per favore cancellatemi grazie
----- Original Message -----
Sent: Thursday, February 03, 2005 7:44
PM
Subject: risposte varie
a luca mi spiace averti dato l'impressione di volere mettere in discussione il
tuo stile di vita. Credimi. Non era questa la mia intenzione. Volevo solo
prendere spunto dalle tue parole per dire che, per quanto mi riguarda,
l'elemento discriminante in questa diatriba non è l'economia o l'ambiente ma
quello che è giusto e quello che non è giusto da un punto di vista etico. E,
come mi sembra di aver detto, in questo campo la nostra coscienza è sovrana.
Quindi nessuna critica a chi dimostra coerenza.
a
gwavem ogni specie poi attiva dei sistemi di
solidarietà (più o meno > complessi) che permettono di aumentare la
sopravvivenza dei propri membri...
il problema è proprio questo
limite di "specie"... perchè solidarizzare solo con i membri della propria
specie e provare il più assoluto disprezzo per la vita di tutte le altre? non
dico che si debba provare per una mucca lo stesso amore che si prova per un
amico ma perchè non prendere in considerazione anche le sofferenze della
mucca? Ricordo il famoso quesito di Peter Singer: perchè ci accaniamo
cocciutamente a tenere in vita un malato in coma irreversibile (in nome della
sacralità della vita) e massacriamo miliardi di animali (in perfetta salute)
senza rimorso alcuno? Questo ovviamente non è riferito al tuo stile di
vita, che mi sembra molto coerente, ma agli atteggiamenti
predominanti.
a giorgio L'equilibrio naturale prevede la competizione fra animali per il
cibo e questa competizione sfocia INEVITABILMENTE con la morte di un
individuo, prima o poi, perchè non sarebbe possibile dividere sempre tutto
(sempre parlando di risorse in un territorio). C'è differenza fra quelle morti
e quelle provocate dal macello ?? Alla fine
l'animale muore e soffrendo, quindi cambia solo la mano di chi lo
uccide.
Scusa, Giorgio. Mi sembra come dire: se i lavoratori del
terzo mondo non ricevessero il nostro pugno di riso per il loro duro lavoro
morirebbero comunque di fame... morti per morti, meglio che muoiano di fatica
così perlomeno noi ci guadagniamo qualcosa...
ciao a tutti,
antonella
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