rassegna stampa: Veleni in giochi, vestiti e saponi per bambini.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "www.rsinews.it" - 02/05/2005
Veleni in giochi, vestiti e saponi per bambini.
Rapporto di Greenpeace sulle sostanze pericolose in dodici prodotti di largo
consumo
Ftalati, alchilfenoli, muschi sintetici, composti organostannici. Questi i
nomi dei composti potenzialmente pericolosi per la salute che sono stati
trovati da Greenpeace in magliette per bambini, detergenti per l'infanzia e
giocattoli. Tutti prodotti comunemente in vendita nel nostro Paese, che sono
stati analizzati da un laboratorio indipendente olandese, il TNO, per
verificare la presenza di un gruppo selezionato di sostanze pericolose.

I risultati sono stati presentati il 29 aprile e riguardano dodici beni di
consumo presenti sul mercato italiano: detergenti per la casa, giocattoli,
T-shirt sportive, lettori DVD e detergenti per bambini. Il risultato più
preoccupante E' che proprio i prodotti per bambini, come giocattoli, T-shirt
sportive, prodotti per la pulizia dei neonati, contengono i livelli più
elevati delle sostanze pericolose sottoposte ad analisi.

I dodici prodotti analizzati sono:
- Prodotti per la casa: ACE Igiene casa (Procter&Gamble) e Lysoform
casa(Lever Fabergé Italia);
- Giocattoli: Spider-man flip 'n zip (Giochi Preziosi) e Barbie Fashion
Fever (Mattel);
- Articoli per bambini: Eva puzzle mats (Fantastico) e La Puzzonite dei
puzzones, Scarpone puzzone (Giochi Preziosi);
- T-shirts sportive: Girl collection 5 years (Emporio Junior) e K.T.Shirt MC
Sport&Stripes (Champion Europe);
- Lettori DVD: DVX Pl@yer (Voxson) e DV - P 345 E (Hitachi);
- Detergenti per bambini: Babygella Bagno delicato (Rottapharm) e Mustela
babygel, bain mousse e'veil (Laboratoires Expanscience).

I due giocattoli contengono concentrazioni estremamente elevate dello
ftalato DINP, mentre solo uno dei due campioni, Barbie, presenta alti
livelli di un altro ftalato, il DIDP. Le analisi hanno rilevato la presenza
anche di altri ftalati (DCHP, DEHP), anche se in concentrazioni più basse.
Fra i giocattoli sono stati trovati anche altri composti, come il
nonilfenolo e i composti organostannici.
Anche le stampe presenti sulle T-shirt sportive per bambini presentano
ftalati e, di nuovo, il composto predominante E' il DINP; in più, sono stati
trovati altri ftalati, quali il DEHP e BBP. La "Maglia bielastica Beba Girl
collection (5 anni)" contiene, anche, 354 mg/kg di nonilfenoli etossilati.
Entrambi i prodotti per la detergenza dei bambini contengono composti
pericolosi, in particolare "Mustela babygel, bain mousse e'veil" presenta
327 mg/kg di muschio galaxolide e 106 mg/kg di muschio chetone, mentre
"Babygella Bagno delicato" contiene concentrazioni inferiori rispettivamente
di 9,3 mg/kg di galaxolide e 42 mg/kg di muschio chetone. Uno dei due
prodotti, Mustela babygel, presenta inoltre lo ftalato DEP (589 mg/kg),
mentre Babygella Bagno delicato i nonilfenoli etossilati in quantità pari a
98 mg/kg.
Greenpeace sottolinea che l'aver trovato le concentrazioni più elevate dei
composti pericolosi nei beni di consumo impiegati per i bambini E' di sicuro
fonte di particolare preoccupazione.
I bambini, infatti, hanno la capacità di assorbire più efficacemente i
composti chimici e di metabolizzarli (ed eliminarli) molto più lentamente
rispetto agli adulti.
In questo modo, i bambini rappresentano la fascia di popolazione a più alto
rischio dovuto all'esposizione ai composti chimici pericolosi, i cui effetti
si potrebbero manifestare nella crescita con l'insorgenza di patologie.
"I ftalati, che sono banditi a livello europeo nei prodotti per la
dentizione dei bambini al di sotto dei tre anni, possono causare danni al
fegato, reni e ai testicoli ed alcuni sono classificati tossici per la
riproduzione", spiega Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento
di Greenpeace. "Gli alchilfenoli comprendono sostanze che possono
interferire con il Dna umano e danneggiare la produzione di sperma nei
mammiferi".
Greenpeace ricorda che con REACH (Registrazione, Valutazione e
Autorizzazione delle sostanze chimiche), la proposta di riforma della
politica chimica europea, si potranno identificare le "sostanze più
preoccupant", che avranno bisogno di un'autorizzazione per usi specifici, ma
non basta.
"E' necessario che al processo di autorizzazione di questi composti più
pericolosi segua la loro sostituzione con alternative sicure, quando queste
siano disponibili", conclude Polidori.
(sintesi del rapporto:
http://www.greenpeace.it/inquinamento/chimica/sintesi_rapporto_TNO_italia.pd
f)
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