rassegna stampa: L'Antitrust apre un'indagine sulla formazione dei prezzi nel settore agroalimentare



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (Autorità Antitrust) ha
annunciato ieri di aver aperto una indagine sul processo di formazione dei
prezzi della filiera agroalimentare, con particolare riferimento alla frutta
ed alla verdura fresca. Il Presidente dell'Autorità, Antonio Catricalà, ha
dichiarato che "E' necessario accertare in quale punto della filiera si viene
a verificare un problema anticoncorrenziale che porta su i prezzi in maniera
esponenziale". Su questo tema vi inviamo un comunicato stampa diffuso oggi
dal nostro gruppo parlamentare

COMUNICATO  STAMPA
PREZZI: De Petris (Verdi) "Troppe anomalie, bene indagine Antitrust"
        11/05/05 - "Calano i prezzi pagati agli agricoltori e aumentano
incessantemente quelli sopportati dai consumatori finali: bene ha fatto l'
Autorità Antitrust ad aprire una indagine su questa evidente anomalia, che
provoca la riduzione di consumi indispensabili per la salute e conduce al
lastrico le aziende agricole".
        Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione
Agricoltura, commenta l'annuncio del Presidente dell'Autorita Antitrust,
Antonio Catricalà, in merito all'apertura di una indagine sul processo di
formazione dei prezzi di frutta e verdura.
        "Una catena troppo lunga di trasmissione dei prodotti dal campo alla
tavola - prosegue la senatrice - favorisce l'inserimento di comportamenti
speculativi che gonfiano i listini e ne impediscono un controllo
trasparente."
        "Ma il problema non E' solo questo - conclude l'esponente dei Verdi.
Nel recente dibattito sul decreto per la crisi agroalimentare abbiamo posto
il problema di introdurre modifiche legislative per assicurare l'accesso dei
prodotti locali alla grande distribuzione e per prevedere un meccanismo di
controllo dei prezzi, in caso di crisi di settore, che leghi i prezzi al
dettaglio a quelli pagati all'origine. Se ne sta discutendo in Francia e
negli Stati Uniti, mi auguro che si apra il dibattito anche da noi".
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