consumo critico delle festività





-- consumo critico delle festività --


Il cosiddetto "Consumo Critico", a mio insignificante avviso, va ben oltre il campo d'intervento cui viene generalmente ristretto dai professionisti del campo, i quali per lo statuto stesso delle loro ditte ed associazioni non possono non prediligere il campo degli oggetti commerciabili, volentieri tendendo a dimenticare ciò che non lo è, ciò che non è prezzato.

Eppure una visione critica di tutto ciò che consumiamo, materialmente ed intellettualmente, non può non comprendere il consumo di date rilevanti: festività, celebrazioni, ricorrenze, etc. che la cultura corrente, nel suo superficiale, lacunoso, confuso modo d'essere, propone e ripropone ogni anno.

Se permettete vorrei fare un esempio con questo comunicato del 22/12 u.s., per mostrare ciò che di enormemente importante e significativo la maggior parte delle persone, per la limitatezza del nostro pensiero e della nostra azione di rinnovamento, si è per l'ennesima volta perso. 

Saluti e baci, danilo




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  (:  Buon compleanno, Terra!  :)
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Dei trecentosessantacinque giorni compresi in un anno, quattro sono invero molto particolari. Oggi, ad esempio, è proprio uno di questi: il Solstizio d'Inverno.

La sua più evidente e nota particolarità consiste nel fatto che l'emisfero settentrionale della Terra vive oggi il suo giorno più corto, al contrario dell'emisfero meridionale che vive il suo giorno più lungo. 

Il Solstizio d'Inverno, al pari del suo speculare estivo, e dei mediani Equinozi, non è una leggenda, non è una credenza, non è nemmeno una convenzione, qualcosa che esiste solo perché ci si è messi d'accordo sul farla esistere. E' invece un fatto reale, obiettivo, che ognuno esperisce di persona.

E' per giunta un evento che accomuna ogni luogo del Pianeta. Dappertutto sul nostro mondo miliardi di esseri umani, ancora divisi e bisognosi di affrancarsi dalla guerra, vivono oggi una esperienza che non può non unirli profondamente, che li lega indissolubilmente, per il tramite di uno straordinario evento universale.

E se consideriamo che non possiamo conoscere, nè probabilmente è esistito, un momento preciso in cui la Terra è comparsa alla luce del suo Sole, possiamo ben scegliere questo giorno per far gli auguri al nostro Pianeta, potendolo considerare come una specie di compleanno.

Personalmente, come Terrestre, provo sia il dovere che il desiderio di esprimere al nostro comune Pianeta i migliori e più coinvolti auguri. E se mi fosse permesso vorrei esprimere anche il desiderio che questi quattro significativi giorni dell'anno, dopo un millenario periodo di confino culturale in cui forze oscurantiste li hanno relegati, possano tornare al loro giusto splendore. Solo un rinnovamento della nostra cultura, solo permettendole noi di aderire al vero e di divenire universale, potendo condurci fuori da quest'epoca ancora così buia e guerresca.


Danilo D'Antonio

Laboratorio Eudemonìa
Via Fonte Regina, 23
64100 Teramo - Italy