rassegna stampa: Legambiente su pestici nelle acque italiane



Vi giriamo un Comunicato stampa di Legambiente.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Roma, 31 luglio 2007
Comunicato stampa





Pesticidi nelle acque italiane



Legambiente: “Un altro problema per le nostre risorse idriche. Residui
anche nel cibo. Non sospendere il monitoraggio”



“E’ noto che i fitofarmaci usati in agricoltura, anche se in maniera
ridotta rispetto al passato, si sedimentano nel terreno per lungo tempo e
questo comporta inevitabilmente la contaminazione non solo delle acque ma
anche dei prodotti agricoli. Il monitoraggio della presenza di queste
sostanze è quindi fondamentale sia per la salvaguardia dell’ambiente e
delle risorse idriche che per la salute delle persone”.

Così Legambiente, in una nota, commenta i risultati del monitoraggio
effettuato dall’Apat nel triennio 2003-2005 che ha riscontrato la presenza
di ben 119 diversi tipi pesticidi tra acque superficiali e sotterranee.

Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, Pestici nel piatto, che ha preso
in esame 10.493 campioni di prodotti ortofrutticoli e derivati, nel corso
del 2006, la frutta è più contaminata da fitofarmaci rispetto alle verdure.
Solo la metà dei campioni di frutta (54%), infatti, è risultata  esente da
residui di pesticidi, mentre i campioni decisamente irregolari si attestano
sull’1,7%.

Ma anche il 20% dei prodotti derivati risulta contaminato da uno o più
principi attivi: un dato particolarmente significativo se si pensa che tra
questi compaiono proprio quei prodotti tipici del made in Italy (come
l’olio e il vino) e alcuni tra gli alimenti preferiti dai bambini come
succhi di frutta e omogeneizzati. Oltre l’84% delle verdure analizzate è
risultato, invece, regolare e privo di residui chimici, mentre il 15%
presenta uno o più residui e l’1% è proprio irregolare.

“Negli ultimi anni – sottolinea Legambiente – anche se c’è stata una
diminuzione dell’uso di pesticidi, sono emerse evidenze scientifiche dei
danni all’ambiente e all’organismo umano causati dall’abuso o uso improprio
dei fitofarmaci. L’indagine realizzata dall’Apat dunque un’ulteriore
conferma di quanto sia necessario, su questo tema, non abbassare la guardia
e per questo ci auguriamo che l’accordo Stato- Regioni per il proseguimento
del monitoraggio venga rinnovato”.



L’Ufficio stampa Legambiente

(06.86268379 – 77-99-55)

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