +0100
COMUNICATO STAMPA LA LIGURIA PRIMA REGIONE EQUOSOLIDALE D'ITALIA Il Comitato tecnico della Campagna città equosolidali, nella seduta del 7 febbraio, ha premiato l’impegno dell’ente per la promozione del Commercio equo. Richiesta approvata anche per i Comuni di Cremona e di Finale Ligure. Salgono così a 22 le pubbliche amministrazioni coinvolte in Italia I rappresentanti del Coordinamento Agende 21 locali italiane, del Coordinamento Enti locali per la pace, di Fairtrade Italia (ente di certificazione dei prodotti equosolidali) e di Agices (Assemblea generale italiana del commercio equo) hanno accolto la richiesta della Regione Liguria e di due Comuni (Finale Ligure e Cremona) di diventare enti locali equosolidali. La decisione è stata presa nella seduta di ieri, giovedì 7 febbraio, dopo aver preso in esame la documentazione pervenuta dagli enti. La Regione Liguria, prima in Italia a chiedere l’attestato, ha da poco varato una Legge apposita realizzata in collaborazione con le associazioni di commercio equo locali che prevede lo stanziamento di 200.000 euro a sostegno di iniziative di sensibilizzazione e di informazione. Si è prodigata inoltre in numerose iniziative per promuovere il sostegno ai produttori del Sud del mondo. Completo l’impegno su tutti i fronti svolto dal Comune di Finale Ligure, che ha realizzato iniziative di formazione per i propri dipendenti, laboratori all’interno delle scuole e ha adottato i prodotti equosolidali dagli appalti per le mense ai servizi di catering. E Cremona, oltre a questi progetti, ha sviluppato la pubblicazione di una guida alla ristorazione scolastica, incontri rivolti ai genitori e corsi di cucina che prevedevano l’impiego di prodotti equosolidali. Con questi nuovi enti, salgono a 22 le amministrazioni pubbliche italiane che hanno dichiarato nei fatti il loro impegno per il commercio equo. Un impegno che sarà monitorato costantemente dalla Campagna Città equosolidali. L’esperienza della Campagna italiana non è isolata e nel mondo esperienze analoghe sono nate in 15 paesi e tre continenti. In testa l’Inghilterra, paese che ha avviato questo progetto già nel 2001, con 300 Fairtrade Tows, seguita da Belgio (39) e Irlanda (25). In totale sono 404 gli enti equosolidali nel mondo ed il numero è destinato a crescere. A fine gennaio i paesi coinvolti si sono riuniti a Bruxelles, per fare il punto della situazione e studiare nuove strategie di coinvolgimento degli enti. Un obiettivo non secondario, se si pensa che ogni anno, in Europa, essi investono 1.500 miliardi di euro in beni e servizi, pari al 16% del Pil. Città equosolidali La Campagna città equosolidali si rivolge agli Enti locali (Comuni, Province, Regioni e altri Enti) e ai cittadini per orientare le comunità locali verso gli acquisti di prodotti equosolidali attraverso azioni e iniziative concrete. E’ promossa da Fairtrade TransFair Italia (organizzazione di certificazione dei prodotti equosolidali), Coordinamento Agende 21 locali italiane, Coordinamento Enti locali per la pace e i diritti umani e Agices (Associazione Assemblea generale italiana del commercio equo e solidale). Alla campagna hanno aderito Ctm Altromercato, Commercio Alternativo e Associazione Botteghe del Mondo. Per informazioni: <http://www.cittaequosolidali.it/>www.cittaequosolidali.it; info at cittaequosolidali.it
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