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rassegna stampa: UNGHERIA: I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI IN CALO
- Subject: rassegna stampa: UNGHERIA: I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI IN CALO
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Tue, 18 Jan 2005 19:02:19 +0100
Brusco risveglio per gli agricoltori Ungheresi. Mai come nel mondo della globalizzazione ha trovato migliore concretizzazione il detto:"tutto il mondo è paese". L'Ungheria non ha fatto in tempo a mettere piede dentro la comunità europea che già la sua agricoltura vive la stessa crisi della nostra: mancanza di reddito alla produzione! Eppure gli avevano raccontato che avrebbero avuto il ricco mercato europeo a disposizione per vendere al miglior prezzo la loro produzione agricola... La realtà è che i prezzi alla produzione vengono sempre più compressi verso il basso in un processo che sempre più, a livello planetario, favorisce solo le società di distribuzione e la rendita finanziaria. a cura di AltrAgricoltura Nord Est ---------------------------------- tratto da "Green Planet" - 17/01/05 UNGHERIA: I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI IN CALO Si era promesso miglior reddito agli agricoltori con l'ingresso nella UE, ma è calato del 13.2%... (ICE) - ROMA, 11 GEN - Nel periodo gennaio-novembre 2004 i prezzi di produzione dei prodotti agricoli si sono ridotti mediamente del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2003. Il comunicato della KSH (Ufficio Centrale di Statistica) ribadisce che i prezzi di produzione dei prodotti ortofrutticoli sono calati notevolmente (11,1%), mentre quelli dei prezzi dei prodotti animali sono aumentati (3,8%). Di conseguenza, i redditti degli operatori del settore sono calati del 13,2% nei primi undici mesi del 2004. Ice Budapest, 11 gennaio 2005 e l´annata dava un raccolto buono metteva da parte anche qualche soldo, se il raccolto era scarso ci campava la famiglia, ma spese ne aveva ben poche». Poi cosa è successo? «Con l´avvento della "rivoluzione verde" (vedi sotto), i contadini sono stati costretti a comprare le sementi perché le varietà più richieste dal mercato sono ibride. E con le sementi hanno dovuto comperare i fertilizzanti chimici per competere in produttività, diserbanti e antiparassitari chimici per controllare le massicce infestazioni che accompagnano le monocolture. Sono entrati così in un ciclo di spese. Il contadino non ha soldi e deve quindi chiedere prestiti alle banche, ma per ripagare i debiti è necessario che il raccolto sia buono. In questi ultimi quattro anni, in gran parte del sud dell´India su otto raccolti ne sono andati persi completamente cinque e gli altri sono stati scarsi. Migliaia di contadini indebitati hanno finito per togliersi la vita, un fatto che ha avuto una grande eco sui giornali locali. C´è gente che si è suicidata per un debito corrispondente a 500 euro». Sembra incredibile... «Per la cultura tradizionale indiana l´indebitamento è una grave macchia al proprio onore. Ma al di là dei casi estremi, il risultato è comunque un ulteriore impoverimento delle classi più povere. Si passa dalla povertà, cioè dalla scarsità di mezzi, alla miseria, cioè all´assenza del necessario.
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