TELEFONIA E DNA



da "GAIA"
Rivista trimestrale su ecologia-nonviolenza-tecnologie appropriate
dell'Ecoistituto del Veneto "Alex Langer".

Adriano Rizzoli
Dai telefonini una minaccia per il DNA?

 NUOVI UTMS: ALLARME SALUTE
Michele Boato, Beatrice Bardelli, Giulio Labbro Francia

 UMTS: "Universal mobile telephone system", è la terza generazione di
servizi telefonici mobili. La prima era la rete analogica, la seconda
quella Gsm, che ha invaso l'Italia con 56,7 milioni di utenti nel 2003.
Con l'Umts (500.000 abbonati in Italia nel 2003), alla telefonia mobile si
aggiungono Internet, e-mail, fax, banche dati da scaricare o trasmettere,
ecc. E' l'inizio della fine delle telecomunicazioni fisse? Ma con la
salute come la mettiamo? Questo cellulare superintelligente comporta
qualche rischio sulla nostra pelle?

A Bologna un gruppo del CNR, coordinato dal dottor Fiorenzo Marinelli,
sta conducendo varie ricerche su questo campo. Il "sistema Umts lavora con
radiofrequenze di circa 2450 Mega Herz" ci ha detto "nel 1997 uno studio
firmato dal dottor Henry Lay, negli Stati Uniti, ha dimostrato che questa
particolare frequenza è in grado di "rompere" i filamenti del Dna, cioè
di alterare la struttura della molecola chiave degli esseri viventi. E' una
osservazione sperimentale da tenere nella giusta considerazione, e da
approfondire con ulteriori indagini. Peccato che i fondi per questo tipo
di ricerche siano sempre meno, non sappiamo che fine abbiano fatto i 246
miliardi di lire stanziati nella vendita delle licenze Umts, per studiare
gli effetti delle emissioni elettromagnetiche."

UMTS: ALLARME IN SVEZIA PER LA SALUTE
Il consiglio dell'Unione nazionale svedese degli affittuari non accetta
l'installazione delle antenne per la telefonia mobile di terza
generazione sulle case. L'Unione raggruppa il 45% degli affittuari di
tutta la Svezia e ha fatto sapere che si opporrà a questa tecnologia,
finché non saranno chiariti gli effetti sulla salute. "Allo stato attuale
la scienza non ha chiarito abbastanza se le antenne per l'Umts possono
influire sulla salute umana: fino a quando non ci sarà chiarezza non
faremo costruire antenne sulle abitazioni o nelle loro vicinanze" ha detto
il portavoce dell'Unione, Peder Palmstierna.

IN DANIMARCA SI MUOVONO I SINDACI
Le cose si stanno muovendo anche in Danimarca: tutti i partiti politici
hanno chiesto un dibattito in Parlamento sugli effetti sanitari delle
antenne Umts, alla presenza dei Ministri della Salute, Ricerca
Scientifica e Informazione, sui possibili danni alla salute provocati
dalle antenne Umts.

Inoltre i sindaci di Copenhagen, Aalborg e molte altre città danesi, che
crescono di giorno in giorno, hanno deciso di bloccare l'installazione
delle antenne sulle proprietà pubbliche, finché non sarà certo che sono
innocue. Si sta tentando di bloccarle anche nelle proprietà private.

UNA RICERCA OLANDESE CONFERMA I RISCHI SANITARI
Si è conclusa recentemente una ricerca sugli effetti dei campi
elettromagnetici condotta dal TNO (Netherlands Organization for Applied
Scientific Research), Istituto di ricerca del Governo Olandese. La
ricerca è stata voluta da ben tre Ministeri (Sanità, Telecomunicazioni ed
Economia) su forte pressione dei cittadini. Il Parlamento Olandese ne ha
discusso in commissione il 23 ottobre e ha deciso di inviare il report alla
Commissione europea, con cui i tre Ministeri discuteranno i risultati.

La ricerca è stata condotta su 72 persone, di cui la metà
"elettrosensibili". Esse sono state esposte ad un campo di 1 Volt/metro,
alle frequenze degli Umts. Si è riscontrata una  relazione
statisticamente significativa tra le alterazioni allo stato di benessere
dei soggetti (mal di testa, nausea, vertigini) e l'esposizione ad un campo
elettromagnetico simile a quello dell'Umts, anche in assenza di fenomeni
di riscaldamento del corpo umano.

E' in programma una seconda ricerca di verifica dei risultati.

   NESSUNO ASSICURA IL TELEFONINO

Nessuna società d'assicurazione è disposta più ad assicurare le imprese
che producono cellulari. Il rischio che un domani un utente, o io suoi
eredi, possa fare causa per danni"è giudicato incalcolabile". La
rivelazione è comparsa in gennaio sulla Süddeutsche Zeitung": "Benché
manchino ancora sicure prove scientifiche sulla pericolosità dei
cellulari", gli assicuratori preferiscono andare sul sicuro. Gli
scienziati non sono ancora d'accordo? Bene, noi non ci fidiamo, spiegano
le compagnie assicurative, siamo già rimaste scottate dall'amianto. Negli
Anni Settanta, veniva usato a tonnellate per rendere sicuri i palazzi
contro gli  incendi, e tutti sostenevano che era assolutamente innocuo.
Anzi, le compagnie d'assicurazione pretendevano per stipulare le polizze
d'antincendio che gli edifici fossero imbottiti da amianto. Poi si è
scoperto che era altamente cancerogeno, e si sono dovuti pagare danni per
miliardi di dollari, soprattutto in America. E se anche con i telefonini
finisse così?

I contratti, ovviamente, dovrebbero coprire il rischio su scala
internazionale, e ci si preoccupa che una causa venga intentata dagli
utenti magari  negli Stati Uniti dove i giudici sono estremamente
generosi nello stabilire i rimborsi. "Abbiamo rifiutato le offerte dei
produttori di telefonini", hanno confermato al quotidiano di Monaco le due
più grandi compagnie di mediazione assicurativa: la "Marsh"e la "Aon".

Le due società conoscono il mercato mondiale perché fanno da
intermediarie tra le compagnie d'assicurazione e le grandi industrie.
Georg Bräuchle, direttore commerciale presso la "Marsh Deutschland" ha
dichiarato che "per la prima volta i contratti per i cellulari sono stati
esclusi per il 2004".
"Anche noi abbiamo detto no", conferma un portavoce della Aon tedesca. "E
per quanto ci riguarda, già da tempo, abbiamo rinunciato a coprire il
rischio dei portatili!, rivela il portavoce della Allianz, la più grande
compagnia assicurativa tedesca.


Dal n° 20 di GAIA - estate 2004

trimestrale edito dal Movimento dei Consumatori

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