Dal sito di Beppe Grillo
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- From: "Francesco Castracane" <fra.castracane at libero.it>
- Date: Fri, 4 Nov 2005 01:32:08 +0100
1 Novembre 2005 Un terzomondino tutto nostro Si
cerca in tutti i modi di far sparire la povertà con
meeting incontri, seminari: la conseguenza è il suo incremento. Se siamo
poveri uguali,
o anche ricchi uguali, non ci sarà nessuno scambio. L'economia
si fonda su queste differenze
di potenziale che vanno
mantenute a tutti i costi. Nessuno
si sognerebbe di eliminare i poveri,
è necessario mantenere le differenze! E' più
facile trasformare un
ricco in un povero (fenomeno anche spontaneo) che il suo contrario. I ricchi lo sanno bene, a non saperlo sono quelli che stanno "appena appena bene" o "benino" (al momento sono
quelli che transumano negli hard discount, acquistano con rateazioni a 10 anni e
accendono mutui per andare in vacanza). Alla fine
del processo di impoverimento controllato,
una volta perse le garanzie (credit card e accesso al credito) i nuovi poveri
devono pagare tutto in contanti. Ecco spuntare il terzo mondo, il pool dei
futuri morti di
fame autarchici italiani su cui si baserà la
ripresa, il nuovo boom. Per
chi non ce la può fare rimangono sempre il furto delle fette biscottate dai
discount, la sottrazione
della rucola dagli orti e della legna del vicino per
la stufa, come ai tempi di guerra. Questo governo sta creando un “terzomondino”
tutto nostro che assicurerà la ripresa degli scambi. La povertà
è il vero motore dell’economia, bisogna sempre
averne una
modica quantità per incrementare il PIL. |
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