Caso di Mucca Pazza in Irpinia




(ANSA) - AVELLINO, 6 DIC - La conferma della positivita' alla
Bse, riscontrata dall'istituto nazionale delle encefalopatie
animali di Torino su un capo bovino di otto anni proveniente da
un allevamento di Nusco (Avellino), ha fatto scattare sul
territorio della Asl Avellino 1 di Ariano Irpino (Avellino),
competente per territorio, ulteriori indagini epidemiologiche
che dovranno accertare le modalita' con cui e' stata contratta
la malattia.
  Il caso sospetto di encefalopatia spongiforme bovina, nota
come il morbo della 'mucca pazza'', venne avanzato lo scorso 30
novembre dal servizio veterinario della azienda sanitaria: il
test rapido Bse, effettuato sul midollo prelevato dall'animale
dal laboratorio dell'istituto zooprofilattico di Portici
(Napoli) aveva confermato la non negativita'. Da quel momento, i
servizi veterinari della Asl hanno attuato tutte le misure
precauzionali previste (distruzione della carcassa, sequestro e
isolamento della azienda in cui si era verificato il caso) e,
dopo la conferma, effettueranno tutte le indagini previste dal
protocollo di intervento nei casi di positivita'. Anche in
presenza dell'accertamento della Bse, i servizi veterinari della
Asl di Ariano Irpino hanno ribadito che non esistono motivi di
allarmismo per la salute dei consumatori.
  ''Tutti gli animali a rischio Bse - viene sottolineato dai
direttori dei tre servizi veterinari, Michele Frisiello,
Salvatore Di Pietro e Carmine Mottola- sono sottoposti ai
controlli e agli accertamenti previsti dalle norme vigenti e la
commercializzazione delle carni avviene soltanto dopo esito
negativo al test''. Anche l'istituto zooprofilattico di Portici
(Napoli) invita a non creare allarmismi ingiustificati. ''Quanto
accaduto - sottolinea il commissario straordinario, Antonio
Limone-  testimonia che la rete degli istituti zooprofilattici
sperimentali preposti al controllo delle Bse funziona e
salvaguarda il cittadino dai rischi alimentari''. (ANSA)

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