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Comunicato stampa: Verdi materano su crisi agricola metapontino
- Subject: Comunicato stampa: Verdi materano su crisi agricola metapontino
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Fri, 3 Dec 2004 15:42:06 +0100
Di seguito vi inviamo un comunicato stampa pervenutoci dai Verdi del Materano. a cura di ALtrAgricoltura Nord Est -------------------------------------- COMUNICATO STAMPA SOLIDARIETA' AGLI AGRICOLTORI IN LOTTA! PER LA DIFESA DELL'AGRICOLTURA, DELL'AMBIENTE E DELLA QUALITA' DELLA VITA La crisi in cui versa il comparto agricolo italiano e meridionale in particolare, ha radici profonde legate a scelte politiche che hanno sempre privilegiato interessi di pochi gruppi privati a discapito degli interessi collettivi. Radici e ragioni apparentemente complesse ma che devono coinvolgerci tutti! Tutti dovrebbero sapere che è interesse collettivo tenere attivo il settore agricolo! E lo è sia per motivi di approvvigionamenti alimentari che di tutela del territorio e di qualità della vita. Uno degli obiettivi da raggiungere subito è quello di avvicinare i consumatori all'agricoltura e l'agricoltura ai consumatori, non solo per ragioni strettamente commerciali o di prezzo dei prodotti, ma per capire meglio le esigenze ed i vantaggi della collaborazione! Ancora in questi giorni, ad esempio, con il dibattito in corso sull'apertura agli OGM - tralasciando tutti gli altri motivi per dire NO - i produttori (ed i consumatori) italiani rischiano di continuare a perdere la loro "originalità", le loro peculiarità (ovvero la loro "capacità competitiva") per cui i loro prodotti sono ancora oggi ricercati ed apprezzati in tutto il mondo, specie se trasformati nei piatti della rinomata "dieta mediterranea". Dieta i cui sapori e virtù sono riproducibili solo ricorrendo alle materie prime originarie e coltivate in territori ben identificati. Ancora una volta, quindi, con la paventata apertura alla diffusione degli OGM, gli interessi di grandi lobby andranno a discapito sia dei produttori che della collettività. Non si tratta di essere neo-oscurantisti se diciamo che il progresso tecnico-scientifico ha permesso di incrementare enormemente le quantità prodotte a discapito, spesso, della qualità sia dei prodotti che dell' ambiente ed ha portato gli agricoltori a dipendere totalmente da altri settori sia per l'acquisto delle materie prime che per la vendita dei prodotti ottenuti, facendo diventare quello che era il fattore principale della produzione agricola - il territorio - una variabile ininfluente! La ricerca può e deve fare ancora molto ad es. per produrre in modo pulito, ovvero sostenibile, cioè senza ricorrere all'uso di sostanze che generano scorie che si accumulano nell'ambiente e quindi nei prodotti di cui ci nutriamo, per tutelare la tipicità e la biodiversità, per contrastare i cambiamenti climatici e prevenire la desertificazione, ecc. Temi che ebbero un forte impulso in una troppo breve esperienza governativa - che ha visto i Verdi impegnati direttamente con l'allora ministro Pecoraro Scanio - e che adesso vengono perseguiti solo a parole ma non nei fatti! Gli imprenditori agricoli continuano ad essere beffati da chi promette loro facili soluzioni a problemi complessi, com'è appunto quello dell' indebitamento finanziario. La produzione agricola è essa stessa un'attività complessa poiché influenzata da numerose variabili! E dei rischi legati ad alcune variabili quali, ad esempio, il clima o la sfavorevole congiuntura economica, se ne deve far realmente carico la collettività! Sono assolutamente inconsistenti i provvedimenti governativi sino ad ora intrapresi a sostegno dei redditi di chi si dedica all'attività agricola. E' necessario un intervento straordinario mirato a garantire loro una idonea qualità della vita! Inoltre è necessario legare sempre più il consumo ai prodotti locali, tipici e biologici! Questo perché, il tema della qualità dei consumi e della valorizzazione della origine dei prodotti è al centro dell'attenzione dell' opinione pubblica, in un contesto in cui la crescita della grande distribuzione e la diffusione del cibo preconfezionato tendono ad allentare i legami fra alimentazione e territorio. E' opinione diffusa che bisogna accorciare "la filiera"; per fare questo occorre incidere su un sistema di intermediazione dei prodotti freschi e trasformati che, nel nostro Paese, è complesso ed arretrato e che erode i margini di guadagno delle aziende agricole e ne condiziona pesantemente i prezzi. Diminuire i trasporti, le confezioni inutili, ovvero lo spreco energetico e la produzione di rifiuti e favorire nuove forme di consumo che assolvano a quell'accorciamento prima annunciato! E' necessario incentivare, perciò, con maggiori risorse e servizi un nuovo modello di produzione agricola, realmente sostenibile. Occorre una riconversione dell'agricoltura italiana e dell'arco jonico in particolare, all'agricoltura di qualità ed al "biologico"! Favorire l'adozione di "marchi-ombrello" territoriali che identifichino e certifichino la reale e totale sostenibilità dei cicli produttivi e salubrità delle produzioni e degli ambienti in cui sono prodotti integrando le attività agricole con gli altri settori produttivi presenti sul territorio, in particolare il turismo, l'artigianato e la piccola agro-industria! La produzione intensiva, la cosiddetta "agricoltura chimicizzata", produce un grave impatto ambientale e finisce nel "calderone" anonimo dei mercati imposti dalla grande distribuzione. L'agricoltura può e deve continuare a fornire alla collettività beni e servizi primari, sia alimentari che di tutela dell'integrità del territorio! Per questo serve una nuova alleanza tra consumatori ed agricoltori, tra la collettività e quella parte di essa che tutela e preserva il territorio nell 'interesse delle attuali e future generazioni! I Verdi continueranno ad impegnarsi per questo! Matera, 05.11.2004 Coordinamento Provinciale VERDI di Matera --------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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