L'acqua è pubblica a Milano e provincia



Comunicato stampa

Bloccata al Comune di Milano la privatizzazione dell'acqua e dichiarata
dalla Provincia la gestione pubblica del Consorzio Acqua Potabile
Provinciale che riguarda 180 Comuni.

Queste in sintesi le conclusioni del Convegno che si è svolto il 14
Dicembre alla casa della cultura di Milano promossa dai gruppi Consiliari
dell'Unione del Comune e della Provincia e dal Comitato Italiano per un
Contratto Mondiale sull'Acqua.
Una sede da occasioni che impegnano, una sala piena, la presenza dei due
gruppi consiliari al gran completo, cosa mai avvenuta e che solo l'acqua ha
permesso si verificasse,  la partecipazione dei segretari di partito , di
sindaci di diverse città, di rappresentanti di movimenti, ma soprattutto la
presenza del Presidente Penati, sollecitato  ed invitato dal Comitato
Italiano a  far conoscere la posizione della Provincia rispetto alla scelta
del modello di gestione delle risorse idriche.
Partendo dall'acqua e  dai beni comuni, il Presidente Penati ha delineato
un percorso strategico  rispetto ai modelli di privatizzazioni, molto
vicino alle proposte di cui il Comitato Italiano  si è fatto promotore in
questi mesi, e da  ultimo in occasione della Festa dell'acqua che si è
svolta in
settembre all'idroscalo di Milano.
Chi sostiene che il pubblico- ha dichiarato Penati - debba liberarsi delle
proprie partecipazioni in aziende di servizi è ideologico. Sui monopoli e
per le reti di sviluppo il pubblico ha un ruolo importante e sull'acqua,
bene primario da tutelare,ancora di più”. Come Provincia, ha aggiunto
Penati, abbiamo aperto un dibattito da sinistra su liberalizzazioni e
privatizzazioni, spesso
confuse, e crediamo di aver fatto fare dei passi in avanti a tutto il
centrosinistra, anche rivedendo l'idea che un privato ci debba essere
sempre e comunque nella gestione di un servizio.
Queste affermazioni di principio fatte a conclusione del seminario dal
Presidente Penati sono destinate a lasciare un segno nella cultura degli
amministratori dell'Unione e ad influenzare le elezioni al Comune di Milano
e quelle nazionali. Appare altresì chiaro che il Presidente Penati e la
Provincia intendono  scendere in capo sull'acqua, ma anche aprire il
confronto sul governo dell'intera area metropolitana di Milano, rispetto
agli assetti dei due ATO ed ai modelli gestionali imposti dalla regione.


Questi i due  significativi risultati che il Comitato italiano è riuscito a
conseguire con questa serata, grazie all' azione di sensibilizzazione
esercitata sui due gruppi consiliari:


Al Comune di Milano è stata approvata una mozione, votata anche da parte
della maggioranza, non condivisibile per alcune sue affermazioni da parte
del Comitato Italiano, rispetto alle scelte future, ma che ha avuto il
pregio di bloccare il tentativo avviato dal Sindaco Albertini di far
inglobare
l'acqua nella AEM (azienda energetica milanese) da tempo privatizzata , e
quindi di privatizzare la gestione delle risorse idriche dell'ATO città di
Milano.



A livello della Provincia invece il presidente Penati, ha detto a chiare
lettere che il servizio idrico dell'ATO della Provincia di Milano resta
pubblico, sia per la gestione che per l'erogazione, che il CAP
(Consorzio Acque potabili)  non ha bisogno di partner privati, ne di tipo
aziendale perché possiede le capacità tecniche e il personale preparato, ne
di tipo finanziario,  perché la Provincia e i suoi comuni godono di un
riconosciuto prestigio per accedere direttamente ai  finanziamenti.
E' stato inoltre precisato che l'operato della Regione di dividere gli ATO
della città e della Provincia è un non senso, e che l'amministrazione
Provinciale è impegnata a riunificate la situazione con l'istituzione di un
inter-ambito, in attesa di cambiare la legge regionale e in una prospettiva
di governo metropolitano.


Pensiamo - dichiara Emilio Molinari, Presidente del Comitato Italiano- che
queste due assunzioni di responsabilità e di impegno da parte dei
consiglieri del Comune di Milano e del Presidente della Provincia,
concretizzano le richieste  contenute nel Manifesto sull'acqua sottoscritto
da diversi amministratori e dallo stesso Penati, durante le elezioni
amministrative del 2004 , costituiscano un buon esempio di partecipazione e
di dialogo fra Movimenti ed  Istituzione.
Questo importante successo nella lotta contro i processi di privatizzazione
e  per la difesa dell'acqua come bene comune e diritto umano, è infatti il
risultato non soltanto del lavoro del Comitato italiano e di  tutte le
associazioni ( da Attac,a Rete di Lilliput), ma anche della collaborazione
delle  assessore provinciali Brembilla e Dioli, che hanno aperto il
confronto con il movimento, e dei capi gruppo dei partiti della Coalizione
ed in particolare: Nello Patta, Sandro Antoniazzi Basilio Rizzo, Andrea
Fanzago.

Da questo positivo successo ne esce  infatti rafforzata la partecipazione
ed il dialogo  fra  amministrazione Provinciale ed i movimenti dell'acqua,
che già esiste, ma che consente di  pensare ad un nuovo spazio di confronto
con i partiti ed i candidati per  scrivere assieme un pezzo di programma
politico e di governo nuovo della   città  nell'ambito del confronto
elettorale.

Per il Comitato Italiano per un contratto Mondiale sull'Acqua.
Emilio Molinari                 Rosario Lembo
Presidente                      Segretario Nazionale