rassegna stampa: OGM, MINACCE USA A CIPRO



Un innocuo "lancio d'agenzia" ci fa capire quanto la tecnologia degli OGM ed
il controllo monopolistico sui prodotti da questa derivati sia di
fondamentale importanza per gli Stati Uniti. Attraverso gli OGM gli USA
articolano una vera strategia di dominio, alimentare ed economico,
sull'intero pianeta. Non si spiegherebbe altrimenti come gli Stati Uniti,
usando i segnali del linguaggio diplomatico, ammoniscano duramente un paese
microscopico come Cipro per il solo fatto che, nel rispetto del libero
commercio e della trasparenza dei processi di produzione, alcuni
parlamentari dell'isola propongono una legge che aiuti i cittadini ad
identificare sugli scaffali dei supermarket i prodotti modificati
geneticamente; badate bene si pensa di identificarli, non di escuderli dal
commercio. Questo dovere di trasparenza, perfettamente allineato con le
regole di mercato, che nell'isola di Cipro si ipotizza di concretizzare, fa
saltare la mosca al naso di Washington.
Washington ha evidentemente sviluppato una allergia per tutto ciò che si
ostina ad essere naturale ed anti ogm. Questa ipersensibilità ci fa capire
che i giochi non sono ancora fatti, che le iniziative di contadini e
cittadini contro gli ogm in tutto il mondo hanno inceppato la pianificazione
americana, che mantenendo la pressione pubblica sull'argomento è possibile
contrastare efficamente l'introduzione subdola degli OGM nei nostri piatti e
nell'ambiente.
a cura di ALtrAgricoltura Nord est
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OGM, MINACCE USA A CIPRO
Washington avverte: la proposta di legge per l'esposizione dei prodotti OGM
in scaffali separati potrebbe "nuocere ai rapporti bilaterali".
NICOSIA, 6 luglio (Reuters) - Un progetto di legge per mantenere gli
alimenti OGM su scaffali distinti nei supermercati ciprioti ha fatto
arrabbiare gli Stati Uniti: mercoledì Washington ha avvisato che questa
novità potrebbe nuocere ai rapporti bilaterali.

Alcuni deputati hanno riferito che gli Stati Uniti avevano trasmesso una
lettera al parlamento cipriota, avvisando che l'adeguamento della normativa
a quella dell'Unione europea avrebbe comportato restrizioni ai prodotti OGM
e avrebbe potuto quindi configurare un'infrazione agli obblighi ai quali
Cipro è tenuto come membro dell'Organizzazione mondiale del commercio.

Un diplomatico degli Stati Uniti non ha negato l'esistenza della lettera e
ha detto che sulla questione Washington ha regolari scambi di vedute con
Cipro.

In base alla legislazione UE, ogni stato è libero di disporre per i prodotti
OGM l'esposizione che preferisce nei punti vendita.
Il blocco dei Paesi UE ha regole rigide che impongono l'identificazione
degli alimenti che contengano OGM; se un prodotto contiene più dello 0,9% di
OGM autorizzati dev'essere chiaramente etichettato, consentendone
l'identificazione da parte del consumatore in tutti i 25 Paesi.

"Desideriamo fornire informazioni più complete ai consumatori su cosa stanno
comprando," ha detto George Perdikis, il parlamentare dei Verdi che ha
presentato la proposta al Parlamento.

Le dichiarazioni di Perdikis erano riportate nella nota diffusa
dall'ambasciata americana di Nicosia, con l'immediata sollecitazione ai
parlamentari a opporsi all'approvazione della legge.

"Questa legge sarebbe essenzialmente un pugno nell'occhio degli Stati Uniti,
che sono i principali produttori di semi e prodotti biotech" - dichiarava la
nota - "Essa equivale a un ostacolo alla libera vendita delle merci OGM e
come tale costituisce una violazione dei vostri obblighi di aderenti al WTO.
Può anche essere in contrasto con i vostri obblighi di membro della UE".

Perdikis, che fa parte della coalizione di centro-sinistra al governo di
Cipro, ha trovato la nota dell'ambasciata Usa nei suoi documenti
parlamentari. "Questo è un ricatto. Parla di conseguenze sui rapporti
bilaterali. È una faccenda molto grave".

Un portavoce dell'ambasciata degli Stati Uniti ha detto: "Gli Stati Uniti
condividono l'obiettivo del Parlamento e del governo della Repubblica di
Cipro per la protezione della salute e del benessere di tutti i ciprioti, ma
spetta naturalmente al Parlamento decidere che leggi approvare".
"Ciò non toglie che confrontiamo regolarmente i nostri punti di vista con i
funzionari ciprioti anche in materia di ogm"

L'opinione pubblica europea è costantemente ostile ai prodotti geneticamente
modificati, temendo effetti negativi sulla salute e conseguenze
sull'ambiente.
I fautori degli OGM sostengono che si tratta di una tecnologia sicura che
contribuirà a sradicare la fame del mondo migliorando la dsponibilità di
prodotti alimentari.

(Traduzione di Bianca Crivello - fonte Reuters, 6 luglio 2005)
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GLI OGM NON PIACCIONO NEMMENO IN SENEGAL
Per l'Associazione senegalese per la difesa dell'ambiente e dei consumatori
(Asdec) gli unici a beneficiare dagli OGM sono le grandi società
agrochimiche.
OGM: i consumatori non mangiano questo piatto
Le associazioni dei consumatori non vogliono gli organismi geneticamente
modificati.
I supposti vantaggi di questi prodotti tardano a concretizzarsi.
Gli organismi geneticamente modificati faticano convincere i consumatori. Lo
conferma l'ultima uscita dall'Associazione senegalese per la difesa
dell'ambiente e dei consumatori (Asdec) che solleva dubbi sull'efficacia di
questi prodotti per la nostra agricoltura.
In un comunicato reso pubblico alla vigilia della sua giornata di studio
annuale a Dakar, l'associazione presenta il proprio giudizio lapidario sui
presunti vantaggi di questa tecnologia.
"Appare sempre più ovvio che le colture transgeniche non offrono alcun
vantaggio, né per i consumatori né per la maggioranza di agricoltori".
"Anche i vantaggi indiretti che derivano da un utilizzo ridotto di
antiparassitari e diserbanti non si concretizzano" sostiene il comunicato.
Secondo l'Asdec i soli beneficiari di questa scelta restano le grandi
società agrochimiche le cui principali attività girano attorno alla vendita
di sementi e dei relativi prodotti fitofarmaci.
I consumatori si interrogano sulla utilità del ricorso a una tecnologia i
cui vantaggi per la società tardano a essere dimostrati.
Per loro, l'ingegneria genetica solleva numerosi problemi d'ordine etico,
ambientale e biologico, per i quali non esistono risposte chiare, anche nel
quadro di un regime di valutazione delle condizioni di sicurezza.
Secondo il parere dei consumatori, rimangono  numerose incertezze sul piano
della sicurezza, della tutela dell'ambiente e del modo in cui alcune imprese
multinazionali si servono delle recenti scoperte della biotecnologia per
consolidare la loro influenza sulla produzione alimentare mondiale.
In Senegal, continuano i consumatori, la sfida sull'utilizzo o no di questi
prodotti appare chiara.
È stato creato anche un Comitato nazionale di biosicurezza che raccoglie
tutti gli attori interessati agli OGM; nonostante sia stato un passo
importante, è urgente che lo Stato realizzare dispositivi di
biosoorveglianza.
Solo questa misura, secondo l'Asdec, permetterà di garantire il rispetto
rigoroso del principio di precauzione, ma anche la necessaria vigilanza
sull'utilizzo in campo aperto di queste nuove tecnologie.
Queste misure, combinate a una maggior trasparenza per il consumatore,
costituiscono un fattore a tutela di questo ultimo.
Ibrahima Diaw
(tradotto da Bianca Crivello - fonte: Walf Fadjri, Senegal, 7 luglio 2005)
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