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rassegna stampa: Crime File - Kimberly-Clark, Scottex, Kleenex e la distruzione delle foreste boreali.
- Subject: rassegna stampa: Crime File - Kimberly-Clark, Scottex, Kleenex e la distruzione delle foreste boreali.
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 20 Nov 2006 19:05:40 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ---------------------------------- tratto da "greenpeace.org" - 09/11/2006 Crime File - Kimberly-Clark, Scottex, Kleenex e la distruzione delle foreste boreali. La multinazionale Kimberly-Clark - il principale produttore di fazzolettini e carta igienica noto per il marchio Kleenex - si vanta di essere un'impresa responsabile verso l'ambiente e di rispettare rigorosi standard ambientali. Ma dietro i teneri cuccioloni delle sue pubblicità, si nasconde una realtà ben diversa e inquietante: una parte della materia prima utilizzata dalla Kimberly-Clark proviene dalle ultime foreste primarie. Circa un terzo della cellulosa vergine utilizzata per i propri prodotti europei e un quinto della propria produzione internazionale proviene dalle foreste boreali del Canada. Circa il novanta per cento delle operazioni di taglio in questa regione avviene con il taglio a raso che prevede la completa eliminazione della vegetazione, anche in aree di foresta primaria o di foresta di alto valore biologico. Eppure la Kimberly-Clark continua a promuoverne la distruzione, perfino in presenza di valide alternative. Le imprese tagliano le foreste primarie a una velocità impressionante con la tecnica del taglio a raso - clearcut - che consiste nell'abbattimento di tutti gli alberi in vaste aree di foresta. Questo processo provoca l'abbattimento e la rimozione della quasi totalità della biomassa forestale in aree molto estese - a volte oltre 100 ettari di terreno. Le foreste boreali del Canada si estendono dalla costa atlantica alla quella pacifica su una superficie vasta 19 volte l'Italia e rappresentano circa un quarto delle foreste intatte del pianeta. Offrono riparo a numerose specie minacciate, come il caribù e il ghiottone, ma anche lupi, aquile e orsi. Sono inoltre abitate da numerosi popoli indigeni che reclamano i propri diritti sulle terre. La protezione di queste foreste, nelle quali è conservato il maggiore patrimonio terrestre di anidride carbonica sequestrata, rappresenta un passo essenziale per fermare l'effetto serra. ----------------- Balle di cellulosa. Le bugie della Kimberly-Clark e le foreste primarie nei prodotti usa-e-getta. L'impresa multinazionale Kimberly-Clark, nota per il marchio Kleenex, è il più importante produttore di fazzolettini e carta igienica. La Kimberly-Clark ha sempre dichiarato di essere un'impresa responsabile verso l'ambiente e di rispettare rigorosi standard ambientali. Ma adesso una ricerca di Greenpeace mette in luce una realtà diversa. In numerosi incontri, comunicazioni e pubblicazioni - rapporti ambientali, lettere alle associazioni ambientaliste, articoli - la Kimberly-Clark ha dichiarato di non fare uso di fibre provenienti dalle foreste pluviali temperate della costa occidentale del Canada, a dimostrazione di un approccio responsabile verso l'ambiente. Una approfondita ricerca condotta da Greenpeace tra il 2005 e il 2006 dimostra invece che le cose stanno diversamente: attraverso i propri fornitori di cippati - trucioli di legno impiegati per fabbricare la cellulosa e la carta - la Kimberly-Clark utilizza un grande quantitativo di fibre provenienti dalle foreste pluviali temperate. I fornitori di cippati hanno sede prevalentemente negli Stati Uniti, a Washington, ma si riforniscono regolarmente da agenti che inviano loro tronchi provenienti dalle foreste pluviali temperate della Columbia Britannica e dell'Isola di Vancouver. Greenpeace ha inoltre provato che la Kimberly-Clark impiega fibre provenienti dalle foreste federali statunitensi. I prodotti fabbricati con fibre che sono ben lontane dalle politiche ambientali vantate dalla Kimberly-Clark vengono poi venduti nei mercati di tutto il mondo a imprese e consumatori e convinti di acquistare prodotti al di sopra di ogni sospetto. ----------------------------------------------- La Foresta del Grande Orso – A Backgrounder Lunedì, 24 luglio 2006 Il piano per la Foresta del Grande Orso (Great Bear Rainforest Solution) è stato annunciato congiuntamente il 7 febbraio 2006 dal governo della Columbia Britannica assieme ai popoli nativi della costa (First Nations), alle comunità locali, alle imprese forestali e alle associazioni ambientaliste. L'accordo della Foresta del Grande Orso: 1. 2 milioni di ettari saranno protetti dal taglio. Sono così suddivisi: a. Aree già poste sotto protezione: 443.000 ettari b. Nuove aree protette, pari a 1,3 milioni di ettari c. Aree in cui il taglio è escluso, pari a 297.000 ettari 2. L'adozione a partire dal 2009 nelle residue aree di un sistema di gestione forestale più attento alla foresta basato sull'approccio ecosistemico ("Ecosystem Based Management") 3. Diversificazione dell'economia della zona basata su attività più vicine a principi di protezione dell'ambiente. Protezione: - La Foresta del Grande Orso – la costa settentrionale e centrale della Columbia Britannica – si estende su 6,4 milioni di ettari, un'area più vasta della Svizzera. - L'area della Foresta del Grande Orso sottoposta a status di protezione coprirà: • Otto volte la superficie del Lussemburgo • Tre volte la superficie della Foresta Nera • Un'area paragonabile a quella del New Jersey • Un'area quattro volte più vasta dell'isola canadese di Prince Edward - Un buon 33% della foresta del Grande Orso sarà escluso dal taglio. Altre regioni che godono di una protezione così elevata sono la Grande Barriera Corallina (33% di aree protette) e il Costa Rica (25% di aree protette). Un apporto scientifico indipendente: Un aspetto particolarmente innovativo dell'accordo nella Foresta del Grande Orso, e che sarà di particolare interesse per i nostri visitatori, è stato l'apporto scientifico indipendente ai termini dell'accordo. Tale apporto è stato finanziato in parti uguali dal governo, dalle imprese forestali e dalle associazioni ambientaliste, con la partecipazione delle comunità locali, dei popoli nativi e dei sindacati. Il lavoro di questo team scientifico indipendente è descritto presso questo sito web: www.citbc.org. La gestione ecosistemica della foresta: Il team scientifico indipendente ha sviluppato un dettagliato manuale di pianificazione della gestione forestale e delle pratiche di prelievo legnoso nella regione. Questo “Ecosystem-based Management Handbook” è stato adottato da tutte le parti, e può essere scaricato presso il sito http://www.citbc.org/c-ebm-hdbk-fin-22mar04.pdf. Le imprese forestali hanno già avviato alcune piccole modifiche nelle pratiche di taglio in determinate aree, ma la gestione ecosistemica della foresta ancora non è praticata nella Foresta del Grande Orso. La gestione ecosistemica della foresta specifica come gestire il rischio nell'ecosistema della regione, tanto su vasta scala che su piccola scala (dall'intero paesaggio, ai bacini idrografici, fino alle singole unità di taglio). L'obiettivo è di mantenere un basso livello di rischio verso l'integrità dell'ecosistema, consentendo al tempo stesso una gestione flessibile. In questo modo, le imprese forestali sono in grado di scegliere se praticare il prelievo in forma leggera sull'intero paesaggio, o se lasciare intatte diverse aree e concentrare il prelievo in un bacino idrografico. Saremo in grado di sapere se la gestione ecositemica è realmente tale, quando sarà adottata e la pianificazione mostrerà come è stata affrontata la valutazione e il bilancio del rischio, e cosa le imprese forestali hanno deciso di lasciare prima di pianificare cosa prelevare. Greenpeace resta preoccupata del fatto che le imprese forestali siano ancora sprovviste di un piano aziendale per l'implementazione della gestione ecosistemica, prevista per il 2009. Le aree protette non sono sufficienti da sole ad assicurare il futuro della Foresta del Grande Orso. La nostra ricerca mostra che, in molti tipi di ecosistema della regione, abbiamo protetto all'incirca il 23% delle foreste primarie o mature. Il team scientifico indipendente raccomanda che per assicurare l'integrità ecologica della regione, questa soglia debba raggiungere il 70% di ogni tipo di ecosistema di foresta primaria e allo stesso tempo in tutta la regione. Economia basata sulla protezione: Una componente centrale dell'Accordo sulla Foresta del Grande Orso è un innovativo finanziamento di 120 milioni di dollari volto a finanziare progetti di conservazione e al tempo stesso attività economiche alternative a vantaggio delle comunità nei territori nativi. A oggi le associazioni ambientaliste hanno raccolto 60 milioni di dollari tra donazioni filantropiche e fondi del governo provinciale della Columbia Britannica. Purtroppo, senza impegno di ulteriori 30 milioni di dollari da parte del governo federale canadese, l'intero piano rischia di essere inefficace. Altri dati: - La Foresta del Grande Orso è il territorio tradizionale di 25 popoli nativi (First Nations) - Molte specie di piante ed animali sono endemici della Foresta del Grande orso: Grizzly, l'unico orso bruno dal mantello bianco (lo ‘Spirit’ bear), l'Astore, l'Urietta marmorizzata, l'Aquila calva, volpi, trote e salmoni di grande valore. - Il 20% dei salmoni del pianeta vivono nella Foresta del grande Orso. - La pianificazione per l'ambiente acquatico è solo agli inizi nella Foresta del Grande Orso. - L'allevamento dei salmoni è causa di forti preoccupazioni da parte degli ambientalisti così come da parte dei popoli nativi della regione. Per maggiori informazioni: Amanda Carr (+1-604-839-8760), di Greenpeace Canada, parteciperà al viaggio nella Foresta del Grande Orso. Per domande specifiche sul team scientifico indipendente è possibile contattare: Chuck Rumsey (+1-250-704-9081 o +1-604-630-9181). È membro del Coast Information Team ed è stato l'auotre principale della: An Ecosystem Spatial Analysis for Haida Gwaii, Central Coast and North Coast, British Columbia (http://www.citbc.org/c-esa-fin-04may04.pdf). Greenpeace pone l'accento sugli impatti cumulativi dell'industria forestale sul paesaggio forestale, che sottolinea come la vera misura del successo sarà data dal cambiamento delle pratiche di prelievo sul campo e in foresta a partire dal 2009. ------------------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a: altragricoltura at italytrading.com Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it -- -- No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.1.409 / Virus Database: 268.14.7/537 - Release Date: 17/11/2006
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