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"L'ITALIA GUARDI ALLA GERMANIA PER LO SVILUPPO DEL BIOLOGICO"
- Subject: "L'ITALIA GUARDI ALLA GERMANIA PER LO SVILUPPO DEL BIOLOGICO"
- From: koiné comunicazione <koine at koinecomunicazione.it>
- Date: Thu, 17 May 2007 09:21:13 +0200
COMUNICATO STAMPA “L’ITALIA GUARDI ALLA GERMANIA PER LO SVILUPPO DEL BIOLOGICO” Nell’ambito dei festeggiamenti per i vent’anni di Ecor, la più grande azienda italiana di distribuzione di prodotti bio, il presidente di Ifoam ha illustrato le strategie vincenti per i negozi specializzati “Guardiamo alla Germania e impariamo dalla sua esperienza per sviluppare il mercato del biologico”. E’ questo in sintesi il messaggio lanciato da Gerald Hermann, presidente di Ifoam (International Federation of Organic Agricolture Movements), con la sua relazione presentata oggi, domenica 13 maggio, a San Vendemiano (Tv), nella sede di Ecor Spa, leader italiano nella distribuzione del biologico. L’azienda infatti ha festeggiato i suoi vent’anni con una giornata di festa e di incontri alla quale ha voluto anche una delle voci più autorevoli a livello europeo per comprendere qual è il trend del bio. Il primo dato incoraggiante fornito da Hermann ha riguardato il fatturato complessivo del mercato biologico nel mondo: dai 25,5 miliardi di euro del 2005 si è passati nel 2006 a 31 miliardi, una crescita stimata del 21% e dovuta soprattutto all’Europa, che rappresenta circa il 51% dell’intero mercato. L’Italia si colloca al quarto posto nella classifica Europea con i suoi 1,4 miliardi di Euro, preceduta dalla Germania (in testa con 4.5 miliardi di Euro), Regno Unito (2,3 miliardi Euro) e Francia (1,7 miliardi di Euro). La spesa pro capite nel nostro paese però è stata calcolata di 24 euro, mentre in altri paesi si spende molto di più in prodotti bio: 54 euro in Germania, 71 euro in Austria, 104 euro in Svizzera. Ed è proprio analizzando con attenzione il “caso Germania” che possono essere individuate le strategie di sviluppo. Dalla ripartizione dei consumatori realizzata da Hermann, il 42% di chi acquista bio è un cliente occasionale, mentre il 9% rappresenta il “core group” di consumatori assidui che incidono per oltre la metà – il 56% - sul totale della spesa bio effettuata dalle famiglie. Tra questi due “estremi” si collocano coloro che acquistano raramente e i consumatori regolari. “Quali dovrebbero essere allora gli obiettivi dei negozi specializzati per un futuro ‘vincente’?” Ha chiesto Hermann di fronte ad un pubblico di addetti al settore. Ad ascoltare il presidente dell’Ifoam infatti c’erano molti negozianti e produttori, oltre ai numerosi collaboratori che hanno contribuito a far crescere Ecor in vent’anni. “Si dovrebbe cercare di conquistare il core group che per metà del suo portafoglio di spesa bio si serve di altri canali di vendita come i discount, la grande distribuzione, gli spacci, ecc. – ha spiegato Hermann – Bisogna premiare la fedeltà, proporre degustazioni, creare eventi orientati al servizio . Non va inoltre trascurata quella quota di ‘consumatori tradizionali’ che sono solo l’11 % del core group, ma il cui interesse per il bio è in costante crescita”. L’assortimento, secondo Hermann, è un aspetto chiave del marketing dei negozi specializzati. Nuovi consumatori possono essere attratti da una maggiore varietà di prodotti: il trend del mercato in Europa infatti evidenzia scelte orientate alla maggiore differenziazione, allo sviluppo di marchi aziendali e private label, alla creazione di valore aggiunto attraverso specialità bio locali, prodotti artigianali, la combinazione “biologico ed equo e solidale”. Senza dimenticare le grandi potenzialità del settore no-food (cosmesi e vestiario), nelle mense e nella ristorazione, nella cosiddetta “Acquacoltura bio”, ovvero nella produzione e vendita di pesce biologico. “In questo momento storico - ha ricordato Fabio Brescacin, presidente di Ecor – abbiamo una ‘sotto-offerta’ rispetto alla domanda, per questo raddoppieremo il nostro magazzino arrivando ad 8mila metri quadrati e rafforzeremo la rete dei punti vendita specializzati. E proprio dai negozi partiremo per fare cultura del biologico. Nei confronti del consumatore, ma anche nei confronti di chi vende. E’ nei nostri progetti infatti la creazione di una sorta di ‘accademia’ per la formazione dei negozianti”. Con invito alla pubblicazione Ufficio stampa Ecor Spa <mailto:koine at koinecomunicazione.it>koine at koinecomunicazione.it Ecor spa Con 3100 referenze a catalogo, quasi 70 milioni di euro di fatturato e 150 tra dipendenti e collaboratori, Ecor è la più importante azienda italiana di distribuzione di prodotti biologici. La maggioranza delle azioni è detenuta dalla Libera Associazione Antroposofica Rudolf Steiner di Conegliano che ne ispira le linee direttive. Per questo, da sempre, Ecor destina la quota corrispondente degli utili dell’azienda al sostegno di progetti sociali, nell’ambito dell’agricoltura biodinamica e della pedagogia steineriana. A luglio 2006, è stato concluso un importante scambio azionario con NaturaSì – l’unica catena di supermercati di prodotti biologici in Italia - finalizzato a concentrare le risorse per una strategia comune che rafforzi la distribuzione specializzata. La sede e il magazzino centrale della società si trovano a San Vendemiano (Tv), mentre altri uffici operano a Rolo (Re) e Pomezia (Roma). I negozi B’io Da un’idea di Ecor, nel 2002, è nato il progetto dei negozi B’io, che oggi coinvolge 250 punti vendita specializzati in alimentazione naturale, distribuiti sul territorio nazionale e più di 500 addetti per un fatturato complessivo di circa 100 milioni di euro. Un progetto che mira ad integrare tutti gli attori della filiera, il produttore, il distributore il negoziante ed il consumatore finale, in un sistema completamente dedicato al biologico. www.b-io.it. koiné comunicazione via Borin 48/a 31100 treviso tel. 0422 465373 fax 0422 363455 <mailto:koine at koinecomunicazione.it>koine at koinecomunicazione.it --------------------------------------------- Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 si precisa che le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate ed a uso esclusivo del destinatario. Qualora il messaggio in parola Le fosse pervenuto per errore, La invitiamo ad eliminarlo senza copiarlo e a non inoltrarlo a terzi, dandocene gentilmente comunicazione. Grazie.
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