Rapporto Ecomafia di Legambiente: un business da 23Mld di euro



Dal sito: www.helpconsumatori.it


Rapporto Ecomafia di Legambiente: un business da 23Mld di euro
17/04/2007 - 16:42
Presentato oggi a Roma il rapporto Ecomafia di Legambiente sui reati ambientali. Secondo la ricerca la criminalità ambientale fattura in Italia 23Mld di euro. Tra le regioni, in testa la Campania, dove si registra oltre il 13% delle violazioni delle leggi ambientali.
Ammonta a 23 miliardi di euro il giro di affari della criminalità ambientale 
in Italia. Ogni ora si contano tre reati, come il traffico di animali 
sevaltici, lo smaltimento illegale di rifiuti o la costruzione di case 
abusive. Nel Belpaese il primato nel settore è conquistato dalla Campania: 
qui le violazioni delle leggi ambientali toccano il record, rappresentando 
ormai il 13,5% del totale nazionale. E' quanto emerge da Ecomafia 2007, 
l'annuale rapporto di Legambiente presentato oggi a Roma.
Le notizie più preoccupanti arrivano dai rifiuti, soprattutto quelli 
speciali pericolosi e non, che alimentano sempre più i profitti delle 
organizzazioni criminali. Quelli fatti sparire nel nulla sono almeno 26 
milioni di tonnellate, circa il 25% del totale prodotto, e il business della 
"Rifiuti spa" cresce in un anno del 38%. Da questo fronte però arrivano 
anche notizie positive: il 2006 è l'anno dei record, per il numero 
d'inchieste (18), di arresti (126) e di persone denunciate (417), grazie 
allo strumento fornito alle forze dell'ordine e alla magistratura 
dall'introduzione del delitto ambientale di organizzazione di traffico 
illecito di rifiuti (previsto dall'art. 53 bis del "decreto Ronchi", oggi 
sostituito dall'art. 260 del Codice dell'ambiente).
Per quanto riguarda i traffici internazionali la Cina si conferma meta 
privilegiata dei traffici illeciti provenienti dai paesi industrializzati. 
Più del 90% dei rifiuti esportati in Cina finisce nei villaggi della costa, 
dove, senza alcuna precauzione, viene recuperato il possibile. Tra le mete 
dei traffici illegali anche India, Siria, Croazia, Austria, Norvegia, 
Francia e alcuni paesi del Nord Africa. Il traffico e lo sfruttamento di 
animali in Italia alimenta invece un business di 3,1 miliardi di euro (stima 
Ente nazionale protezione animali - Enpa), di cui 700 milioni arrivano dai 
combattimenti clandestini, 1,2 miliardi dalle corse illegali, 500 milioni 
dalla macellazione clandestina e 700 milioni dal traffico di specie 
protette. Va sottolineata la moltiplicazione di corse clandestine di cavalli 
in Sicilia, Campania e Puglia (15 i casi accertati negli ultimi 12 mesi).
Prevenzione e impegno delle forze dell'ordine. Questo chiede Roberto Della 
Seta, presidente di Legambiente contro le ecomafie. "L'Italia subisce 
l'ecocriminalità più di altri Paesi europei - spiega- anche perché le mafie 
hanno introdotto stabilmente nei loro traffici il business ambientale. Per 
questo è importante mettere le forze dell'ordine nelle migliori condizioni 
per continuare al meglio l'opera di repressione delle ecomafie. Per questo è 
importante lavorare molto sulla prevenzione. Per questo è fondamentale 
mettere in pratica anche strumenti normativi adeguati. Sono stati assunti 
impegni sicuramente positivi: gli stanziamenti, nell'ultima legge 
Finanziaria, per sostenere la demolizione delle costruzioni abusive e 
rendere più efficace la lotta all'ecomafia; l'istituzione, nell'agosto 2006, 
dell'Osservatorio sui crimini ambientali presso il ministero dell'Ambiente; 
l'annuncio, da parte del ministro della Cultura, di un deciso rafforzamento 
delle attività d'indagine e di repressione contro chi aggredisce i beni 
paesaggistici del nostro paese. Ma la reazione dello Stato resta 
drammaticamente al di sotto dell'asprezza della minaccia ecomafiosa. Servono 
nuovi e più decisi passi avanti, due sopra tutti: inserire a pieno titolo i 
reati ambientali nel codice penale, superare la gestione commissariale dei 
rifiuti nel Sud, che non ha sconfitto l'illegalità e ha deresponsabilizzato 
le istituzioni regionali e locali".
2007 - redattore: SB