Antitrust avvia istruttoria su grossisti farmaci



Dal sito www.helpconsumatori.it



28/09/2006 - 17:37 
L'Antitrust ha avviato un'istruttoria per possibile intesa restrittiva della
concorrenza nei confronti di 7 società di distribuzione di farmaci. Secondo
l'Authority "le condotte dei grossisti ritardano ingiustificatamente
l'attuazione delle misure di liberalizzazione introdotte dalla legge
Bersani-Visco". MDC: "Lobby farmaceutiche sempre più corporative, vanno
perseguite".
Aprono i Corner della salute di Coop
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato l'avvio di
un'istruttoria per possibile intesa restrittiva della concorrenza nei
confronti di 7 società di distribuzione di farmaci. In base ad alcune
segnalazioni ricevute le società Alleanza Salute Italia S.p.A., Alleanza
Salute Distribuzione S.p.A., Galenitalia S.p.A., Comifar S.p.A., Comifar
Distribuzione S.p.A., Safar Società Cooperativa, Itriafarma Società
Cooperativa avrebbero rifiutato, senza alcuna motivazione, di rifornire le
Parafarmacie di farmaci da banco senza obbligo di prescrizione (SOP). 
Il comportamento dei distributori all'ingrosso, dice l'Autority, nella cui
struttura societaria si riscontra una significativa presenza delle farmacie,
fanno supporre l'esistenza di un coordinamento teso a rifiutare le forniture
dei farmaci, in modo da ostacolare l'ingresso dei nuovi concorrenti nella
distribuzione al dettaglio. Diversamente - continua il Garante - i rifiuti a
soddisfare le richieste delle parafarmacie difficilmente potrebbero trovare
spiegazione: nessun grossista avrebbe infatti interesse a rifiutare le
forniture a meno di non essere sicuro che un analogo comportamento sarà
tenuto anche dagli altri distributori operanti nello stesso ambito
geografico.
L'Autorità, ravvisando il rischio di un danno grave e irreparabile per la
concorrenza, ha inoltre deliberato, in via cautelare, che le sette società
cessino le condotte volte a rifiutare le forniture dei farmaci SOP richieste
dalle parafarmacie, informando tempestivamente l'Autorità delle misure
adottate. Le condotte dei grossisti ritardano - precisa l'Antitrust -
infatti ingiustificatamente l'attuazione delle misure di liberalizzazione
introdotte dalla legge 248/06 (la c.d legge Bersani-Visco) che prevedono la
possibilità di vendita dei farmaci da banco, senza obbligo di prescrizione,
da parte di esercizi commerciali diversi dalle farmacie, purché dotati di un
apposito reparto e dell'assistenza di uno o più farmacisti abilitati
all'esercizio della professione ed iscritti al relativo Ordine. Si tratta di
un ritardo a dispetto della volontà del legislatore che ha ritenuto di dover
utilizzare lo strumento del decreto-legge per disciplinare la materia in
esame.
Nei mercati della distribuzione al dettaglio dei farmaci senza obbligo di
prescrizione l'offerta di prodotti farmaceutici - si legge dalla nota -
tramite canali alternativi alle farmacie è ad oggi sostanzialmente assente. 
La vendita da parte della grande distribuzione organizzata risulta ancora ad
uno stato embrionale e, comunque, nelle regioni dove si sono verificati i
rifiuti (Puglia, Basilicata e Abruzzo) il canale dei supermercati e degli
ipermercati appare non altrettanto sviluppato quanto in altre regioni
italiane. D'altro canto, secondo l'authority "l'ingresso delle parafarmacie
può rappresentare un elemento di dinamica concorrenziale particolarmente
efficace in virtù della sostanziale contiguità delle caratteristiche
commerciali di questo canale distributivo con quello delle farmacie. 
In questa fase di liberalizzazione del mercato un ruolo di rilievo viene
svolto in sostanza proprio dalle parafarmacie che attualmente sono circa
1.400, considerando esclusivamente quelle già gestite da farmacisti, e che,
si prevede, potranno registrare un aumento significativo con l'apertura di
circa 4.500 esercizi nei prossimi due anni. In particolare, sono attualmente
presenti 30 parafarmacie in Abruzzo, 10 in Basilicata e 70 in Puglia".
L'istruttoria, per il cui avvio l'Autorità si è avvalsa, in fase ispettiva,
della collaborazione della Guardia di Finanza, dovrà concludersi entro il 21
settembre 2007.
"Le varie lobby che ruotano intorno all'industria e al commercio dei farmaci
si stanno rivelando le più corporative anche in spregio a leggi approvate
dal Parlamento e fortemente condivise dalla stragrande maggioranza dei
cittadini". È questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (MDC)
che invita i titolari delle parafarmacie a segnalare all'associazione questi
comportamenti omissivi delle società di distribuzione dei farmaci e annuncia
che si costituirà parte civile in eventuali procedimenti attivati a carico
delle stesse società.