Avvertenze on line N.24 del 15 dicembre 2004



AVVERTENZE ON LINE
Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti,
per combattere le arroganze di ogni tipo.

Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da
Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Avvertenze numero 2004-24 del 15 Dicembre 2004
In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze

Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452
URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc.it at aduc.it

A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc


In questo numero:
- Editoriale. Lettera aperta al Garante delle Comunicazioni. Non se ne puo'
piu', la micro-illegalita' sta distruggendo ogni credibilita' e lo Stato
non aiuta, ma complica
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=158

- Le petizioni dell'Aduc

- Notizie Telex
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?ed=158&tipo_id=2

- News dall'Europa e dall'Italia
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?ed=158&tipo_id=1

- Le iniziative nella prima quindicina di dicembre
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=158

- La scheda. RACCOLTA E CONSERVAZIONE DELLE STAMINALI CORDONALI
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=158&id=101891&TipiDoc_id=sche

- La pulce nell'orecchio. ULTIMO DELL'ANNO: PROVOCAZIONI PER L'USO
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=158&id=101810&TipiDoc_id=pulc

- MediCare?. Uomo, evoluzione e progresso
la lunghezza della vita e' sinonimo di qualita'?
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=158&id=101809&TipiDoc_id=medi

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Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani
e un quattordicinale editi dall'Aduc:

- Usi&Consumi-quotidiani
http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html
Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi

- Notiziario Droghe-quotidiano
http://droghe.aduc.it
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione
internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war
on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze
stupefacenti.

- Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale
http://staminali.aduc.it
Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle
politiche per la clonazione terapeutica

L'ultimo nato e' il sito
- "Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria".
http://investire.aduc.it
Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e'
stato pubblicato nel periodo.
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EDITORIALE

Lettera aperta al Garante delle Comunicazioni. Non se ne puo' piu', la
micro-illegalita' sta distruggendo ogni credibilita' e lo Stato non aiuta,
ma complica

Gentile prof. Enzo Cheli,
sicuramente il settore di cui Lei e' garante, e' tra quelli che sta
espandendosi maggiormente e lo sta facendo, pur con dei notevoli limiti di
rischio di duopolio (Telecom/Wind), in modo piu' libero che non altri. Ma a
questa liberta' c'e' un contraltare pesantissimo nell'ambito della resa dei
servizi, il pagamento degli stessi e le possibilita' di rivalsa da parte
degli utenti.
Sappiamo che Lei in questi anni e' stato sommerso di richieste d'intervento
per i servizi non attivati, e Lei, con noi, sa che, nonostante i suoi
ripetuti interventi, questo "vizietto" non e' cessato ma si e'
incrementato, fungendo da apripista per una serie di apparenti disguidi che
sembrano assumere le sembianze di vere e proprie politiche commerciali.
Modifiche di profili contrattuali dei nuovi servizi Adsl, che portano alla
richiesta di pagamenti enormi a ignari navigatori di Internet convinti di
aver stipulato contratti flat e non a consumo, e che lo scoprono dopo
diverso tempo grazie a bollette emesse con enormi ritardi. Piccoli balzelli
di poche decine di euro per collegamenti a numeri mai selezionati (con in
genere prefissi tipo 899, 70x, etc.) e che, proprio per la loro piccola
entita', fanno desistere l'utente dall'intraprendere una qualunque azione
per un eventuale accredito, perche' scoraggiati dall'indisponibilita' dei
gestori e dalla non-convenienza dell'azione per costi alla fine superiori
agli stessi balzelli.
Piccoli balzelli, gentile Garante, ma che moltiplicati per centinaia di
migliaia di utenti, per i gestori diventano grossi numeri.
Lo Stato, con l'intento di semplificare le procedure per la rivalsa (gli
uffici di conciliazione del Corecom, anche se non ancora attivi su tutto il
territorio), sembra non essersi ancora accorto di aver solo reso piu'
difficile il tutto. Le facciamo solo un esempio, quello della Toscana: sui
servizi a valore aggiunto (i soliti 899, 70x, etc.) mai una conciliazione
si e' conclusa e molto spesso i gestori chiamati a conciliare non si sono
presentati. Possibile che gli utenti hanno sempre avuto torto? O forse, non
sarebbe stato meglio pensare a sezioni specifiche -CONTENZIOSE E NON
CONCILIATIVE- presso gli uffici dei giudici di pace, si' che un terzo
abilitato potesse giudicare sentite le parti e facendo tesoro anche delle
eventuali assenze?
Il nostro, gentile Garante, e' un appello contro la micro-illegalita' diffusa.
Quella che colpisce un po' tutti e che, dovendo essere sopportata senza
poterla trasformare in legalita', porta all'assuefazione e alla convivenza
incivile.
Un appello perche' Lei faccia mente locale, avendo anche maggiori strumenti
di noi, per capire dove e come intervenire. Prima di tutto chiamando alla
responsabilita' i vari gestori, ma soprattutto facendo si' che ognuno
-utente e gestore- possa valutare come conveniente la civilta', la
trasparenza e la disponibilita'.
La ringraziamo di averci letto.
(Vincenzo Donvito)


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LE PETIZIONI DELL'ADUC

Sono tre, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi
chiede di firmarle.

Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.

ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di
modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore
Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere
consultivo.
http://www.aduc.it/dyn/holy

PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486
La pillola che consente l'aborto farmacologico
http://www.aduc.it/dyn/ru486

PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai
http://www.aduc.it/dyn/rai
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NOTIZIE TELEX

G.BRETAGNA / I girasoli dai telefonini vecchi
Ingegneri dell'Universita' di Warwick hanno inventato un telefonino che, da
vecchio, puo' trasformarsi in una pianta. L'abitacolo dell'apparecchio
contiene infatti semi di fiori, e quando il cellulare e' inservibile lo si
butta nel compostaggio; li' pian piano si disfa e i semi nascosti
germogliano. Nel test, i prototipi sono diventati dei girasoli.

U.E. / Crescente fiducia verso il commercio elettronico
Uno studio realizzato su 7.000 persone in Spagna, Gran Bretagna, Germania,
Italia, Norvegia, Svezia, Finlandia, Belgio e Olanda conferma la crescente
fiducia verso il commercio elettronico. Il rapporto, elaborato
dall'Associazione europea di pubblicita' interattiva (Eiaa), spiega che
nell'ultimo anno il 20% del campione ha acquistato online almeno 16
articoli. Primi fra tutti britannici e tedeschi: il 25% ha speso piu' di
1.400 euro.

CINA / Vietato il videogioco che viola la sovranita' della Cina
La Cina ha vietato un videogioco sportivo che presenta Taiwan, Hongkong,
Macao e il Tibet come Paesi sovrani. Le autorita' hanno minacciato sia i
siti Internet che lo distribuiscono sia i proprietari dei "cybercaffe'" che
li propongono ai loro clienti. "Soccer Manager 2005" viola la sovranita'
della Cina, la sua integrita' territoriale e la legge cinese -riporta
l'agenzia Nuova Cina.

G.BRETAGNA / Ritirata la pubblicita' blasfema della pillola del giorno dopo
Una pubblicita' per la pillola del giorno dopo ha sollevato cosi' tante
polemiche, che la ditta produttrice, la Schering, ha deciso di ritirarla
con tanto di lettere di scuse ai gruppi cattolici che avevano sollevato il
problema. Lo slogan giocava sull'"immacolata contraccezione" per
significare che nessun metodo contraccettivo e' sicuro del tutto.

USA / I computer portatili provocano infertilita' nell'uomo
La combinazione di calore generato dal computer e la posizione necessaria
ad usare quello portatile, aumenta la temperatura intorno alla scroto, e
questo puo' danneggiare lo sperma e la fertilita'. Sono i risultati di uno
studio, pubblicato su "Human Reproductiont", curato da ricercatori della
State University di New York.

G.BRETAGNA / Abolire l'Autorita' sulla fertilita'
Secondo uno dei massimi esperti sulla fertilita', Lord Winston,
l'Osservatorio della fertilita' e' incompetente, mal organizzato e dovrebbe
essere abolito. The 'Human Fertilisation and Embryology Authority' (Hfea)
dovrebbe essere sostituito con un centro meno burocratico, che non
impedisca di fare delle buone ricerche.

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NEWS
Notizie istituzionali
dall'Italia e dall'Ue

G.BRETAGNA / E' lecito andare a morire con l'eutanasia in Svizzera
Un giudice ha annullato il divieto da lui stesso imposto a un uomo che
chiedeva di poter accompagnare in Svizzera sua moglie, malata
irreversibile, per essere aiutata a morire. L'eutanasia e' illegale in Gran
Bretagna, cosi' come non e' consentito l'aiuto al suicidio. In Svizzera la
situazione e' diversa: il suicidio non e' legale, pero' si puo' aiutare a
morire un malato terminale capace d'intendere e di volere.

ITALIA / No ai vigilini che multano nascosti dietro l'albero
"Vigilini" scorretti. Il difensore civico di Roma, O.Marotta, scrive nella
sua rubrica telematica rivolta ai cittadini: "L'ausiliario del traffico
nascosto dietro l'angolo o al riparo di un albero, per cogliere in
flagrante chi viola il codice della strada, non e' un buon esempio di
educazione civica. La funzione di un vigile urbano, e quindi anche di un
ausiliario, dev'essere principalmente preventiva..."

U.E. / La ricchezza in Ue
Grandi differenze nel Pil pro capite tra i 25 Stati Ue. I primi risultati
del 2003, elaborati da Eurostat, indicano una forbice tra il 41% e il 215%,
considerando 100 la media Ue. In Lussemburgo, il Pil pro capite espresso in
standard di potere d'acquisto e' stato oltre due volte la media Ue. Bene il
dato dell'Irlanda, superiore di un terzo. Francia, Italia e Germania il 10%
in piu'. Lettonia, Lituania e Polonia: 40-50% della media.

AUSTRIA / La scarsa e calante concorrenza nel campo energetico
Non meraviglia la rude critica che l'Autorita' garante per l'energia
E-Control e l'Antitrust rivolgono ai fornitori elettrici. La concorrenza
non e' solo scarsa, e' addirittura diminuita nel 2004. Spiegazione: le
aziende si sono ritirate nelle loro nicchie consolidate; mancano quasi del
tutto offerte alternative alle utenze sia domestiche sia aziendali; i
prezzi non sono trasparenti. Risultato: nel 2004 i privati spenderanno di
piu'.

U.E. / I farmaci per bambini vanno testati sugli stessi
La meta' dei medicinali venduti per uso pediatrico non e' stata provata sui
bambini. Cosi', il 6 dicembre, i ministri della Sanita' dell'Ue hanno
deciso che i laboratori debbano aumentare le sperimentazioni sui piccoli.
La ministra spagnola, E.Salgado, ha spiegato che la Commissione preparera'
un regolamento in cui sia prevista la creazione di un Comitato Pediatrico
in seno all'Agenzia di valutazione dei farmaci.

ITALIA / Antitrust indaga sui costi troppo alti per cambiare banca
Cambiare banca o promotore finanziario costa troppo e questo, oltre a
penalizzare i consumatori, potrebbe porre un ostacolo alla concorrenza nel
settore. Sono questi gli argomenti con cui l'Autorita' Antitrust ha
annunciato l'avvio di un'indagine conoscitiva sugli ostacoli alla mobilita'
della clientela nel settore dell'intermediazione finanziaria, mirando ad
accertare l'eventuale esistenza e l'intensita' di questi ostacoli.

U.E. / Le societa' ferroviarie rimborseranno i ritardi sui viaggi
transfrontalieri
Dal 12 dicembre, le societa' ferroviarie rimborseranno i ritardi sui viaggi
transfrontalieri. Se un treno diretto all'estero accumula piu' di un'ora di
ritardo, l'azienda accredita un buono equivalente ad almeno un quinto del
prezzo del biglietto. Per i viaggi notturni il rimborso scatta solo se il
ritardo supera due ore. Nulla e' invece dovuto se il ritardo dipende da
scioperi, incidenti o lavori sui binari precedentemente annunciati.

U.E. / Le monete da uno e due centesimi di euro continueranno a circolare
in tutta Eurolandia
Le monete da uno e due centesimi di euro continueranno a circolare in tutta
Eurolandia. Lo hanno deciso i ministri finanziari dell'Ue. Bocciata,
dunque, l'intenzione di alcuni Paesi, tra cui il Belgio, d'interromperne la
produzione. Resta la possibilita' per Olanda e Finlandia di proseguire con
la loro pratica degli arrotondamenti a 5 e 10 centesimi, volta a ridurre
drasticamente la circolazione delle monetine.

SPAGNA / La somministrazione controllata di eroina da' i suoi risultati
L'eroina somministrata sotto controllo medico, assistenza socio-economica e
giuridica aiuta a riabilitare i tossicodipendenti di lungo corso -affermano
i responsabili del primo esperimento spagnolo avviato a Granada nel 2003.
Per nove mesi, 23 eroinomani hanno ricevuto eroina e sono stati confrontati
con 21 soggetti trattati solo a metadone. Risultato: i primi sono
migliorati sotto tutti gli aspetti, contro appena 10 del secondo gruppo

ITALIA / No dell'Antitrust agli ordini delle professioni sanitarie
Le professioni sanitarie non mediche che aspirano a ottenere un Ordine
tutto per loro, possono attendere. L'Antitrust non ha dubbi: si
determinerebbe una restrizione della concorrenza e del corretto
funzionamento del mercato dei servizi professionali nel settore, con buona
pace degli interessi degli assistiti, che rischierebbero un ingiustificato
aumento dei costi dei servizi offerti senza averne garantita la qualita'.

FRANCIA / Chiusa la tv degli Hezbollah
Il Consiglio di Stato ha ordinato l'oscuramento del segnale di 'Al Manar',
televisione in lingua araba da mesi al centro di infuocate polemiche. I
programmi non sono conformi alle leggi francesi. L'emittente, vicina agli
Hezbollah libanesi e diffusa via satellite, dal giorno che ha iniziato a
trasmettere ha suscitato un'ondata di indignazione per il contenuto dei
telegiornali, delle interviste e dei reportage fortemente antisemiti.

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LE INIZIATIVE dal 1 al 14 dicembre 2004


SALMONE: CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Dimenticate l'idea di un salmone pescato nelle fredde acque della Scozia e
affumicato all'aperto, sotto l'occhio vigile di un rude pescatore scozzese.
Piu' semplicemente ormai il salmone affumicato e' allevato con papponi alla
cantaxantina e spruzzato con aroma di.... fumo. Un tempo il salmone
affumicato era cibo per ricchi, oggi e' alla portata di tutti e le
festivita' natalizie sono un'occasione per un maggior consumo. E' possibile
comunque scegliere la qualita' e questo dipende dalla attenzione che il
consumatore prestera' nel leggere le etichette, in aggiunta ai nostri
consigli, e dalle disponibilita' del proprio portafoglio. Vediamo. Sulla
confezione deve essere riportato il nome della specie, il metodo di
produzione (se allevato o pescato) e la zona di cattura; queste indicazioni
sono obbligatorie perche' previste dalla legge. Chi vuole un salmone
selvaggio dovra' scegliere la dizione "pescato in ...." con l'indicazione
della zona di cattura. Pochi sanno pero' che la classica affumicatura puo'
essere sostituita da un trattamento con un aroma al... fumo. In sostanza il
salmone viene siringato o cosparso con un liquido aromatizzato al fumo,
questo trattamento non e' scritto in etichetta. Alcuni prodotti invece
riportano la dizione facoltativa "affumicato con legna di...", che puo'
essere di bosco o di legnami pregiati (tipo quercia). Il salmone, si sa, ha
un colore rosato ma a volte, anzi spesso, lo vediamo di un bel color
rosso-arancio. Il colore in questione e' dovuto ad una sostanza
appartenente alla famiglia dei carotenoidi: la cantaxantina. Visto che il
colorante non si puo' aggiungere al pesce morto, gli allevatori (e' tutto
perfettamente legale!) hanno pensato bene di farlo mangiare ai salmoni
vivi, aggiungendolo al mangime. Et voila', ecco un bel salmone dalla tinta
intensa e allettante. Il nostro suggerimento? Evitare di acquistare salmone
troppo colorato. Si puo' scegliere quello rosato, color salmone appunto;
quello rosso-arancio e' bene lasciarlo sul tavolo del commerciante.


Sciopero generale degli schiamazzi notturni
E' uscito in nuovo ConshumourNews, il settimanale satirico dell'Aduc che
esce ogni giovedi'. Curato da Alessandro Garzi, ecco il numero odierno:
http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=100809


SPUMANTI E CHAMPAGNE. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Si avvicinano le feste e si ripropone la vessata quaestio: meglio lo
spumante o lo champagne? Ognuno ha i suoi gusti, sui quali e' difficile
intervenire, pero' qualche consiglio per ben scegliere si puo' dare.
Definiamo quindi i due prodotti e indichiamo gli elementi di qualita'. Puo'
essere considerato spumante o champagne un vino bianco al quale e' stato
aggiunto gas (anidride carbonica) e confezionato con tappo a fungo e
gabbietta metallica? No, certamente, ma in commercio se ne trovano a prezzi
piuttosto bassi, il che puo' ingannare il consumatore convinto di aver
fatto un affare. Come fare per evitare fregature visto che lo scorso
Capodanno saltarono 84 milioni di tappi per un valore di 380 milioni di
euro (circa 735 miliardi di lire)? Come al solito occorre leggere
l'etichetta e in questo senso qualche consiglio e' utile. Un buon spumante
deve indicare le dizioni:
* metodo classico (significa che e' fatto con il metodo champenois);
* Doc (denominazione di origine controllata), Docg (denominazione di
origine controllata e garantita) o l'analoga sigla europea VSQPRD, il che
assicura che il vino e' di una determinata area geografica;
* Prodotto e imbottigliato da... (un produttore corretto tiene a garantire
la qualita' del proprio prodotto);
* la data della sboccatura, cioe' della eliminazione del deposito che si
forma nelle bottiglie.

Per la scelta degli champagne in genere il consumatore guarda piu' alla
marca che all'etichetta, anche perche' nessun commerciante si sente
obbligato a fornire informazioni precise, spesso si limita a decantarne le
qualita'. Per lo champagne valgono in sostanza le stesse indicazioni dello
spumante. In piu' sulle etichette degli champagne dovrebbe essere indicata:
* la sigla Ay che sta ad indicare la zona con i vigneti migliori;
* la sigla R.M (lo champagne e' fatto con uve dei produttori);
* la sigla N.M (lo champagne e' fatto con uve di diversa provenienza);
* la dizione pas dose' o nature (non e' stato aggiunto sciroppo zuccherino);
* l'indicazione dell'annata (champagne millesimato).



UDIENZA ADUC/FINEMIRO. QUANDO IL CONSUMATORE NON DEVE SAPERE...
Si e' tenuta ieri 1 dicembre, davanti al giudice del Tribunale di Firenze,
l'udienza relativa al procedimento d'urgenza con cui la Finemiro Finance
spa ha fatto ricorso (ex art.700) contro l'Aduc per chiedere l'oscuramento
di un comunicato stampa dell'associazione stessa e pubblicazione della
sentenza su alcuni organi di stampa. La vicenda prende spunto da quella
giudiziaria che ha visto l'Aduc, attraverso alcuni consumatori, vincere
contro la societa' Anthea srl, in fase di procedura d'urgenza, alcune cause
che riguardavano contratti di acquisto di multiproprieta' e relativo
esercizio del diritto di recesso.
L'acquisto di queste multiproprieta' era avvenuto con la concessione di un
finanziamento da parte della Finemiro. La societa' di leasing ha chiesto
giustizia perche' l'Aduc, nella cronaca dei fatti, avrebbe accostato il
proprio nome a quello dell'Anthea srl..
A questa udienza, gli avvocati della Finemiro, che avevano chiesto un
procedimento d'urgenza che generalmente si svolge tutto in una sola
udienza, hanno ritenuto opportuno inviare un sostituto dell'ufficio legale
domiciliatario, e chiedere un rinvio.
L'Aduc, rappresentata dall'avvocato Anna Maria Fasulo, presente anche il
presidente dell'associazione Vincenzo Donvito, si e' detta pronta alla
discussione e ad una conclusione della vicenda, pur rimettendosi sul punto
alla decisione del giudice. Che ha ritenuto opportuno dare alle parti
termini per memorie scritte in cui formalizzare le proprie difese
ulteriori, rispetto a quanto gia' depositato; la decisione, se il giudice
non riterra' necessaria altra udienza, verra' presa dopo le feste di Natale.
La Finemiro, che monitora quotidianamente il nostro sito, leggendosi con
meticolosa cura tutto cio' che produciamo, ha anche presentato al giudice,
per avvalorare il suo diritto violato, il comunicato stampa con cui alcune
settimane fa davamo notizia di questa udienza, e una risposta, sempre con
la notizia dell'udienza, che i consulenti del servizio di informazione e
consulenza "Cara Aduc", avevano dato ad un consumatore che chiedeva
informazioni su Anthea/Finemiro. Dunque, questa societa' di leasing
continua ad osteggiare quell'attivita' di informazione e trasparenza che e'
alla base dell'associazione, forse considerando il consumatore un soggetto
che non deve essere informato, solo perche' potrebbe decidere "qualcosa"
che potrebbe non corrispondere agli interessi dell'azienda Finemiro, ma ai
propri.
Una situazione preoccupante per il livello di cultura economica,
finanziaria, giuridica e civile che viene messo in gioco, dove l'Aduc e'
fermamente decisa a non cedere in alcun modo e ad andare fino in fondo, per
senso di civilta' giuridica e responsabilita' verso l'intelligenza dei
consumatori.


TASSA/CANONE RAI. LE IMPRECISIONI DEL MINISTRO SULLA GABELLA PIU' ODIATA. I
SUGGERIMENTI DELL'ADUC
Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, parlando a Genova
durante un convegno sull'e-government, in merito ad un probabile aumento
del cosiddetto canone di abbonamento alla Rai, ha detto: "Lo decideremo
nell'apposita Commissione e prenderemo le decisioni piu' favorevoli per gli
utenti".
In quanto associazione per i diritti degli utenti e consumatori, ci
sentiamo chiamati in causa e porgiamo al ministro alcuni suggerimenti per
essere piu' precisi e per cercare di interpretare gli interessi degli
utenti.
Il primo suggerimento e' quello sulla chiarezza: che senso ha continuare a
chiamare canone o abbonamento una tassa sul possesso di un apparecchio
televisivo, perche' non chiamarla col suo nome, e continuare a costringerci
(a noi dell'Aduc) a spiegare ogni giorno a una caterva di utenti che ci
pongono un quesito in materia, che lo Stato e' zuzzurellone non chiamando
le tasse col loro nome? Perche' da questa schizofrenia lessicale ne deriva
una serie di fraintendimenti che fanno sentire i cittadini ancora piu'
distanti dalle istituzioni: non e' un caso, per esempio, che lo stesso
ministro Gasparri parli di "decisioni piu' favorevoli per gli utenti". Ma
quali utenti? A scuola ci hanno insegnato che chi paga una tassa non e' un
utente, ma un contribuente.
Ma veniamo all'ultimo suggerimento per il nostro ministro, cioe' quello
sulla "decisione piu' favorevole". Noi non abbiamo dubbi, per rispetto
delle istituzioni, che un ministro e un Governo debbano sempre prendere le
decisioni piu' favorevoli per i loro amministrati, ma vogliamo ricordare al
ministro Gasparri di ascoltare anche i loro amministrati. Non tanto per
chiedere loro se sono contenti di pagare una tassa (che' nessuno, se non
qualche pazzerello, risponderebbe in modo affermativo), ma se sembra giusto
questo sistema di riscossione basato sul possesso di un apparecchio
televisivo che, magari, viene usato solo per farci giocare i ragazzini con
la playstation o vedere le cassette prese a noleggio; sistema che favorisce
un gruppo di reti -quelle Rai- in aperta concorrenza con altre reti che di
questa tassa non ne godono.
E ascoltati questi amministrati, chiediamo al ministro Gasparri di fare
anche una valutazione rispetto alla sua posizione abolizionista quando non
era all'attuale dicastero.


Festeggiare con lo spumante....
Ecco la vignetta di Joshua Held
http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=100925


GLI ESAMI NON FINISCONO MAI, ANCHE PER LA LAUREA POST MORTEM
E' uscito "Stupidario Parlamentare", quindicinale edito sul portale
Internet dell'associazione. Curato da Donatella Poretti, responsabile
dell'ufficio stampa dell'Aduc, e' un osservatorio sui lavori nelle
Istituzioni in Europa, con particolare attenzione al Parlamento italiano e
a quello europeo, con tutti i documenti integrali. Ecco il numero odierno:
http://www.aduc.it/dyn/stupidario/art/singolo.php?id=100922


GIOCATOLI: COME SCEGLIERLI
Arrivano le festivita' natalizie e con esse la famosa sacca piena di
giocattoli. Tanti giocattoli a disposizione ripropongono la questione
sicurezza. Le norme sulla sicurezza dei giocattoli, per i minori di anni
14, sono state fissate da una direttiva comunitaria e dal successivo
decreto legislativo applicativo (1). Sulla confezione devono essere
indicate, in lingua italiana:
* la marcatura CE (Conformita' Europea);
* il nome del fabbricante o dell'importatore;
* l'indicazione dell'eta' del bambino;
* le avvertenze per l'utilizzo.

Purtroppo il marchio comunitario "CE" non garantisce un bel nulla. La
marcatura e' apposta sui giocattoli dai produttori o dagli importatori, e
dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea, ma gli
stessi non sono tenuti alla verifica e non sono responsabili in caso di
incidenti. La stragrande maggioranza dei giocattoli proviene dai Paesi
asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia piuttosto
a desiderare. Situazione assurda per la quale l'etichetta CE non e' una
garanzia di sicurezza ma una semplice garanzia giuridica. Il ministero
delle Attivita' Produttive dovrebbe sopperire, ma ci risulta che si muove
solo su segnalazione. In Italia ci sono due organismi privati che
effettuano test e rilasciano il relativo attestato: l'Istituto per il
marchio di qualita' (IMQ), che fa test sui giocattoli elettrici, e
l'Istituto italiano sicurezza giocattoli, che esegue controlli. Sottoporsi
ai controlli degli Istituti non e' obbligatorio perciò al consumatore, che
paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le
maniche e fare test autonomi, verificando la tenuta delle cuciture, dei
bottoni, degli occhi e del tessuto.
(1) Direttiva n. 378/1988. D.Legs. n.313/1991


LA FINTA POLITICA DEI PREZZI BASSI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA SI MANIFESTA
NEI CARBURANTI
Le iniziative del ministero dell'Economia dei mesi scorsi che, partendo
dall'esempio torinese, dovevano indurre la grande distribuzione a
contenere, se non abbassare i prezzi, ha fatto molto scalpore, ha avuto
diverse emulazioni e, in effetti, anche guardando gli effetti sul paniere
inflazionistico, un certo risultato e' stato avuto. Stiamo parlando, pero',
essenzialmente di prodotti i cui costi all'origine, come puntualmente
documenta la Coldiretti per il settore ortofrutta, sono in forte
diminuzione e di altri che, rispetto alle vampate dei prezzi al dettaglio,
erano e sono rimasti fermi all'origine. Quindi i piccoli punti di
diminuzione e lo stallo temporaneo, sono grossomodo una fotografia
dell'esistente e non, come era stato piu' volte annunciato, una sorta di
remissione dei peccati da parte dei dettaglianti.
Comunque, c'e' da riconoscere che l'intervento del ministero dell'Economia
e' servito quantomeno a bloccare la situazione.
Ma c'e' una delle massime spese dei consumatori, i carburanti, che hanno
continuato ad andare per la loro strada, verso l'alto. Motivo ufficiale:
l'aumento del costo del petrolio. E non gli si poteva dare tanto toro,
visto che siamo arrivati ai 50 Usd al barile. Ma oggi il barile e' al
livello di tre mesi fa, avendo ripreso la corsa, ma verso il basso. Cosa
accade di conseguenza sui prezzi dei carburanti al dettaglio? Sostanziale
stabilita', con una sintomatica iniziativa di Agip e Ip, cioe' quasi la
meta' del mercato distributivo nazionale: mentre la benzina verde e Blu
Super scendono di 2,5 centesimi al litro, il gasolio auto e il BluDiesel
aumentano di 2,5 centesimi al litro e il gpl aumenta di 1 centesimo al
litro.
Da notare che la materia prima e' sempre quel petrolio che e' in caduta nei
mercati internazionali, e che questi prodotti al dettaglio si rivolgono ad
un mercato nazionale dove le auto con motore diesel sono il 60% di quelle
circolanti.
Sara' bene ricordare che Agip e Ip non sono compagnie private, ma sono
dell'Eni, l'Ente nazionale idrocarburi di proprieta' del ministero
dell'Economia.
Quindi abbiamo una politica dei prezzi schizofrenica? Puo' darsi. Ma sta di
fatto che e' tutta una schizofrenia pendente al proprio interesse: ci si
impegna per levare da una parte, sostanzialmente cercando di far guadagnare
meno alcuni grandi dettaglianti, mentre in cio' che si controlla
direttamente i prezzi crescono anche al contrario del trend del mercato
internazionale. Comprendiamo che i previsti tagli alle tasse dirette
dovranno essere compensati da qualche parte, ma non solo non ci sembrava di
aver capito che dovessero gravare sui prezzi al dettaglio delle produzioni
di Stato, ma non credevamo neanche che dovessero irrompere nel mercato in
modo cosi' distorsivo: stiamo parlando del 50% dell'offerta al dettaglio e
di un attore che, vista l'assenza nel settore di operatori con la filosofia
"low cost", non puo' non condizionare buona parte dell'altra meta' del
mercato.
Piu' che una politica dei prezzi, per contenerli, ci sembra un magma senza
strategia basato su un'unica garanzia: la presenza di sudditi piuttosto che
consumatori. Stiamo esagerando nel considerare sudditi coloro ai quali
viene presentata un'offerta in questi termini dal -per ora- 50% del mercato?


ALBERI DI NATALE E CATENE LUMINOSE: ATTENZIONE AGLI INCENDI!
Siamo in periodo natalizio e le case iniziano ad essere addobbate con gli
abeti, naturali o sintetici. Le catene luminose (ghirlande luminose o
luminarie) utilizzate per adornare gli alberi possono essere estremamente
pericolose se non hanno il marchio di sicurezza e non sono conformi alle
norme del Comitato elettrotecnico italiano. Pericolosissime le catene
luminose importate dall'Estremo Oriente, che possono fregiarsi del marchio
CE, ma che e' apposto dal produttore o dall'importatore (anomalia della
normativa comunitaria) e che non garantisce la sicurezza. Le luci sono
pericolose per il rischio di scosse o folgorazioni per i bambini che ci
giocano, possono provocare incendi per surriscaldamento, favoriti dalla
infiammabilita' degli abeti resinosi e dal fatto che spesso sono lasciate
accese anche di notte o durante la lontananza da casa, cioe' in condizioni
di assenza di controlli. Il passaggio del fuoco alle tende e ai mobili e'
consequenziale e pericolosissimo. Per avere la sicurezza occorre che le
catene luminose oltre al marchio CE, che non garantisce un bel nulla,
abbiano la certificazione dell'Istituto italiano del marchio (IMQ), che
sottopone le luminarie ad una serie di controlli di sicurezza
(autoestinzione, diametro del filo, ecc.).


SE QUESTO E' IL "MITICO" MODELLO DELLA SANITA' TOSCANA...
Segue il testo di una lettera che Gianfranco Mannini, delegato Aduc per
Pisa, ha inviato all'Assessore alla Salute della Regione Toscana e al
Direttore Generale della Az. USL n°5 di Pisa.

Egr. Assessore, egr. Direttore,
parte del personale dell'Azienda USL di Pisa, pare considerare i propri
utenti alla stregua di sudditi timorosi il cui tempo e la cui salute non ha
alcun valore.
Pare mancare del tutto quel rispetto dovuto ai cittadini che, ricordiamo
sono i membri del Popolo sovrano, da parte di chi, volontariamente si e'
messo a loro servizio e percepisce, per questo, anche uno stipendio.
Gentile Assessore, gentile Direttore, le chiediamo quali provvedimenti
intende prendere per impedire che casi del genere si ripetano.

Pisa - ambulatorio di via Zamenhof, ore 8, 30 del giorno 5 ottobre, la
prima paziente, sig.ra R.B. e' in attesa della dentista (ha appuntamento
per l'orario citato), il tempo passa, arriva la seconda, poi la terza
paziente, nell'attesa si scambiano due parole ed emerge che tutti sanno che
la dentista arrivera' "puntualmente" in ritardo. Infatti sono circa le nove
quando si presenta allo studio (!?). Inoltre, e non e' cosa da poco, per
una semplice e provvisoria otturazione il costo finale, tra visita e
otturazione, Euro 61,35, cioe' 118.790,16 delle vecchie Lire (!?);

Marina di Pisa - Distretto socio-sanitario (aperto solo, lun. giov. Sab),
ore 13, 30 del giorno 30 novembre. Dopo una visita il medico prescrive alla
paziente V.W. alcune analisi del sangue e delle urine. Allo sportello, dopo
aver pagato il ticket per il prelievo, la invitano a ritornare nei giorni
di apertura, nell'orario 7,30 - 8,30 munita di provetta per le urine da
acquistare in farmacia. Il giorno 2 dicembre ore 8,00 l'utente si presenta
per il prelievo e la provetta, ovviamente piena di urina ma, l'infermiera
addetta al ritiro, la prende e la getta via, adducendo che la provetta non
e' idonea (!?) . Quindi la invita a ripresentarsi nei giorni di apertura
del Distretto, cioe' lunedi', giovedi' o sabato dopo aver acquistato la
provetta in farmacia.
Sabato 4 dicembre, verso le ore 11,30, la sig.ra W. V, che e' cittadina
straniera, si presenta per consegnare la provetta, ma l'infermiera addetta
a consegnare referti, rifiuta di ritirarla perche' e' tardi, e la invita a
presentarsi il lunedi' successivo. La sig.ra V.W. avendo gia' perso diverse
ore di lavoro, chiede ad una sua amica, la sig. R.B., la cortesia di andare
a consegnare la provetta. Lunedi' 6 dicembre ore 8,00 detta sig.ra si
presenta e viene costretta a fare la fila con gli utenti che sono presenti
per effettuare il prelievo del sangue (!?). Dopo un'ora circa di fila
presenta la provetta all'infermiera, ma questa le dice di andare a comprare
una nuova provetta alla farmacia di Marina, perche' quella che ha non e'
idonea (bei tempi quelli della bottiglietta di succo di frutto - sigh!). Di
fronte alle giuste rimostranze della sig.ra R.B. che, come detto, non e' la
proprietaria dell'urina, l'infermiera gli fornisce una provetta e la invita
ad andare in bagno a travasare l'urina (perche' non gliel' hanno data la
prima volta?). Operazione che la sig.ra R.B. e' costretta ad eseguire senza
la protezione dei guanti e, alla fine della quale, viene invitata a
depositare la provetta in un certo posto perche' le infermiere, che nel
frattempo sono diventato due, rifiutano di toccare la provetta (!?)

Pisa - novembre. La Sig.ra R.. F. di anni 90, come raccomandato dal
ministro Sirchia, si presenta dal proprio medico per farsi vaccinare contro
l'influenza. Prestazione che, data la bell'eta', e' gratuita. Il Medico,
pero', le risponde che ha terminato i vaccini. La nuora, sig.ra M. B., si
reca alla USL per chiarire il disguido. Qui la informano che il medico in
questione deve ritirare, presso di loro, 40 fiale di vaccino. Ritornate dal
medico, questi manifesta l'intenzione di non recarsi alla Usl, lasciando
intendere alle due esterrefatte sigg.re che le 50 vaccinazioni previste
dalla convenzione con la USL stessa, le ha gia' praticate e non intende
andare oltre. A questo punto le due vanno in farmacia, acquistano il
vaccino, tornano dal medico che, finalmente, pratica l'iniezione(!?)


SITUAZIONE VOLAREGROUP DALLA PARTE DEI CONSUMATORI. IN SETTEMILA HANNO
FINORA SEGUITO LE INDICAZIONI DELL'ADUC PER PIU' DI UN MILIONE E MEZZO DI
EURO DI RIMBORSI. ISTRUZIONI PER L'USO
Ora che il tribunale di Busto Arsizio ha dichiarato lo stato di insolvenza
della societa', per chi ancora avesse qualche dubbio sul fatto che il
rimborso non fosse dietro l'angolo, la situazione e' piu' che chiara: non
c'e' un centesimo a disposizione per nulla, inclusi coloro che, facendo
fiducia a questa societa', le avevano anticipato dei soldi ricevendo in
cambio un impegno per un volo futuro. Una situazione -pur se di dimensioni
diverse- come quella degli obbligazionisti che avevano prestato i soldi
alla Parmalat. E, come nel piano di ristrutturazione dell'azienda
alimentare, non e' da iper-pessimisti credere che chi ha prestato i soldi,
e' altamente probabile che non li rivedra' mai, se non forse con cause
giudiziarie che individuino precise responsabilita' in chi avesse poi dei
soldi con cui pagare.
In questo contesto appare piu' che mai necessario che la richiesta di
rimborso venga fatta con una raccomandata A/R di messa in mora, cosi' come
indicato da noi fin dai primi giorni (qui' tutte le istruzioni:
http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=100001): e' un punto
fermo che blocca la propria situazione di creditore, preparandosi a tutte
le future mosse che saranno necessarie.
Fino ad oggi sono poco piu' di 7 mila, tra coloro che hanno acquistato un
biglietto della Volare Group, che hanno seguito le nostre indicazioni, che,
con una media di 235 euro a testa di gia' pagato, rappresentano un prestito
di 1.645.000 euro. Una piccola goccia nel buco preannunciato su cui sta
facendo i primi passi la procura penale (truffa, appropriazione indebita,
falso in bilancio e forse anche bancarotta), ma significativo perche' tutto
denaro che e' venuto dalle tasche di consumatori che chiedevano solo un
servizio e che sono stati trasformati -invece e giocoforza- in piccoli
risparmiatori che hanno prestato i loro soldi.
Ora la vicenda di Volare non e' piu' giustamente nelle prime pagine
dell'informazione, ma, a nostro avviso, occorre fare molta attenzione al
dramma di chi da viaggiatore e' stato trasformato in investitore ad alto
rischio. Cosi' come occorre fare molta attenzione a chi, cavalcando la
situazione, sta offrendo i propri servizi agli ex-passeggeri di Volare per
cercare di rimediare a qualcosa.
Ecco quindi alcune ISTRUZIONI PER L'USO.
- Prima di tutto il call center ancora funzionante di Volare: in diversi
hanno ascoltato i suoi consigli ed hanno inoltrato domanda di rimborso,
sentendosi rispondere che nel giro di 30 giorni avrebbero ricevuto il
dovuto. Consigli in buona fede di persone con un futuro difficile per la
loro occupazione, che hanno risposto come da regolamento ... del
passato:come puo' una societa' insolvente rimborsare? A chi ha fatto
richiesta di rimborso solo al call center, consigliamo di inviare una
raccomandata A/R di conferma di questa richiesta, si' da avere comunque una
"pezza d'appoggio" con validita' giuridica anche per l'eventuale causa
successiva (sempre qui tutte le istruzioni:
http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=100001).
- Inoltre uno dei maggiori istituti di carta di credito italiano, ha
ritenuto opportuno fare un'operazione di marketing anticipando il rimborso
a chi aveva gia' pagato tramite il suo sistema. Chi ne ha usufruito, pero',
faccia attenzione, perche' e' un'anticipazione "salvo buon fine", cioe' che
sara' definitiva quando e se Volare Group rimborsera' allo stesso istituto.
Quindi nessuno regala niente, questi soldi CartaSi' li ha gia' dati a
Volare, e per ora si sta limitando a prestarli a tasso zero, ma quando si
sapra' con certezza che questi soldi non arriveranno (e non e' escluso
anche prima), qualunque sara' la situazione del conto in banca del
beneficiato, il rimborso prestato/anticipato verra' prelevato dal conto.
Quindi, e' bene che ognuno sia consapevole della situazione e decida di
conseguenza.


GIOCO: ANTITRUST MULTA LOTTOMATICA E SISAL. LA BEFFA DEL GIOCO
E cosi' sembra che anche Lottomatica e Sisal si mettevano d'accordo per
spartirsi il mercato. Un bel mercato, perche' ogni anno 30 milioni di
italiani ricorrono al gioco d'azzardo autorizzato, spendendo la modica
cifra di 23 miliardi di euro. Che il gioco sia un moto irrazionale della
nostra condotta e' noto come e' altrettanto noto che lo Stato lucra sulle
vincite, inoltre in un sistema di libero mercato chi gioca dovrebbe avere
il corrispettivo del rischio. Nel caso del Supernalotto, la probabilita' di
azzeccare la combinazione e' di una su 622 milioni e per una giocata di 0,5
euro si dovrebbe avere, in caso di vincita, 622 milioni il valore della
giocata, cioe' 311 milioni di euro. In realta' si riceve solo il 30% del
premio. Se il ragionamento appare assurdo si consideri il gioco alla
roulette. I numeri sono 36 e nel caso di una puntata vincente su un solo
numero, si riceve 36 volte la posta. C'e' una evidente disparita' tra il
rischio e il premio in palio ed e' lo Stato, oltre alla societa', a
guadagnare. A tutto cio' si aggiunge una bella presa in giro, come dire al
danno si aggiunge la beffa. In questi giorni si e' parlato di numeri
ritardatari, nel senso che questi numeri dovrebbero essere quelli con
maggiori probabilita' di uscita. Ora basta conoscere l'abc del calcolo
delle probabilita' per sapere che l' eventualita' del sorteggio di un
numero sono le stesse ad ogni giocata, perche' i numeri "usciti" non
vengono sottratti al totale dei numeri della estrazione. Ogni numero ha le
stesse probabilita' di essere estratto di un altro numero, ogni volta che
si gioca. Che senso ha allora parlare di numeri ritardatari? E' soltanto
una presa in giro: la beffa che si aggiunge al danno. Si capisce allora
perche' lo Stato non vuole liberalizzare la apertura delle case da gioco:
perderebbe le galline dalle uova d'oro.


Meglio un morto in casa...
Ecco la vignetta di Giannino:
http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=101188


INTERNET: LE GARANZIE PER L'ACQUISTO
Acquistare un prodotto su internet puo' essere conveniente perche' non si
passa attraverso i tradizionali negozi e perche' si riceve l'oggetto a casa
propria senza doversi scomodare e perdere tempo in estenuanti "passeggiate"
nelle vie commerciali. Quali sono le garanzie per chi acquista attraverso
lo strumento telematico? La vendita via internet rientra in quelle definite
"a distanza" per le quali e' previsto il diritto al ripensamento (recesso),
da esercitarsi entro dieci giorni dal ricevimento della merce, con
raccomandata con avviso di ricevimento e, sempre entro 10 giorni va
restituita la merce. Il fornitore deve restituire la somma avuta entro
trenta giorni dal ricevimento della raccomandata del consumatore (1). E'
opportuno controllare i costi del prodotto, ai quali vanno aggiunte l'IVA,
le spese di spedizione e quelle doganali. In caso di cattivo funzionamento
del prodotto ci si deve rivolgere al venditore, cioe' alla societa' che ci
ha venduto il bene e non al produttore, analogamente a quanto avviene per
l'acquisto nei negozi tradizionali. E' sempre bene accertarsi che nel sito
siano indicate la ragione commerciale (il nome dell'azienda), il numero di
iscrizione alla Camera di commercio, l'indirizzo e i numeri telefonici e di
fax. In caso di contestazione non risolta ci si puo' rivolgere al Giudice
di Pace della propria citta' di residenza. Il ricorso e' gratuito per un
valore sino a 516 euro e con assistenza legale fino a 2.582 euro.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc

(1) Per ulteriori approfondimenti:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40722


Il Presepe: parte integrante della nostra cultura....
E uscito l'ultimo numero di Conshumournews, il settimanale satirico
dell'Aduc, curato da Alessandro Garzi. Ecco il numero odierno:
http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=101336


STELLA DI NATALE: PUO' ESSERE TOSSICA
La stella di Natale (Euforbia pulcherrima) puo' essere tossica. Sembra
incredibile ma e' proprio cosi' perche' le foglie e il fusto della pianta
contengono il triterpene, sostanza ad azione tossica, sia per contatto che
per ingestione. Il lattice, proveniente dalla lacerazione delle foglie o
dal taglio del fusto, a contatto con l'epidermide puo' provocare eritema,
prurito, bruciore della congiuntiva e della mucosa orale e faringea; se
ingerito da' luogo a nausea, vomito, diarrea e perdita di coscienza. E'
proprio la colorazione rossa delle foglie a sollecitare l'attenzione dei
bambini e costituire un pericolo: rompere le foglie e metterle in bocca e'
un tutt'uno che puo' avere gravi conseguenze. Anche gli animali domestici
possono essere attratti dalla Stella di Natale e mordere sia le foglie che
il fusto, con relative conseguenze. L'Euphorbia pulcherrima ha avuto un
notevole successo come pianta natalizia: il colore rosso delle foglie
(esistono varieta' rosa o bianche) da' un tono di vivacita', di allegria e
di luminosita' alle nostre case, ricorda climi piu' caldi e vegetazioni
lussureggianti (e' originaria dell'America centrale), ha una combinazione
di colori indovinata (rosso, verde e giallo). Insomma in casa ci sta
proprio bene.
Conoscerla e' opportuno per evitare spiacevoli incidenti.


DOPO LA CALIFORNIA, LA SVIZZERA
E' uscito il numero settantasei, anno III, del "Notiziario Cellule
Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle
politiche per la clonazione terapeutica.
http://staminali.aduc.it/php_index_76.html


PREZZI E REDDITI. I COMMERCIANTI GUADAGNANO MENO DEI LORO DIPENDENTI
"NeL settore del commercio al dettaglio l'imponibile medio e' di 11.878
euro" (1), cio' vuol dire che il commerciante in questione guadagna meno di
1.000 euro al mese mentre un lavoratore dipendente ha un reddito medio
imponibile di 17.198 euro, cioe' 1.433 euro al mese. In sostanza il
dipendente guadagna di piu', circa il 45%, del datore di lavoro. Questi
dati si riferiscono all'anno 2000 ma sono indicativi di come funziona il
mondo del commercio. Se poi vogliamo raffrontare i dati dell'imponibile
prima (1999) e dopo l'ingresso dell'euro e riferiti al 2003, constatiamo
che i commercianti in genere (non solo quelli al dettaglio) hanno incassato
solo 1.500 euro in piu' l'anno, cioe' 125 euro al mese. A tutti i
consumatori e' dato di sapere, perche' lo verificano sulla propria pelle,
quanto i prezzi siano aumentati con la scusa dell'euro. Nel 2002, anno di
ingresso della nuova moneta, abbiamo denunciato con forza aumenti dei
prezzi che non avevano ragione d'essere e solo a fine anno abbiamo avuto la
soddisfazione di vedere pubblicata la nostra accusa: responsabile degli
aumenti sono il sistema commerciale e le mancate liberalizzazioni.
Oggi gli stessi vertici delle associazioni di categoria dei commercianti
chiedono ai propri associati la riduzione dei prezzi. Appello che rimarra'
inascoltato e che serve solo a mettere l'animo in pace. La risposta vera la
stanno dando i consumatori riducendo le spese e selezionando gli acquisti.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

(1) Corriere della Sera 10.12.2004.


E-commerce e commercianti...
Ecco la vignetta di Joshua Held
http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=101590


CONSOB E CASO MYWAY-4YOU: DOPO LA CHIUSURA DELLE INDAGINI, L'ADUC CHIEDE
ALLA COMMISSIONE UN PRONUNCIAMENTO PUBBLICO
Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio, ha
inviato la seguente lettera al presidente della Consob:

"Egregio Presidente Cardia,
Nella Sua nota del 30 settembre 2004, ci informava che non poteva fornici
le piu' volte sollecitate risposte concernenti il "comportamento
dell'intermediario nella progettazione, commercializzazione ed esecuzione"
dei piani finanziari "MyWay" e "4 You" in quanto vi e' una attivita'
istruttoria in corso.
Tale attivita' istruttoria dovra' concludersi entro il 17 dicembre 2004,
come abbiamo appreso in Commissione Finanze attraverso il rappresentante
del Governo in occasione dell'approvazione di una risoluzione proprio su
questo caso.
A questo punto e' urgente un pronunciamento della Consob immediatamente
successivo a questa data. Questo lunghissimo periodo di silenzio ha gia'
prodotto un grande danno ai risparmiatori. E' palese, ad esempio, che il
prodotto 4You sia particolarmente rischioso. La stessa commissione che Lei
presiede ha riferito in Parlamento, attraverso il Governo, nella medesima
sede di cui sopra, che "entrambi i prodotti sono risultati contraddistinti
da una notevole complessita', tale non rendere facilmente comprensibile al
risparmiatore medio l'effettivo rischio dell'operazione, data la presenza
del finanziamento, che altera le normali caratteristiche in obbligazioni
bancarie e in quote di fondi comuni". Ebbene l'intermediario continua a
proporre, con successo, la tesi di un prodotto previdenziale tranquillo ed
a capitale garantito!
Non sfugge a nessuno che una comunicazione ufficiale della Consob sui punti
che abbiamo sollevato aiuterebbe notevolmente i risparmiatori incappati in
questa vicenda, in primo luogo per avere una reale percezione del prodotto
sottoscritto, e secondariamente per prendere coscienza dei propri diritti.
L'intermediario non potrebbe che prenderne atto.
Per queste ragioni Le richiediamo, nei giorni immediatamente successivi al
17 dicembre prossimo, una risposta ai quesiti che abbiamo formulato nella
lettera del 1 giugno 2004.
Riteniamo che il parere della Consob in merito sia di fondamentale
importanza per oltre 170 mila risparmiatori che hanno sottoscritto i
prodotti MyWay e 4You, migliaia dei quali si sono rivolti alla nostra
associazione. Pertanto ci sentiamo in dovere, di nuovo, di utilizzare tutti
i mezzi a nostra disposizione per manifestarLe la massima urgenza del
pronunciamento richiesto.
Distinti saluti"


ROMA: UNA TASSA PER L'ASFALTO?
Far pagare anche ai residenti la tassa per parcheggiare la propria auto in
strada? L'idea di incamerare consistenti introiti fa gola al Sindaco di
Roma, Walter Veltroni, giacché le auto cittadine sono circa due milioni e
le casse comunali sono in perenne carenza. Si fa riferimento ad altre
citta' europee, Parigi e Londra, dove questa tassa esiste da tempo ma non
si aggiunge un' ulteriore considerazione: le tasse sono ben accette se
servono a fornire servizi, efficaci ed efficienti, ai cittadini che le
pagano. Puo' la Citta' Eterna essere paragonata alle altre capitali europee
in termini di servizi ed in particolare per quel che attiene ai trasporti
pubblici, visto che di strade e di auto stiamo parlando? Un semplice
paragone serve a chiarire: Roma ha 40 km di metropolitana, Parigi ne ha 420
e Londra 400. Gia' nel 1951 (!!) si sosteneva "Una metropolitana per Roma:
finalmente governo, comune ed esperti convengono che non c'e' altra
soluzione ai problemi di traffico e di sviluppo della citta' se non
costruendo una metropolitana che colleghi il centro storico con i quartieri
periferici in maggiore espansione." In quel periodo la Capitale non aveva
ancora subito la devastazione urbanistica che di li a poco si sarebbe
attuata. Non se ne fece nulla. Nel 1982 il bollo auto, da tassa per
l'occupazione del suolo pubblico si trasformo' in tributo per il possesso
dell'auto. Ora si torna alla tassa per l'occupazione di suolo pubblico.
Insomma come la si vuol girare il fiammifero acceso rimane nelle dita del
povero automobilista. Una classe politica (tutta) non ha saputo (voluto?)
dare risposte ai problemi dei cittadini. Ora, per far cassa, si torna ai
balzelli. Eppure basterebbe razionalizzare la spesa comunale per avere
fondi a disposizione: ottimizzare il solo 20% dei 3 miliardi di euro (1)
del bilancio cittadino porterebbe nelle casse 600 milioni di euro, piu' che
sufficienti per coprire i buchi. Come si fa a risparmiare, migliorando i
servizi? Per esempio si potrebbero evitare i ripetuti interventi, a
distanza di pochi mesi, sulle strade. Si risparmia e non si disturbano i
cittadini. Sembra poco?
(1) Questa cifra e' puramente indicativa perche' non lo sanno: la
segreteria del Sindaco, la segreteria dell'Assessore al bilancio, la
segreteria della Ragioneria, la segreteria del Segretario generale,
l'Ufficio stampa della Giunta comunale e il Servizio informazioni del
Comune.


Commercianti ed evasione fiscale....
Ecco la vignetta di Giannino
http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=101811


RIMBORSO BIGLIETTI VOLARE GROUP. LA COMPAGNIA NON E' FALLITA, E IN ATTESA
DELLE INDICAZIONI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO LE RICHIESTE DI RIMBORSO
VANNO INDIRIZZATE AD ESSA E NON AL TRIBUNALE
La compagnia Volare, il 10 dicembre, ha fatto sapere che "i biglietti
emessi non sono piu' utilizzabili e che non ha soldi per rimborsare, per
cui i possessori di biglietti possono attivare le procedure di rimborso
inoltrando le richieste al tribunale competente, quello di Busto Arsizio".
Informazione che ci sembra sbagliata, perche' non ci risulta che, al
momento, Volare Group sia fallita, o sia in amministrazione controllata o
in concordato preventivo, ma c'e' solo il tribunale che ha dichiarato il
suo stato di insolvenza. Di conseguenza il Governo, modificando la legge a
suo tempo fatta ad hoc per la Parmalat, ha nominato un commissario
straordinario, Carlo Rinaldini, che entro un mese dovrebbe far conoscere le
sue iniziative per evitare il fallimento della societa'. Quindi c'e'
un'amministrazione straordinaria.
Il tribunale di Busto Arsizio, da noi interpellato, ha fatto sapere che non
e' al momento sua competenza curarsi dei creditori, smentendo la Volare
Group e confermando i nostri dubbi.
Per cui, allo stato, la procedura da noi individuata come la piu' sicura
per mettere un punto fermo, rimane quella della messa in mora di Volare
Group, societa' tutt'ora attiva e, speriamo, prossima a ripartire. Quindi
invitiamo ancora tutti i possessori di biglietto di procedere con l'invio
seguendo le indicazioni di questo facsmile:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=99723 e
di non perdere tempo con richieste presso il call center di Volare che, ci
risulta, per chi ha presentato domanda per via telefonica, non rilascia
neanche un numero di riferimento della richiesta.
Non sappiamo se la Volare Group abbia diffuso queste notizie per leggerezza
o con intenzione, e non ci interessa. Mentre ci interessa, e molto, la
sorte delle migliaia di consumatori che, da passeggeri che avevano pagato
per un servizio, si sono visti trasformati in obbligazionisti a tasso sotto
zero per prestare soldi alle casse presunte bucate di questa societa'.
Nel frattempo auspichiamo che il commissario straordinario, nel suo piano
di ristrutturazione dell'azienda, tenga nel dovuto conto anche questi circa
8 mila consumatori (almeno quelli che hanno inviato una copia conoscenza
della richiesta di rimborso alla nostra associazione) che hanno sborsato
piu' di 2 milioni di euro.


TELEVISORI: SCHERMI PIATTI TROPPO CARI
Favoleggiano nelle vetrine natalizie: belli, sfavillanti, piatti e ....
cari! Sono i nuovi televisori a schermo piatto. Convengono? Vediamo.
Il nome di schermo piatto si applica a due tipologie di televisori, quelli
Lcd (liquid crystal display) e quelli al plasma. I primi agiscono con un
meccanismo di polarizzazione della luce quando e' applicato un campo
elettrico, i secondi si basano sull'eccitazione di un gas sollecitato da
corrente elettrica. Il consumatore e' attratto dalle dimensioni "piatte",
perche' manca il tubo catodico (la parte posteriore del normale
televisore), il che consente una migliore collocazione nelle abitazioni e
dall'effetto "cinema", con una visione particolarmente nitida. La resa, in
termini di migliore visibilita', e' pero' paragonabile a quella di un buon
televisore tradizionale, con due problemi in piu': il costo e la durata.
Mentre un televisore catodico, con schermo grande, costa circa 800 euro,
quello al plasma parte da 2.800 euro e quello a cristalli e' ancora piu'
caro. In aggiunta la "vita" degli schermi piatti e' decisamente inferiore
di quello tradizionale. Insomma paghiamo caro una scelta estetica. Sui
gusti, ovviamente, non si discute.




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LA SCHEDA PRATICA

RACCOLTA E CONSERVAZIONE DELLE STAMINALI CORDONALI

Il sangue del cordone ombelicale e' ricco di cellule staminali: vere e
proprie salvavita per combattere malattie del sangue molto gravi. Identiche
a quelle del midollo osseo possono essere trapiantate nei pazienti affetti
da leucemia, anemia, talassemia e altre rare patologie. Vanno infatti a
generare gli elementi fondamentali del sangue umano, globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine.
Il numero di staminali presenti in un cordone e' basso, e questo aveva
fatto fino ad oggi limitare il loro uso su pazienti sotto i 40 kg. Sui
bambini, il rapporto peso corporeo e quantita' di staminali, era l'unico
che dava buoni risultati. Recenti scoperte per la loro espansione e la loro
moltiplicazione in vitro, come pure studi in cui e' stata provata la loro
efficacia sugli adulti, rivoluzionano anche questo aspetto, e cosi' anche
il limite del loro utilizzo.
Nei 12 anni della loro storia hanno visto un crescendo di successi. Il
primo e' stato eseguito nel 1992 in Francia, nell'ospedale Saint Louis di
Parigi, su un bambino con una forma di anemia ereditaria. Oggi questa
tecnica e' ormai consolidata, e banche di cellule prelevate dal cordone
sono attive in tutto il mondo. Alcune sono pubbliche ed inserite in un
circuito internazionale. Altre, sono private.
La raccolta e' molto semplice. Al momento del parto occorre un semplice kit
di sterilizzazione in cui inserire il cordone, che deve essere inviato nei
centri che prelevano e isolano le cellule staminali e le conservano sotto
azoto.
L'alternativa e' quella di far finire il tutto nei rifiuti biologici della
sala parto.
Una donna in gravidanza occorre si informi presso il proprio ginecologo e
la struttura dove ha in programma di partorire se questa e' attrezzata per
la raccolta, per segnalare la sua richiesta. Purtroppo, nonostante i
successi dei trapianti, e il riconoscimento unanime sull'importanza di
queste cellule, in Italia non tutti gli Ospedali e le Cliniche sono
predisposti per farlo. E anche nelle strutture attrezzate, non sempre e' un
servizio segnalato e suggerito da medici e infermieri.
In Italia e' molto attiva l'Adisco, associazione donatrici italiane sangue
cordone ombelicale. Sul suo sito Internet e' possibile consultare una sorta
di mappa dei centri in cui e' possibile fare la donazione:
http://www.adisco.it/.

Le banche pubbliche

Le sacche di sangue placentare conservate nelle banche pubbliche nel mondo
sono oltre 170 mila, custodite in 37 banche presenti in 21 Paesi. La Banca
di sangue del cordone ombelicale italiana -Cordon Blood Bank- e' stata
fondata a Milano nel 1993, ed e' stata una delle prime al mondo insieme a
quelle di New York e di Duesseldorf. Nel 1995 e' stato creato il Grace
(Gruppo per la raccolta e Amplificazione delle Cellule Ematopoietiche), una
rete internazionale che permette di trovare il donatore grazie a un ricco
archivio informatico collegato con i registri di donatori di midollo o di
sangue placentale di tutto il mondo.

In Italia con un'ordinanza del ministero della Salute del 11 gennaio 2002,
e rinnovata il 25 febbraio 2004, si vieta di conservare in strutture
private il sangue del cordone ombelicale e se ne proibisce anche l'uso
autologo. Il Tar del Lazio con una sentenza del dicembre 2002 ha confermato
la "legittimita'" della norma: "in mancanza di una legge che espressamente
disponga altrimenti, il donante non ha alcun diritto a destinare l'uso
delle cellule a vantaggio suo, o di altri suoi familiari". Il ministro
della Salute, Girolamo Sirchia ha precisato alla Camera dei Deputati, la
situazione normativa: "In Italia, non viene autorizzata la conservazione ad
uso autologo, in quanto essa non risponde ai criteri di costo ed efficacia
necessari per erogare prestazioni a carico del servizio sanitario nazionale
e non risponde alle raccomandazioni dei maggiori organismi internazionali.
Fanno eccezione i donatori il cui sangue puo' essere utilizzato per un
fratellino affetto da una malattia curabile con trapianto di cellule
staminali: in questo caso, l'uso familiare e' consentito ed e' sostenuto a
spese del servizio sanitario nazionale. Va inoltre ricordato che la legge
italiana prevede che il sangue, cui appartiene anche il sangue placentare,
debba essere trattato esclusivamente da istituzioni pubbliche o private
accreditate; mentre e' fatto divieto ai privati di gestire unita' di
sangue. Per questo motivo l'ordinanza ministeriale del 25 febbraio 2004
(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 2004), vieta la
costituzione di banche private di sangue placentare e prevede, altresi',
che per l'importazione e l'esportazione di queste unita' sia necessaria
l'autorizzazione del ministero della Salute. Tale autorizzazione, peraltro,
puo' essere rilasciata a soggetti che a proprie spese decidano di ricorrere
a banche private operanti all'estero per la conservazione di sangue
placentare autologo, allorquando non ricorrano le indicazioni affinche'
questi campioni possano essere conservati presso le banche italiane".
Ordinanza 25 febbraio 2004 - Misure urgenti in materia di cellule staminali
da cordone ombelicale. (GU n.65 del 18-03-2004):
http://staminali.aduc.it/php_leggishow_3063_3_t_l.html

Le banche private all'estero

All'estero esistono molte banche private che conservano a pagamento le
staminali del sangue del cordone ombelicale, e un po' tutte hanno dei siti
Internet in cui illustrano e promuovono i loro servizi. I prezzi si
aggirano dai 1.000 ai 2.500 Usd per l'invio di un kit per la raccolta del
cordone che deve essere inviato alla banca nel giro di 20 ore, dove verra'
congelato. Sono inclusi nel prezzo gli esami iniziali e i trattamenti per
la conservazione. Poi occorrono dai 95 ai 100 Usd all'anno.

Cord blood registry (http://www.cordblood.com/index.asp), CorCell
(http://www.corcell.com), Vita 34 (http://www.vita34.de/), Viacord
(http://www.viacord.com/), sono solo alcuni esempi di banche private.

(Donatella Poretti)

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LA PULCE NELL'ORECCHIO
Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con
l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui
nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo.

ULTIMO DELL'ANNO: PROVOCAZIONI PER L'USO
Nelle librerie va cercato sugli scaffali riservati ai ragazzi sui 10 anni.
Ma quel "10", a mio avviso, non rappresenta tanto un'eta' precisa, quanto
piuttosto un coefficiente utile a indicare che puoi avere "10 anni" una
volta, o due o cinque o sette, e la storia narrata te la puoi godere lo
stesso, anzi, forse forse anche di piu'.
Infatti, come tutti i racconti -di quattro o di quattrocento pagine- di
MICHAEL ENDE segnalati come "libri per i ragazzi", anche "LA NOTTE DEI
DESIDERI" offre piani diversi di lettura, di modo che a trent'anni vi si
possono scorgere cose che non si erano notate a dieci, e a sessanta saltano
agli occhi dei particolari ignorati quando si era giovani.
Questo e' uno dei motivi per cui mi sento di segnalarlo all'attenzione
delle persone in qualunque momento. Ma qui non si tratta di una semplice
segnalazione, ma di un vero e proprio INVITO A PASSARE LA SERA DELL'ULTIMO
DELL'ANNO IN COMPAGNIA DI QUESTA APPASSIONANTE STORIA, IN CUI SI DECIDE IL
FUTURO DELLA TERRA E DELL'UMANITA' SUL FILO DELLE ORE, ADDIRITTURA DEI
MINUTI.

E DUNQUE:

1. SE AVETE PRESO DEGLI IMPEGNI PER QUELLA SERA, DISDICETELI SUBITO.
2. SE IN CASA NON AVETE UNA STANZA TUTTA PER VOI, ASSICURATEVI COMUNQUE UNO
SPAZIO DI SOLITUDINE NELL'AMBIENTE COMUNE E FATE COME I MONACI NEL
CHIOSTRO: INFILATEVI IN TESTA UN CAPPUCCIO PER COMUNICARE CHE SIETE IN
MEDITAZIONE E NON VOLETE ESSERE DISTURBATI.
3. PREPARATEVI UN TERMOS CON THE (o caffe' o tisana) E QUALCHE PANINO PRIMA
DI COMINCIARE LA LETTURA, CIOE' PRIMA DELLE CINQUE DEL POMERIGGIO; QUESTA
E' L'ORA FATIDICA, IN CUI LA STORIA HA INIZIO.
4. DA QUEL MOMENTO, ANCHE IL VOSTRO TEMPO DOVRA' ESSERE SCANDITO DAL
SINGOLARE OROLOGIO DEL LABORATORIO DI BELZEBU' MALOSPIRITO, "una specie di
orologio a cucu', solo che al posto dell'uccellino aveva un martello che
batteva su un pollice dolorante". "Ahia!', fece. 'Ahia! -Ahia!- Ahia!
-Ahia!'. Dunque erano le cinque".
(E questo valga come aperitivo del surrealismo e dell'ironia che permea
tutta la storia).

PERCHE' LA NOTTE DEI DESIDERI E' PROPRIO LA SERA DI SAN SILVESTRO, il
momento in cui si tirano i bilanci dell'anno che va e si formulano gli
auguri per quello che viene. Bilanci ed auguri che pero' non sono sempre
univoci. E specialmente gli auguri: infatti, di fronte ad alcuni che
intendono davvero la felicita' e il benessere che esprimono, ve ne sono
altri che contengono delle riserve mentali o addirittura mirano esattamente
al contrario, perche' chi li pronuncia sa che la propria felicita' si
costruisce sull'infelicita' degli altri -pochi o molti che siano.

E' sostanzialmente da questa ambiguita', forse meglio, ipocrisia, che
prende le mosse l'avventura in cui ci trasporta Michael Ende: una SFIDA
ALL'ULTIMO ISTANTE tra il potente Consigliere d'Affatturazione Belzebu'
Malospirito e la zia, la Strega della Finanza, Tirannia Vampiria, da una
parte, e lo spelacchiato, proletario corvo Jacopo e il grassissimo ma
nobile gatto Maurice de Sainte-Maure, dall'altra. Questi ultimi, inviati in
missione segreta nelle case di Tirannia e Malospirito dal "Gran Consiglio"
degli animali, preoccupato delle tremende alterazioni all'ambiente
naturale, hanno in qualche modo rallentato, nell'annata, l'attivita' di
Tirannia e Malospirito, che, invece, agiscono per conto di Sua Infernale
Eccellenza, e sono legati per indissolubile contratto a distruggere ogni
anno alcune specie di animali, avvelenare fiumi, far morire alberi,
eccetera eccetera.
Di fronte a un bilancio in passivo, che significa infernali punizioni,
Malospirito e Tirannia, pur odiandosi e cercando di ingannarsi e di
sopraffarsi sino alla fine, si vedono costretti a unire le forze per
rimettersi in pari con le loro ribalderie nelle ultimissime ore dell'anno,
esattamente tra le cinque del pomeriggio e mezzanotte. E hanno anche la
possibilita' di farlo alla grande, preparando il
SATANARCHIBUGIARDINFERNALCOLICO GROG DI MAGOG, una pozione che ha il potere
di capovolgere nel loro contrario i desideri espressi ad alta voce nel
brindisi prima che scocchi la mezzanotte. Perche', se i due maghi hanno
terrore del giudizio infernale, temono parecchio anche la forza degli
animali, e tentano percio' di raggirare le due spie, Jacopo e Maurice,
facendosi passare addirittura ai loro occhi come benefattori della natura e
della vita; di fronte a loro augureranno, per esempio, che le acque dei
fiumi tornino pulite e sane, o che cessino tutte le guerre, e invece, per
effetto della magica bevanda, accadra' l'esatto contrario.

RIUSCIRANNO IL MAGO E LA STREGA NEL LORO INTENTO?
Considerando che la storia e' stata scritta quindici anni fa (1989) e
osservando le attuali condizioni della terra e dell'umanita' di oggi,
sembrerebbe di si'. Ma non si deve e non si puo' anticipare niente in una
storia che, specialmente fra le otto e le undici e un quarto, lascia
davvero col fiato sospeso, trasferendoci di continuo fra il laboratorio di
Malospirito, dove si sta preparando il grog
satanarchibugiardinfernalalcolico, e la bufera di neve, che i due piccoli
animali sfidano alla ricerca di un antidoto. Gia'; perche', se una sola
nota dello scampanio della mezzanotte precedesse il brindisi, allora, i
desideri si realizzerebbero cosi' come sono espressi. -Che sparisca la
guerra! E la guerra sparirebbe davvero. -Che gli alberi malati tornino sani
e frondosi! E tutte le foreste della terra avrebbero davvero un grande
rigoglio. ......

Ma: SARA' POSSIBILE MODIFICARE L'ORDINE NATURALE DELLE COSE -IN QUESTO CASO
LO SCANDIRE DEL TEMPO- COSI' BEN PROTETTO DALLE ALTE SFERE, RAPPRESENTATE
QUI DA SAN SILVESTRO IN PERSONA?
Questo e' l'intricato, pressoche' insolubile problema che il gatto e il
corvo vanno ad affrontare nella tempesta di neve, scambiati dallo stesso
San Silvestro per ladri del tempo e guastatori dell'ordine naturale.

E poi: PERCHE' SONO SOLTANTO GLI ANIMALI A PREOCCUPARSI PER LA CRESCITA
ESPONENZIALE DELLA DISTRUZIONE E DELLA VIOLENZA? E GLI UMANI COSA FANNO,
PERCHE' NON SI ACCORGONO DEL PERICOLO CHE EMANA DA "VILLA INCUBO", CHE PURE
SORGE NEL CUORE DELLA CITTA'?
Senza correre il rischio di guastare il gusto della lettura (semmai la
digestione, ma questo sarebbe un bene), si puo' dare un piccolo anticipo
della risposta, citando la giustificazione che Malospirito offre
all'emissario infernale Maledictus Verme comparso alle cinque e undici a
ricordare al mago la sua pericolosa situazione di insolvenza contrattuale:
"...E neutralizzare gli animali", egli sostiene, "non e' facile come
neutralizzare gli gnomi .... O addirittura gli uomini. Con gli uomini non
ci sono quasi problemi, ma avete provato ad ipnotizzare una cavalletta o un
cinghiale? Non c'e' niente da fare!". E quasi a conferma della facilita'
con cui si possono ingannare gli umani, la storia si apre con la
preparazione di un intruglio insapore, che Malospirito vorrebbe distribuire
nei supermercati della citta' con l'etichetta "Dietofit -integratore
alimentare", il quale, mescolato a ogni cibo e bevanda, avrebbe il potere
di convincere le persone della bonta' dei prodotti di Malospirito.
Ma, osserva Ende (e siamo gia' alle otto), oltre alle ipnotiche lusinghe vi
sono anche altri modi per compiere misfatti "nel cuore della citta'": muri
fisici e impalpabili possono essere eretti per scoraggiare anche i curiosi
dall'indagare sulla realta' vera delle cose.

E: JACOPO E MAURICE - CHI SONO DAVVERO? QUAL E' LA LORO PERSONALITA'? COME
SVOLGONO LA LORO PARTE NELLA VICENDA? POSSONO UN GATTO E UN PENNUTO ANDARE
D'ACCORDO, FIDARSI L'UNO DELL'ALTRO FINO AD AIUTARSI IN UN'IMPRESA
RISCHIOSA?
Come gia' accennato, uno, il corvo Jacopo, e' chiaramente un tipo
ordinario, l'altro, il gatto Maurice, dice di essere di nobili origini e ci
tiene a stare ad un certo "livello" (lui dice "niveau", alla francese). Ma
che cosa comportano queste caratteristiche in quella precisa situazione?
Chi e' piu' esposto agli inganni dei rispettivi padroni, Tirannia e
Malospirito, i quali sanno che i due animali sono delle spie? Una
curiosita' che si puo' rivelare tranquillamente, riguarda una modifica
effettuata dalle brave traduttrici del libro. Nell'originale tedesco il
gatto si chiama Maurizio di Mauro e viene da una famiglia di tenori
napoletani; nella traduzione italiana, giustamente, il suo nome andava
cambiato, ed e' stato scelto un nome francese, Maurice de Sainte-Maure,
cosi' che i "tenori napoletani" sono diventati "menestrelli provenzali".
Per tutto il resto, bisogna lasciare tempo al tempo, ovverosia inserirsi
nel tempo del romanzo e seguire i continui cambiamenti di prospettiva che
vi si svolgono, proprio come accade, se ci facciamo attenzione, nella
nostra stessa vita. Un istante non e' mai uguale al successivo, ci abbiamo
mai fatto caso?

Fra le altre domande che si possono avanzare, termino con quella relativa
al chilometrico attributo del grog: CHE COSA SIGNIFICA E COME NASCE QUESTO
AGGETTIVO "SATANARCHIBUGIARDINFERNALCOLICO"?
L'unica cosa che posso dire e' che si tratta di una "parola a
cannocchiale", ma per chi vuole saperne di piu', l'appuntamento e' alle
sette e dieci!

E ADESSO BUONA LETTURA! E se da essa scaturira' una coscienza piu' desta
che ci faccia rimandare al mittente i vari "Dietofit-integratori
alimentari" che ci vengono propinati da tante parti, e, meglio ancora, che
ci consenta di scalare i diversi muri eretti a difesa degli interessi piu'
meschini, allora c'e' caso che il 2005 sia davvero un BUON ANNO.


POST SCRIPTUM PER INGUARIBILI "COMPAGNONI"
Se proprio non volete o non potete crearvi uno spazio di solitudine
intorno, beh, c'e' sempre una possibilita' di vivere LA NOTTE DEI DESIDERI
in presa diretta. Beninteso, non e' la stessa cosa, perche' scandire quelle
ore da se' ha un sapore e un fascino particolari (lo posso dire, perche'
l'ho fatto), pero' si puo' sempre cercare un'alternativa di un certo
"niveau", come dice il gatto Maurice. Potreste seguire l'esempio che lo
scrittore francese Daniel Pennac offre nella persona del protagonista di
diversi romanzi, a cominciare da "Il paradiso degli orchi", quel Benjamin
Malaussene che, la sera, legge romanzi a una composita tribu' formata dagli
altri figli e figlie della madre, da nipoti, amici e vicini di casa, cosi'
come anche, se capita, da sconosciuti di passaggio, e dove l'attenzione, la
partecipazione alla storia narrata si esprime non solo col silenzio
attonito, ma anche con le piu' disparate interruzioni. Per me, eremita
urbana, la proposta di Pennac-Malaussene ha un fascino un po' tenebroso -il
fascino di quelle cose che attirano e nel contempo respingono. Ma per chi
essa risulti praticabile, ebbene, LA NOTTE DEI DESIDERI, nel duplice
significato del libro e dell'ultimo dell'anno, puo' essere davvero
l'occasione di fare comunque un'esperienza originale.

di Annapaola Laladi

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MEDICARE?
Quindicinale sulle politiche della salute. Informazione, dubbi...


Uomo, evoluzione e progresso
la lunghezza della vita e' sinonimo di qualita'?
"Lasciate che il Cibo sia la Vostra Medicina e la Vostra Medicina sia il
Cibo"  (Ippocrate)

Alcune considerazioni del rapporto tra l'uomo, la sua evoluzione ed il
progresso medico.
Nell'evoluzione della specie umana, l'uomo sta subendo ancora, per quanto
questo possa sembrare strano, modificazioni dei vari aspetti
morfologici/somatici/psico/neurologici.
Certamente nella parte iniziale della sua evoluzione queste modificazioni
furono maggiori rispetto all'uomo dell'era moderna.   L'uomo primordiale
infatti dovette adattare il suo organismo alle situazioni ostili: pensiamo
ad esempio all'alimentazione del periodo delle caverne, quando la fame non
era altro che istinto primordiale di sopravvivenza e di conservazione della
specie, circostanze di cui oggi l'uomo moderno non si accorge nemmeno...
l'alimentazione era soltanto carnivora, e questo significava che
l'organismo si adattava a quelle circostanze, con un preciso metabolismo,
oltre a modificazioni somatiche particolari come ad esempio la dentatura
diversa, con l'aumento dei canini utili a lacerare le carni.
  A poco a poco, con l'evoluzione, l'uomo scopri' l'agricoltura e il suo
metabolismo si modifico', per adattarsi alle nuove esigenze.
L'uomo moderno di questi ultimi 100 anni ha vissuto processi di
trasformazione biologica della sua specie, con maggiore velocita' rispetto
all'evoluzione degli ultimi 800-1000 anni. Queste modificazioni non sono
avvenute solo sotto l'aspetto morfo-costituzionale, ma anche nell'aspetto
della funzionalita' degli apparati. Basta riflettere su come erano le
nostre ragazze di 13/17 anni di soli 70/90 anni fa, per rimanere
impressionati dalle differenze enormi in termini di statura, bellezza,
eleganza e maturita' del corpo.
A queste modificazioni che chiameremo "macroscopiche", in quanto facilmente
visibili, si aggiungono le "microscopiche" che sono tutte le modificazioni
biologiche, biochimiche e fisiche che il nostro organismo ha registrato.
Modificazioni che negli ultimi 60-80 anni sono state enormi.
Oggi, si fa molta fatica a credere che l'uomo abbia avuto soltanto benefici
dal progresso medico e tecnologico: sono cambiate le capacita' reattive dei
nostri organismi alle malattie e sono modificate le reazioni che
l'organismo e i singoli organi attivano nei confronti dell'ambiente. L'uomo
di oggi, e' vero che vive piu' a lungo dell'uomo di soli 100 anni or sono,
ma e' anche vero che il suo organismo e' molto piu' indebolito rispetto a
quello dell'uomo di allora. Oggi e' vero che i nostri bambini vivono con un
tasso di mortalita' inesistente, almeno in occidente, ma e' anche vero che
questi nostri bambini vengono imbottiti di antibiotici, altrimenti una
semplice infiammazione faringea o un otite, si potrebbero facilmente
trasformare in bronco-polmonite.
Certo era molto piu' crudele la selezione che la natura effettuava: si
salvavano, ad esempio nel 1850, tre bambini ogni dieci nati, e chi si
salvava era sicuramente di forte costituzione. Oggi, quella stessa
costituzione rappresenta il "terreno biologico" ricercato con estrema
difficolta', dai Terapisti Olisti.
Alla luce dei fatti, si puo' avere qualche riserva nel dire che questo
cambiamento di rotta, l'inversione totale della mortalita', abbia
necessariamente significato una maggiore salute dei nostri bambini. Non
c'e' occhio, esperto e non esperto, che non possa notare che esistono
notevoli incongruenze su questa tematica, e cioe' che una maggior salute
del bambino, come dell'uomo adulto, non va' di pari passo con l'innovazione
scientifica e tecnologica.
Certamente la verita' sta nel fatto che l'avvento della chimica moderna di
sintesi, ha modificato, e del tutto alterato, la capacita' reattiva del
nostro organismo, rendendoci incapaci e schiavi del prodotto farmacologico,
che se non assunto, finisce per essere pericoloso per la stessa vita. Anche
l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanita', ha piu' volte ha
raccomandato un uso moderato di medicamenti della farmacopea moderna, e
piu' volte ha addirittura puntato il dito sull'uso inappropriato -per loro,
e paradossale per noi- degli antibiotici ad esempio, tralasciando, per non
creare forti ripercussioni sugli interessi internazionali delle
multinazionali, i Fans, o antinfiammatori non-steroidei.
Quanto sta venendo fuori, poco per volta, e' che non funziona lo sposalizio
tra la clinica medica e la farmacopea chimica moderna, e soprattutto la
visione settoriale della biologia cellulare, madre poi della stessa
farmacopea, nonche' delle reazioni chimiche di azione recettore/cellula,
causa effetto/azione, che hanno fatto perdere quella visione d'insieme
dell'essere vivente, saggezza di quella medicina di una volta, messa al
bando, da interessi enormi, e che adesso sta lentamente ritornando alla
ribalta.
Si parla da diverso tempo di integrare gli studi clinici della formazione
medica universitaria, nel contesto di una medicina biointegrata, cioe' un
incontro e investimento delle risorse della ricerca per una integrazione
tra le conoscenze cliniche di tutte le medicine, occidentali e orientali;
se ne parla, presidi di facolta' universitarie, studiosi, clinici,
responsabili di cattedre, ecc., ma tutto resta fermo a queste timide prese
di posizione, e si stenta a partire: sono certamente troppi, gli avversari,
e non e' difficilissimo comprenderne le motivazioni.
In definitiva, l'antibiotico, rimane davvero il male minore, il resto lo
hanno completato con la catena alimentare industrializzata, l'uso delle
risorse dell'ambiente, e il suo depauperamento energetico, l'inquinamento
sistematico delle acque, dell'aria e della terra. Ad esempio sono decenni
che l'OMS, consiglia l'uso di sostanze omeopatiche nella catena di
allevamento dei bestiami, in sostituzione delle attuali molecole di sintesi
chimica, come antibiotici e cortisonici, usati "come assetto preventivo"
contro eventuali infezioni. Ma questo non avviene, e anzi, il malcostume si
e' negli ultimi anni rinforzato, con l'uso dei cortisonici, in maniera
massiccia, come anabolizzante, per far crescere piu' velocemente le carni e
portarle quanto prima sul mercato.
I risultati, per chi e' un attento osservatore e tiene alla propria salute,
si possono vedere nel colore non piu' roseo delle carni, nella perdita di
consistenza, nel sapore e soprattutto nel calo ponderale della carne dopo
la cottura.
I danni chiaramente sono evidenti, e non e' bastato l'episodio mucca pazza,
e l'ultima del virus della SARS, per fare inversione di rotta.
Perche' non dire che sono enormi gli interessi economici nascosti, come
pure numerose sono le complicita'? Basti pensare a tutti quelli che si
affannano a ripetere continuamente che l'uomo ha visto il progresso grazie
alla medicina moderna e alla sua farmacopea, e che presto si sconfiggeranno
tutte o quasi le patologie.
Possiamo crederci?
Come ci spiegheranno mai, l'esponenziale aumento delle malattie cronico
degenerativo?

di Giuseppe Parisi

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