Niente cibi ogm a 4 mesi da via libera Ue




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19 Agosto 2004


OGM: NESSUN CIBO BIOTECH SU TAVOLE ITALIaNI A 4 MESI VIA LIBERA UE

"Nessun cibo biotech risulta fino ad ora essere presente sugli scaffali
dei
supermercati nazionali per essere commercializzato e finire sulle tavole
dei
consumatori italiani". E' questa la buona notizia diffusa dalla Coldiretti
sulla base di un monitoraggio effettuato a distanza di quattro mesi esatti
dall'entrata in vigore dei Regolamenti CE 1829/2003 e 1830/2003 relativi
all'obbligo di etichettatura e tracciabilità degli alimenti geneticamente
modificati (OGM). Si tratta di un insuccesso annunciato per gli alimenti
biotech
in Italia dove i consumatori - sostiene la Coldiretti - hanno fatto valere
la
propria netta contrarietà che ha scoraggiato le industrie alimentari a
produrli

e la distribuzione commerciale a venderli perché non avrebbero trovato
sbocchi
di mercato. D'altra parte l'Indagine COLDIRETTI-ISPO sulle opinioni degli
italiani sull'alimentazione evidenzia che solo un italiano su dieci (13%)
è
disponibile a consumare alimenti contenenti ingredienti OGM ma a condizione
però
di ottenere uno "sconto" rilevante nel prezzo di acquisto mentre più
della metà dei consumatori (53%) non acquisterebbe alimenti biotech neanche
se
costassero più del 20% in meno rispetto a quelli tradizionali. L'obbligo
di
etichettatura di tutti gli alimenti contenenti organismi geneticamente
modificati (OGM) si è dunque rilevato - continua la Coldiretti - un
passaggio
determinante per garantire la libertà di scelta delle imprese e dei
consumatori
europei che hanno dimostrato di preferire alimenti fortemente radicati con
il
territorio, senza organismi geneticamente modificati, garantiti dal "campo
alla tavola" e con informazioni trasparenti in etichetta. Sono queste le
ragioni che giustificano un atteggiamento di precauzione nei confronti del
biotech alimentare che non è frutto di una scelta ideologica - afferma la
Coldiretti - ma economica a tutela dell'impresa per una agricoltura che
guarda
al mercato e risponde alle domande dei cittadini. Se in Italia nessun
prodotto
etichettato come Ogm è stato fino ad ora messo in commercio e i consumatori
hanno dimostrato di preferire il Made in Italy di qualità, anche negli altri
Paesi europei - continua la Coldiretti -  il biotech negli alimenti non
sembra
avere prospettive di crescita tanto che sono solo una decina i prodotti
venduti
come OGM nell'intera Unione Europea. Se si sceglie un'alimentazione senza
Ogm
nel mercato globale i prodotti che contengono o sono derivati da soia, colza
e
mais come gelati, oli, merendine,  condimenti per insalata, pane di soia
e mais,
margarina, polenta, maionese, biscotti, hamburger vegetali e salsa di soia
sono
alcuni dei cibi di cui sospettare e per non correre rischi - sottolinea
la
Coldiretti - vale la pena in Europa di verificare sempre le etichette. Gli
Ogm
autorizzati - ricorda la Coldiretti - devono essere identificati con un
codice
trasmesso dagli operatori lungo tutta la catena alimentare e la loro
presenza
negli alimenti è indicata in etichetta se superiore allo 0,9% (0,5% per
quelli
in corso di autorizzazione), mentre non è ammesso alcun margine per gli
Ogm non
autorizzati. La presenza di Ogm - precisa la Coldiretti - deve essere
indicata
su tutti gli alimenti venduti preconfezionati e sfusi e in particolare
ingredienti, additivi prodotti a partire da Ogm sono assoggettati
all'obbligo
di
etichettatura Ogm che vale anche nelle ipotesi in cui non siano rilevabili
tracce di proteine/DNA geneticamente modificato (es. prodotti raffinati
come
olio di semi Ogm):

  1.. Per gli alimenti preconfezionati senza lista degli ingredienti
l'indicazione relativa all'origine Ogm deve apparire sull'etichetta
attraverso
la menzione "geneticamente modificato" o "prodotto da (nome
dell'ingrediente) geneticamente modificato" (Esempio:" mais
geneticamente modificato" in preparati per polenta);
  2.. Per gli alimenti preconfezionati con elenco degli ingredienti
l'indicazione dell'ingrediente deve essere completata dall'informazione
sull'origine Ogm (Esempio: "sciroppo di glucosio prodotto da mais
geneticamente modificato");
  3.. Per gli alimenti venduti sfusi o imballati in confezioni di superficie
inferiore a 10 cm2 l'informazione relativa all'origine Ogm dovrà essere
resa
evidente sull'espositore o sull'imballaggio: (Es.: "pane con farina di soia
prodotta da soia geneticamente modificata"). Il prodotto contenente o
costituito da un "Ogm" (esempio germogli di soia geneticamente
modificati in vendita al reparto verdure o contenuti in un'insalata) deve
venire
presentato con indicazione apposita (Es."questo prodotto contiene soia
geneticamente modificata").


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