rassegna stampa: PAM SCOMMETTE SUL DISCOUNT



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 18 maggio 2005
PAM SCOMMETTE SUL DISCOUNT
In programma l'apertura di 95 centri con il marchio In's (+ 16% di vendite
sul 2004)
VENEZIA • Cresce il gruppo Pam e continua ad investire nella convinzione che
ci debba ancora essere uno spazio a gestione italiana nella distribuzione.
Il fatturato consolidato approvato dall'assemblea dei soci segnala una
crescita a 2.553 milioni di euro rispetto ai 2.374 del 2003, un margine
operativo lordo stabile a 122 milioni ed un risultato operativo che sale da
51,8 a 52,7 milioni.

« Dati incoraggianti — commenta l'ad Arturo Bastianello — se si considera
che il settore sta vivendo un momento certamente non facile. Nel nostro caso
l'arma vincente si sta dimostrando un buon mix di segmenti operativi. Se,
infatti, nel 2004 la Cresce il business Fatturato di Pam in mln di euro
2.553 2.380 2.200 2.244 2001 2002 2003 2004 formula classica del
supermercato ha registrato una lieve flessione, gli ipermercati a marchio
Panorama hanno registrato un incremento del fatturato del 6,7% passando da
763 a 814 milioni. Ancora meglio sono andati i discount dove siamo presenti
con il brand In's Mercato e che ha avuto una crescita delle vendite del 16%
superando i 432 milioni. Ampiamente positiva, infine, E' anche la presenza
per noi relativamente giovane nel franchising » .
I conti supportano un piano di espansione del gruppo che prevede un
investimento complessivo nel triennio 2005 2007 di un miliardo di euro, con
iniziative già cantierate per oltre 500 milioni.
« Il nostro programma prevede complessivamente l'apertura di 7 ipermercati,
12 superstore e 95 discount, con un impegno notevole anche sul fronte del
franchising — ricorda Bastianello — e l'iniziativa di maggiore impatto E'
sicuramente il centro commerciale di Roma Lunghezza, uno dei più grandi
d'Europa su un'area di 136.000 metri quadrati che verrà inaugurato fra un
anno » .
« Purtroppo — aggiunge — operiamo in una situazione difficile perchE'
l'Italia sembra avere rinunciato ad avere un ruolo nella distribuzione. Il
problema E' già avvertito oggi, ma E' destinato ad avere pesanti ricadute
anche sull'industria e sull'indotto nei prossimi anni se non ci sarà una
correzione di rotta. Oggi invece succede che, difronte alla potenza di fuoco
imponente dei concorrenti francesi soprattutto a livello finanziario, noi
finiamo per essere attaccati anche sulla stampa proprio da quelle aziende
italiane che dovrebbero piuttosto sedersi con noi attorno ad un tavolo per
discutere come valorizzare al meglio i prodotti di casa nostra, esattamente
come stanno facendo i francesi che con la distribuzione diventano veicolo
dell'intera filiera dei prodotti tipici e del ' made in' » .
Per Bastianello le difficoltà vissute dal settore negli ultimi due anni
dovrebbero accelerare un processo di modernizzazione della catena
distributiva italiana, che presenta molte anomalie rispetto al resto del
mondo. « E' prevedibile — osserva — che alcuni operatori mediopiccoli,
presenti soprattutto nell'ambito regionale o locale, decidano di ritirarsi.
Sul controllo di queste reti di punti vendita e su una loro razionalizzione
si giocherà una partita interessante nei prossimi mesi. Noi, come sempre,
saremo attenti a cogliere le opportunità che riterremo migliori ma siamo
orientati a rafforzarci in particolare nelle aree dove già oggi siamo più
consolidati, vale a dire il Nordest, la Toscana ed il Lazio » .
Il sole 24 ore, 17 maggio 2005
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CONAD - LECLERC, INTESA PIÙ FORTE CON 24 NUOVI IPERMERCATI
I due gruppi investiranno 138 milioni. Punto vendita allo stadio «delle
Alpi» di Torino.
Investimenti per 138 milioni di euro per realizzare 24 nuovi ipermercati a
marchio Leclerc Conad con 4mila addetti entro il 2007, adesione alla nuova
società " Cooperativa europea" che vedrà la luce a giugno a Bruxelles tra 30
consorzi della distribuzione di sei Paesi della Ue e, in mezzo,
l'inaugurazione del primo ipermercato all'interno della struttura di uno sta
dio sportivo: quello del " delle Alpi" di Torino affidato alla gestione
della Juventus.
C'E' molta carne al fuoco nel carnet di Camillo De Berardinis, il vice
presidente e amministratore delegato del Consorzio nazionale dettaglianti
Conad: 3.131 punti vendita associati, 34mila addetti e ricavi 2004 a 8,2
miliardi di euro (compresa la quota Rewe entrata nella compagine sociale nel
2004), pari a una quota del 12% del sistema nazionale della moderna
distribuzione organizzata.
Il primo dei nuovi iper verrà inaugurato fra una settimana a Nord di Roma,
in corrispondenza con il grande raccordo anulare; poi a cadenza ravvicinata
seguiranno altri dodici entro l'anno per un totale di 70mila metri quadrati
di superficie. Ma si tratta solo della prima parte del programma messo in
moto un anno fa e che ora si E' arricchito di un seguito ancora più
impegnativo.
Il consiglio di amministrazione ha infatti approvato la seconda parte del
piano triennale 2005 2007 che prevede l'apertura di 40 supermercati e,
appunto, degli iper concordati con i soci francesi di Leclerc ( la più
grande cooperativa di distribuzione d'oltralpe con 26 milioni di euro di
ricavi).
Committente dell'investimento da 138 milioni ( l'importo non comprende il
valore immobiliare delle strutture, che verranno realizzati da partner
terzi) E' la Conalec, la società costituita in joint venture da Conad (60%) e
Leclerc ( 40%) che — sottolinea De Berardinis — ha la responsabilità di «
gestire gli ipermercati giù esistenti, nonchE' di supportare le cooperative e
gli imprenditori associati nella realizzazione dei nuovi ipermercati a
insegna Leclerc Conad».
Tra i punti vendita di prossima apertura ( novembre 2005) c'E' quello di
Rimini Sud che, con 11 mila metri quadrati di superficie, sarà tra i più
grandi d'Italia; mentre a fine 2006 sarà la volta del primo ipermercato
italiano con location all'interno dello stadio " delle Alpi" di Torino:
l'accordo in questo senso E' stato già firmato tra Conad e la Juve, che E'
titolare della convenzione rilasciata dal Comune.
Il completamento del piano di investimenti Conad arriva all'indomani del
proscioglimento per "mancata fondatezza" dall'accusa di "bancarotta
preferenziale" in merito al fallimento del Cedi Puglia che, nei mesi scorsi,
ha portato De Berardinis e il direttore amministrativo di Conad, Mauro Bosio
agli arresti domiciliari. SicchE' le decisioni del Consiglio assumono un
significato notevole sulla volontà del consorzio di riprendere alla grande
il discorso dello sviluppo.
Sviluppo che passa anche attraverso l'adesione data, quale socio fondatore,
alla costituenda "Cooperativa di distribuzione europea" in programma per
metà giugno a Bruxelles. La "Cooperativa europea" verrà ratificata da 30
società di dettaglianti di sei Paesi ( Francia, Spagna, Portogallo, Polonia,
Slovenia e Italia con Conad) e, con un giro d'affari di 36 miliardi di euro,
sarà la risposta dei dettaglianti della distribuzione europea associata alla
forza delle grandi catene private.
Il sole 24 ore, 17 maggio 2005
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