[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
COMUNICATO STAMPA: Francia: il virus H5N1 entra nell'allev amento industriale. Questo è quello che tutti temavamo.
- Subject: COMUNICATO STAMPA: Francia: il virus H5N1 entra nell'allev amento industriale. Questo è quello che tutti temavamo.
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 27 Feb 2006 18:00:06 +0100
Padova, 25/02/2006 COMUNICATO STAMPA In Francia 11.000 TACCHINI di un allevamento industriale sono stati contagiati dal virus H5N1. Questo era quello che tutti temevano. E' stato proprio il virus H5N1 "altamente patogeno" a provocare la morte dei tacchini in un allevamento dell'Ain (dipartimento della Francia centrorientale). Lo ha confermato il ministro dell'Agricoltura francese Dominique Bussereau, confermando l'allarme lanciato ieri, che aveva già comunque portato all'abbattimento degli 11.000 volatili presenti nell'allevamento. Il virus H5N1, come si temeva, è entratto dal portone grande della filiera avicola industriale europea colpendo gli animali piu sensibili: i tacchini. Si sapeva fra i professionisti del settore, infatti, che i tacchini sono da sempre il ricettacolo piu appetibile per il virus influenzale avicolo, lo era già stato nel 1999 e poi nel 2002 nel Veneto, nel 2003 in Olanda. Persa la verginità il comparto, adesso bisogna attendere per capire se la filiera avicola francese, molto piu attrezzata dal punto di vista della biosicurezza della maggior parte di quella italiana, reggerà. Se cosi disgraziatamente non fosse è prevedibile che l'H5N1 seguendo la filiera avicola industriale potrà dilagare in tutta europa. Senza fare allarmismi restiamo dell'idea che bisognava già da ottobre dello scorso anno varare un piano di biosicurezza serio anche in italia, allegerendo il numero di capi negli allevamenti e puntando a una ridistribuzione del carico di animali nel territorio nazionale in modo più gestibile dal punto di vista della biosicurezza di quanto la filiera avicola italiana possa attualmente garantire. In questo momento in cui le lobbyes del settore avicolo nazionale esprimono la massima pressione sul governo, sulle regioni e sui consumatori a difesa del comparto e che sono materialmente riuscite a portare casa dei risultati concreti dire che bisogna ulteriormente elevare i livelli di sicurezza è sicuramente poco simpatico. Ma è perfettamente inutile nascondersi dietro a fragili speranze come quelle alimentate in questi giorni, cioè che il peggio è passato, che la filiera industriale è sicura, che l'allarmismo dei consumatori è frutto solo di una sbagliata comunicazìone mediatica e di una ancor peggiore e dissenata gestione politica da parte del ministero della sanità, dovuta in particolare all'attuale ministro Storace (speriamo ancora per poco). La campagna negativa verso il settore avicolo e in particolare contro i polli "Broiler" certo c'è stata ed è stata sbagliata, ma è pur vero che esiste un livello vero e indiscutibile di potenziale pericolo di Pandemia. Ciò non vuol dire che ci sarà, ma che il pericolo c'è ed è giustamente temuto dalle persone di buon senso di tutto il mondo. La paura di questo virus è giustificata ancor più nella misura in cui travalica le difese delle filiere industriali avicole e viene a contato con gli animali allevati che per modo, quantità, specie, rappresentano un potenziale non solo di espansione e quindi di svilluppo del virus con danni materiali enormi, ma ancor peggio crea le condizioni ideali per la temutissima sua evoluzione verso un nuovo ceppo capace di contagiare le altre specie animali fra cui potenzialmente anche gli uomini. Non è fuori luogo quindi riaffermare con la massima serenità tre punti. Il primo: il virus H5N1, non solo è efficace e quindi molto temibile dal punto di vista patogeno, ma ha la caratteristica di essere persistente nel tempo e quindi una volta raggiunta una zona resta presente per anni. In Europa e in Italia quindi, purtroppo, ne parleremmo ancora per anni. Il secondo: è un errore grave sopravvalutare il pericolo pandemico ma è criminale sottovalutarlo non solo dal punto di vista epidemiologico, ma anche delle conseguenze economiche che avrà nel comparto avicolo e della tenuta futura delle attuali filiere. Il terzo: è vero che le bugie hanno le gambe corte. Il caso francese ha messo la parola fine alla panzana che sono gli allevamenti rurali o biologici il vero potenziale pericolo di infezione del virus H5N1. Questa infatti è la pietosa bugia messa in piedi ad arte dai lobbisti industriali avicoli di tutta europa che a titolo precauzionale avevano fatto rinchiudere gli allevamenti biologici in quasi tutta europa. Queste evidenze rilanciano con forza la nostra idea di mettere in piedi e in fretta un piano nazionale e regionale, di rilancio della filiera avicola Italiana ed Europea, che da subito, senza ulteriori deroghe, recepisca intanto la nuova direttiva dell'U.E. sul benessere animale e che in nome della biosicurezza ponga fine alle spaventose concentrazioni di animali nei capannoni, riducendone il numero per metro quadro negli allevamenti e nel numero di animali per ettaro, mirando ad avere, in un futuro prossimo, allevamenti estensivi che premiando ed esaltantando la biodiversità delle razze costituiscano una delle garanzie di vera prevenzione contro i Virus. Questi punti non possono più essere ignorati dai decisori politici nazionali e regionali, in particolar modo del veneto e della Lombardia; la loro applicazione non può essere ulteriormente rimandata dalla pur comprensibile volontà di non danneggiare il sopravvivere delle grandi aziende della filiera avicola, sia italiana che europea, che ormai con il capello in mano e con il ricatto degli operai lasciati sul lastrico continua a scassinare, inutilmente, le casse delle regioni, dello stato e della Comunità Europea. Il bisogno di una programma serio e innovativo, per il rilancio di un settore importante come quello avicolo, non potrà certo essere soddisfatto da un governo morente come quello di Berlusconi, ma è sicuarmente la prima grossa questione che il nuovo governo sarà chiamato ad affrontare perchè il virus H5N1 ha tutta l'aria di non perdonare gli impreparati. AltrAgricoltura Nord Est – C.so Australia , 61 – 35100 Padova Tel. 049.7380554 - fax 049.8736516 www.altragricolturanordest.it - e-mail: infogas at altragricolturanordest.it e-mail: altragricoltura at altragricolturanordest.it -- No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.1.375 / Virus Database: 268.1.0/269 - Release Date: 24/02/2006
- Prev by Date: ROMA 10-12 marzo: 1ƒ Forum Italiano dei Movimenti per L'ACQUA
- Next by Date: Re: rassegna stampa: Le bugie della RAI sull'Influenza Aviaria
- Previous by thread: ROMA 10-12 marzo: 1ƒ Forum Italiano dei Movimenti per L'ACQUA
- Next by thread: [Info Abiti Puliti] Newsletter ABITI PULITI Febbraio 2006: le Olimpiadi sono finite ma la pressione continua.
- Indice: