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l'agricoltura tra termovalorizzatori e ddt
- Subject: l'agricoltura tra termovalorizzatori e ddt
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sun, 29 Aug 2004 15:10:58 +0200
LA DENUNCIA DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE «Gli inceneritori minacciano l'economia» GIUSEPPE MIRETTO Maddaloni. I termovalorizzatori? Quelli di Acerra e Santa Maria La Fossa sono una proposta tecnicamente arretrata per risolvere il problema rifiuti. E' questo il convincimento, che su diversi versanti, accomuna gli aderenti casertani alla «Manifestazione nazionale contro l'incenerimento», che si terrà domenica ad Acerra. «Le nostre perplessità, tutte tecnicamente fondate - spiega Lino Martone, responsabile provinciale della Cia agricoltura- le abbiamo formulate in momenti non sospetti». Cia, Coldiretti, Confagricoltura, e con loro tutti gli aderenti, sono estranei alla guerra di religione tra i favorevoli e i contrari. «Le nostre obiezioni sono più inquietanti - spiega Martone - perché solleviamo il problema della sopravvivenza di un intero comparto, quello agricolo-zootecnico. Suoli, fondi, pascoli dovrebbero soccombere o convivere con impianti e strutture, costruite in tutta fretta per risolvere la crisi ambientale prodotta dall'esplosione delle aree urbane». Aagricoltori e allevatori vogliono sapere ufficialmente se «esiste un progetto regionale di tutela delle aree agricole casertane». «Dai confini acerrani a Santa Maria La Fossa -precisa Martone- vengono coinvolti terreni e colture di qualità assoluta. Si pone l'interrogativo se la Campania è orientata, come la altre regioni, a proteggere la qualità delle produzioni ubicate in queste zone». Gli agricoltori temono, come è già accaduto per il caso diossina, che queste aree possano essere retrocesse a ricettacolo dei rifiuti. Le preoccupazioni degli agricoltori vengono raccolte anche da Giosuè Bove, segretario provinciale di Rifondazione comunista: «E' vero. I termovalorizzatori sono una risposta tecnicamente arretrata, che servono solo a risolvere i problemi della Fibe, una società ormai in grave difficoltà». Bove entra nel merito. «La verità -spiega- è che la localizzazione dei mega-inceneritori penalizza fortemente la provincia di Caserta». Valutando gli impatti ambientali, diretti e indiretti», gli impianti «travolgeranno l'ambiente e la viabilità della provincia di Caserta». «Paradossalmente - aggiunge Bove - si scarica gran parte del carico dei rifiuti regionali su due zone che meriterebbero, invece, una politica di sostegno ad una tradizione agricola di indiscusso valore». Più che le convinzioni, valgono ora le controproposte. Comitati e organizzazioni casertane, aderenti alla manifestazione di domenica mattina, propongono la «provincializzazione del carichi dei rifiuti e quindi la revisione del piano Rastrelli». L'alternativa sarebbe la «riduzione a monte della produzione dei rifiuti mediante la tassazione dell'usa e getta, la politica del vuoto a rendere e della differenziazione». Insubria - Le analisi sulle anguille rivelano che la presenza della sostanza tossica supera di sette volte il limite stabilito dalla legge Il pesce del Ticino è carico di Ddt (25.08.2004 ) Prima ne è stata dichiarata la "non balneabilità", adesso arriva la batosta sulla commestibilità del suo pesce. Il fiume Ticino naviga proprio in cattive acque e la conferma arriva dai risultati della campagna di monitoraggio sulla salute del corso d'acqua svolta dall'ente parco. Le analisi, condotte dall'Arpa su alcune specie ittiche tra cui: barbi, cavedani e anguille, rivelano la presenza massiccia di Ddt , un antiparassitario usato in agricoltura, e Pcb (bifenili policlorurati), sostanze impiegate in passato nelle vernici, nei condensatori e per sigillare le giunture delle costruzioni in calcestruzzo. I campionamenti sono stati eseguiti sia a nord, nel tratto di fiume che va dalla diga della Miorina a Oleggio, sia a sud, nel tratto che va da Vigevano a Pavia. I dati chimico-fisici e batteriologici dimostrano che il fiume subisce un notevole peggioramento della qualità procedendo da nord a sud, soprattutto nella parte centrale a causa della concentrazione di scarichi degli impianti di depurazione. Ad eccezione del cavedano, che rientra nei limiti di legge, nelle carni di anguilla e barbo la presenza dei due inquinanti è al di sopra dei quantitativi indicati dalla normativa vigente per il Ddt e del limite consigliato per il Pcb. Nelle anguille che vivono nella parte a nord del Ticino la presenza di Ddt supera di sette volte il limite di legge che ne decreta la commestibilità umana. Nella zona a sud il parametro supera di due volte e mezzo il limite consentito. Per quanto concerne il Pcb nelle anguille, nei rilevamenti fatti a nord, è stata rilevata una presenza di inquinante da 5 a 8 volte oltre al limite consigliato; mentre, nel tratto sud del fiume, la concentrazione di Pcb si attesta a 2-3 volte sopra tale limite. Per il barbo, invece, è stato di poco superato il limite per il Ddt in un solo campionamento nella zona sud del fiume. La qualità scadente delle acque del "fiume azzurro" è dovuta anche ai quattro affluenti principali: il Terdoppio Novarese e la Roggia Cerana per la parte piemontese, il torrente Strona, il torrente Arno e la roggia Vernavola per la sponda lombarda, le cui acque sono inquinate da scarichi industriali e civili. Nel 1994 era stata condotta un'analoga ricerca su anguille e cavedani del Ticino. Allora non si era rilevata alcuna presenza di Ddt e Pcb, quindi si ritiene che l'inquinamento del fiume, per quanto concerne queste sostanze, sia relativamente recente e probabilmente derivante da quello precedente rilevato nel Lago Maggiore. Per poter tenere sotto controllo la popolazione ittica i due Parchi del Ticino (lombardo e piemontese) hanno chiesto alle Regioni Piemonte e Lombardia - senza avere ricevuto ancora risposta- un finanziamento di 378 mila euro per un piano di monitoraggio di cinque anni, che consenta di valutare l'estensione della contaminazione nell'ecosistema fluviale e la sua durata nel tempo. . N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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